Petrolio: greggio su massimi da 2014 con tensioni geopolitiche
19 Gennaio 2022 - 9:47AM
MF Dow Jones (Italiano)
I prezzi del greggio sono saliti al livello più alto dal 2014,
una pietra miliare in un rally che sta prendendo slancio poiché le
tensioni geopolitiche minacciano di minare l'offerta di petrolio
globale.
Ieri i futures sul petrolio Usa sono saliti dell'1,9%, a 85,43
usd/barile, il livello di chiusura più alto dall'ottobre 2014,
quando i prezzi del petrolio si stavano muovendo nella direzione
opposta.
Il mercato petrolifero ha impiegato diversi anni per riprendersi
dal calo dei prezzi messo in moto dal riemergere degli Usa come
superpotenza produttrice di petrolio. Il rimbalzo dopo il crollo
indotto dal coronavirus nel 2020, quando i futures sul greggio
statunitense sono diventati negativi mentre il mondo faticava a
trovare posti dove immagazzinare il petrolio, è stato molto più
veloce.
Tra i fattori che guidano il rally vi sono i timori che le
tensioni in Medio Oriente e in Europa si riversino sui mercati
energetici intaccando le forniture dei principali produttori di
greggio, in particolare Russia ed Emirati Arabi Uniti. È probabile
che eventuali interruzioni facciano salire i prezzi in un mercato
in cui la domanda è in aumento e le scorte sono scese al di sotto
delle medie recenti, affermano i trader e gli analisti.
Ad alimentare i guadagni del petrolio, l'ondata di infezioni
causata da Omicron non ha ridotto la domanda tanto quanto i trader
pensavano che avrebbe potuto quando la variante è stata
identificata a fine novembre.
In un rapporto pubblicato martedì, l'Opec prevede che il mondo
consumerà 100,8 milioni di barili di petrolio al giorno quest'anno,
in aumento di 4,2 milioni di barili al giorno rispetto al 2021.
L'aumento è stato guidato dalla crescente domanda di distillati
leggeri utilizzati nell'industria petrolchimica.
lus
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January 19, 2022 03:32 ET (08:32 GMT)
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