(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 24 gen - L'accusa che il Governo abbia tradito il Sud è "una delle tante e bizzarre ricostruzioni, strumentali". L'ha bollata così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del premier question time alla Camera. In passato, ha spiegato, "decine di miliardi che si potevano mettere particolarmente sul Mezzogiorno per combattere le disparità non si erano spesi. E allora noi abbiamo messo mano a questo problema, abbiamo verificato, opera per opera, lo stato di attuazione della programmazione 2014-2020, abbiamo definito le priorità da sostenere con la nuova programmazione, abbiamo approvato il decreto Sud, che istituisce gli accordi di coesione per concentrare le risorse su progetti strategici, che vengono condivisi con le regioni. Assicuriamo così anche una gestione seria delle risorse, anche prevedendo un meccanismo di definanziamento per quelle che non vengono utilizzate e l'utilizzo dei poteri sostitutivi in caso di inadempienze. Cioè da oggi le risorse arriveranno tutte a terra".

"Con lo stesso decreto - ha rimarcato Meloni - abbiamo attivato anche la zona economica speciale unica per il Mezzogiorno, misura che nessun Governo era riuscito ad ottenere. Non parliamo più di piccole zone economiche speciali in particolari territori, parliamo dell'intero Mezzogiorno che diventa una zona economica speciale, che vuol dire che chi domani investe sul Mezzogiorno potrà vantare incentivi e semplificazioni amministrative.

Credo che questo sia l'approccio giusto, perché è un approccio che punta sulla responsabilità, sul merito e sulla possibilità per il Mezzogiorno di vedersi riconosciuti non dei sussidi, ma strumenti per poter competere ad armi pari nel contesto globale e poter dimostrare finalmente il grande valore che ha".

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