Ir Top Consulting: grande opportunità quotazioni Pmi in 2021
27 Gennaio 2021 - 2:48PM
MF Dow Jones (Italiano)
IR Top Consulting, boutique finanziaria specializzata sui
Capital Markets e nell'IPO Advisory, presenta alle PMI italiane i
benefici della quotazione e il percorso di apertura del capitale
attraverso AIM.
"La decisione di una società di quotarsi in Borsa", ha spiegato
Anna Lambiase, CEO e Fondatore di IR Top Consulting, "è
strettamente connessa al progetto strategico di crescita futura e
non può prescindere dal track record di attività e dalla
sostenibilità futura del modello di business. I dati del mercato
AIM evidenziano una raccolta media per singola PMI in IPO pari a
6,7 milioni di Euro, con l'obiettivo di internazionalizzazione ed
M&A, aumento della market share e investimenti in ricerca e
sviluppo. Grazie alla nostra attività di advisor finanziario
affianchiamo le PMI italiane e gli imprenditori nel percorso di
crescita accelerato con la quotazione in Borsa. Il nostro auspicio
è che le imprese possano riconoscere i numerosi benefeci ottenibili
con l'accesso al mercato dei capitali considerando l'IPO come un
ottimo strumento di supporto finanziario per i progetti strategici
delle PMI italiane. Le nostre stime di crescita del mercato sono
convalidate da Banca d'Italia che ha individuato un potenziale
target di PMI italiane quotabili pari a 2.800; nelle nostre analisi
la misura governativa stanziata a beneficio fiscale per l'anno in
corso potrebbe portare ad un numero di nuove IPO pari a 60".
La motivazione principale per la quotazione in Borsa è la
raccolta di nuovi capitali per finanziare i progetti di sviluppo
(92% delle società); una quota importante di società approda sul
mercato con l'obiettivo di creare o consolidare il brand (67%). La
Legge di Bilancio 2021 ha rinnovato il Credito d'imposta sul 50%
dei costi di consulenza sostenuti per l'operazione di IPO delle PMI
italiane fino al 31 dicembre 2021. La misura ha stanziato 30
milioni di euro per le procedure di ammissione fino al 31 dicembre
2021 per tutte le PMI italiane, che rientrano nella definizione
Europea. L'importo massimo stabilito ammonta a 500.000 euro.
IR Top Consulting ha presentato oggi, durante l'evento "Bonus
IPO": estensione del Credito di Imposta al 2021, le principali
evidenze legate alle nuove opportunità per la quotazione in Borsa
delle PMI. Tra i relatori hanno partecipato l'On. Giulio Centemero,
Capogruppo Lega presso la Commissione Finanze alla Camera, Fabio
Brigante, Head of Mid & Small Caps Origination di BORSA
ITALIANA, Angelo Deiana, Presidente CONFASSOCIAZIONI e ANCP e Anna
Lambiase, Amministratore Delegato di IR TOP CONSULTING.
A concludere la giornata le testimonianze delle PMI QUOTATE che
hanno usufruito del BONUS IPO con Gianfranco Bellin, Amministratore
delegato di GIBUS, Giacomo Andreoli, Amministratore delegato di
CONFINVEST e Sandro Camilleri, Amministratore delegato di MATICA
FINTEC.
La proroga del Credito d'Imposta sui costi di IPO contenuta
nella Finanziaria 2021 permetterà un maggiore incentivo per la
quotazione delle PMI e per la diffusione della cultura del mercato
dei capitali, consentendo una canalizzazione efficace della
liquidità dei fondi, anche PIR, con importanti riflessi sul
rilancio del nostro Paese e sulla crescita economica oltre che
sulla qualità della struttura finanziaria delle imprese
italiane.
Secondo le stime di Banca d'Italia sono circa 2.800 le PMI non
finanziarie con caratteristiche ampiamente idonee alla quotazione
prima della diffusione della pandemia. Il profilo della PMI
"quotabile" delineato dal modello utilizzato è quello di un'impresa
con elevata crescita dei ricavi e una redditività competitiva sia
in termini assoluti, sia rispetto alle imprese dello stesso
settore. L'elevata crescita comporta maggiori esigenze di
finanziamento, che si riflettono in un elevato utilizzo della leva
finanziaria e in una maggiore incidenza degli oneri finanziari sui
ricavi. Le fonti di finanziamento sono in genere concentrate.
Tenendo conto delle ridotte dimensioni delle imprese oggetto di
valutazione, la quota di mercato risulta in genere alta. Il
bilancio delle imprese presenta in genere la revisione contabile,
spesso di un revisore esterno. Tra le motivazioni che spingerebbero
le PMI a quotarsi potrebbe quindi annoverarsi l'esigenza di
reperire nuovi capitali funzionali a sostenere la crescita e di
diversificare le fonti di finanziamento.
Secondo l'Osservatorio AIM di IR Top Consulting, il mercato AIM,
che ha registrato negli ultimi anni il maggior numero di
collocamenti, conta 138 società con un giro d'affari nel 2019 pari
a 5,3 miliardi di euro, una capitalizzazione di 6,1 miliardi di
euro e una raccolta di capitali di oltre 3,9 miliardi di euro, di
cui, in media, il 93% proveniente da nuova emissione di titoli. La
raccolta è superiore a 4,8 miliardi di euro includendo le
operazioni sul secondario. I settori più importanti in termini di
numero di società sono: Tecnologia (20%), Industria (17%) e Media
(14%). Le regioni maggiormente presenti su AIM sono: Lombardia
(38%), Lazio (14%) Emilia-Romagna (14%) e Veneto (7%). Il mercato
AIM conta 57 PMI innovative. Dal 2009 sono approdate oltre 200
società.
L'evento si è tenuto con il supporto di Borsa italiana e
dell'Osservatorio AIM. Partner: PMI Capital, Confassociazioni
(Confederazione Associazioni professionali), ANCP (Associazione
nazionale consulenti patrimoniali), Mediocredito Trentino Alto
Adige, Nexia Audirevi.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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January 27, 2021 08:33 ET (13:33 GMT)
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