Mosca è pronta a collaborare con gli inquirenti britannici nelle indagini sull'avvelenamento della ex spia russa Sergei Skripal solo se Londra fornirà campioni del gas nervino usato per l'attacco e condividerà con i russi i risultati delle analisi. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Oggi scade il termine fissato dalla premier britannica Theresa May affinchè Mosca fornisca una spiegazione per l'avvelenamento di Skripal: ieri May ha spiegato al parlamento che l'ex agente e la figlia sono stati attaccati con un gas nervino sviluppato dalla Russia e ha definito "molto probabile" che Mosca sia responsabile del tentato omicidio.

"Abbiamo saputo dell'ultimatum fatto a Londra - ha detto Lavrov, secondo quanto riportato dall'agenzia Interfax - Abbiamo già dichiarato che è del tutto privo di senso. Non abbiamo niente a che fare con questo". Il ministro ha detto che la Russia collaborerà "se il Regno Unito si degnerà di rispettare i suoi obblighi legali internazionali" legati alla Convenzione sulle armi chimiche, secondo la quale il Paese che produce la sostanza proibita ha 10 giorni di tempo per rispondere e deve avere accesso ai campioni. Interfax ha inoltre riferito che oggi l'ambasciatore britannico è stato convocato dal Ministero degli Esteri russo.

rov

 

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March 13, 2018 08:31 ET (12:31 GMT)

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