Il listino milanese ha chiuso sotto la parità l'ultima seduta
della settimana segnando -0,09% a 16.852 punti. Il Ftse Mib, dopo
un'apertura in progresso, è passato in negativo dopo i dati macro
europei, per poi tornare a salire e, infine, nuovamente a scendere
in scia ai movimenti di Wall Street.
Nel frattempo, la Borsa statunitense, dopo un'apertura in rosso,
ha rallentato le perdite per poi tornare a scendere con il Dow
Jones che cede lo 0,84%. A pesare sul sentiment del mercato da un
lato i timori circa una nuova escalation delle tensioni tra Stati
Uniti e Cina, dall'altro il crollo delle vendite al dettaglio
statunitensi.
Sul fronte dei dati macro, il Pil dell'area Euro, secondo quanto
emerge dalla seconda lettura, è calato del 3,8% a livello
trimestrale e del 3,2% su base annuale nel 1* trimestre del
2020.
Per quanto riguarda l'Italia, ad aprile ha registrato un aumento
dello 0,1% su base mensile e una variazione tendenziale nulla (da
+0,1% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
Negli Stati Uniti, invece, le vendite al dettaglio sono crollate
del 16,4% su base mensile ad aprile, deludendo il consenso degli
economisti che si aspettavano una contrazione del 10% m/m.
La produzione industriale negli Usa è scesa dell'11,2% a livello
mensile ad aprile, leggermente meno di quanto previsto dal consenso
degli economisti che si aspettavano un crollo dell'11,6%.
Infine, l'indice di fiducia dei consumatori statunitensi,
elaborato dall'Universitá del Michigan, secondo la lettura
preliminare di maggio, si è attestato a 73,7 punti, al di sopra del
consenso degli economisti a quota 72 punti.
A piazza Affari, in evidenza Recordati (+6,05%), Diasorin
(+4,07%), Exor (+3,13%) e Nexi (+2,56%).
In rialzo Tim (+0,75%): tengono banco le indiscrezioni di stampa
secondo le quali British Telecom starebbe discutendo la possibile
cessione di una quota della rete (Openreach) a fondi
infrastrutturali per finanziare il piano di upgrade.
In deciso progresso B.Generali (+1,98% a 22,66 euro), promossa
da Banca Akros da neutral ad accumulate, con Tp che passa da 21,5 a
25 euro, dopo i conti del primo trimestre.
Debole il settore bancario: Unicredit -1,13%, Banco Bpm -0,53%,
Mediobanca -0,47%, Ubi B. -0,41%, Bper -0,35%, Intesa Sanpaolo
0,01%. Lo spread Btp/Bund ha chiuso in leggero allargamento a
237,957 punti base rispetto ai 235,759 pb della chiusura di ieri
dopo che il membro francese della Banca centrale europea, Francois
Villeroy de Galhau, ha ribadito che l'Istituto di Francoforte è
determinato a portare avanti il suo mandato e che rimarrá
flessibile nell'implementazione del Pepp.
Focus su Unipol (-1,5%) e Unipolsai (+1,85%). La prima ha
registrato un utile netto consolidato pari a 134 milioni di euro,
rispetto al risultato di 171 milioni del corrispondente periodo
dell'esercizio precedente, mentre la seconda ha chiuso il primo
trimestre con un utile netto consolidato pari a 171 milioni di
euro, rispetto al risultato di 184 milioni del corrispondente
periodo dell'esercizio precedente.
Tra le mid cap, in rialzo Garofalo (+6,98%), che ha chiuso il
primo trimestre con un Ebitda adjusted di 8 mln euro, in calo del
13,4% rispetto ai 9,3 mln dello stesso periodo del 2019, ma ricavi
si sono attestati a quota 50 mln (in salita del 15,6% a/a). Seguono
A.bologna (+6,03%), Mutuionline (+4,42%) e Danieli (+4,08%).
Bene Enav (+3,61% a 3,96 euro), su cui Banca Akros ha ridotto il
prezzo obiettivo da 5,6 a 5,2 euro, livello comunque superiore agli
attuali prezzi di Borsa, confermando il rating neutral, dopo i
conti del primo trimestre in linea con le attese degli
analisti.
In rosso Mondadori (-2,89% a 1 euro). Equita Sim ha ridotto il
rating a hold sul titolo, con tp rivisto del -24% a 1,55 euro. In
calo anche Saras (-6,63% a 0,77 euro), su cui Mediobanca Securities
ha ridotto il target price a 1 euro da 1,25 euro per azione,
confermando a neutral il rating, dopo i conti dei primi tre mesi
dell'anno.
Sull'Aim, denaro su Wm Capital (+12,87%), dopo che l'azienda ha
comunicato di aver raccolto da enti pubblici e privati i primi
ordini di importo non significativo e, quindi, avviato la
commercializzazione in Italia del test rapido 2019-nCoV IgG/IgM
Detection Kit dell'azienda cinese Nanjing Vazyme Medical
Technology.
cm
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May 15, 2020 11:51 ET (15:51 GMT)
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