L'assemblea degli azionisti di Astaldi, in sede straordinaria, ha approvato la proposta di scissione parziale proporzionale di Astaldi in favore di Webuild.

L'operazione, ricorda una nota, è stata strutturata al fine di realizzare, anche sul piano societario, la separazione fra la gestione delle attività facenti capo al ramo in continuità di Astaldi (comprensivo delle attività relative all'edilizia, alle costruzioni infrastrutturali, all'impiantistica, allo studio, alla progettazione, al trasporto, alla manutenzione, al facility management e alla gestione di sistemi complessi, destinate alla prosecuzione in continuità), che saranno integrate in Webuild per effetto della Scissione, e il Patrimonio Destinato costituito da Astaldi nell'ambito del Concordato, che sarà invece mantenuto nella titolarità della Società Scissa, assicurando, in ogni caso, la compiuta tutela delle ragioni dei creditori concorsuali di Astaldi, nel rispetto degli obblighi assunti da quest'ultima ai sensi del Concordato.

La scissione consentirà di integrare appieno le due realtà industriali, coerentemente con la finalità di creazione di un grande player delle infrastrutture italiano che potrà contribuire allo sviluppo infrastrutturale del Paese. In aggiunta, l'assemblea ha approvato una serie di operazioni che sono propedeutiche all'implementazione della scissione stessa e funzionali ad assicurarne la piena fattibilità e che, pertanto, è stato necessario deliberare unitariamente.

L'assemblea degli azionisti in sede ordinaria ha approvato il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 nei termini proposti dal Consiglio di Amministrazione della Società del 17 marzo scorso. L'Assemblea ha, inoltre, preso visione del Bilancio consolidato 2020. 2 Nel corso del 2020 la Società ha dato seguito a quanto previsto dalla proposta concordataria nell'ambito della procedura di concordato, conclusasi positivamente con l'omologa intervenuta il 17 luglio 2020. Ciò ha permesso il ritorno in bonis della Società e la conseguente risoluzione delle incertezze sulla continuità aziendale.

I Risultati Consolidati al 31 dicembre 2020 risentono, tuttavia, del rallentamento delle attività produttive registrato per effetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19, che hanno determinato per alcuni progetti fermi cantiere e/o rallentamenti legati alle procedure di contenimento adottate, in particolare nella prima parte dell'anno, e per l'emissione delle garanzie necessarie per l'avvio e/ o la prosecuzione di alcuni progetti, avvenuta nei primi mesi dell'esercizio, ma che ha registrato significativi ritardi rispetto alle necessità dei progetti stessi. Le azioni di mitigazione introdotte dalla Società hanno permesso di contenere tali effetti e, laddove necessario, sono in corso negoziazioni con i relativi clienti volte a garantire un ristoro degli extra costi registrati e/o una ridefinizione dei tempi di consegna a compensazione dei ritardi, legati appunto alla pandemia. Nel corso del 2020 le commesse hanno progressivamente recuperato piena operatività ad eccezione dell'Algeria, dove la ripartenza delle attività si è registrata solo a febbraio 2021.

com/fch

 

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April 29, 2021 10:45 ET (14:45 GMT)

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