Tiscali ha chiuso il 2019 con una perdita di 16,5

milioni di euro, rispetto all'utile di 83,2 milioni di euro del 2018

influenzato dalla plusvalenza di cessione Fastweb per 128,5 milioni di

euro.

I ricavi, spiega una nota, si sono attestati a 142,6 milioni di euro, in

riduzione del 13,7% rispetto al 2018 e l'Ebitda a 25,6 milioni di euro, in

aumento di circa il 25% rispetto al 2018 (20,5 milioni di euro). Al 31

dicembre 2019, Tiscali può contare su disponibilità liquide per

complessivi 11,7 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2018),

mentre la posizione finanziaria netta alla stessa data risulta negativa

per 87 milioni di euro (152,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

"Tiscali, anche grazie alla competizione tra gli operatori wholesale

della rete d'accesso, si è focalizzata maggiormente nella crescita nel

segmento dei servizi Ultrabroadband, in fibra e Lte, migliorando la

qualità del servizio e l'assistenza ai propri clienti. Grazie al

sostanziale recupero di produttività e alla riduzione dei costi

industriali, cresce la marginalità operativa, continuando - senza nuove

operazioni straordinarie - nel percorso di riduzione dell'indebitamento

complessivo. Infine, il portale Tiscali.it ha raggiunto nello scorso mese

di marzo la cifra record di 18 milioni di browser unici con punte di circa

1,6 milioni in un solo giorno. Tale audience, tra le più vaste del web

italiano, sta garantendo l'acquisizione di nuovi clienti a costi

sensibilmente più bassi rispetto ai canali tradizionali e rappresenta un

importante bacino da volorizzare ulteriormente attraverso le nuove offerte

di e-commerce", ha dichiarato Renato Soru, amministratore delegato del

Gruppo.

Gli Amministratori hanno poi evidenziato che il primo trimestre del 2020

presenta un andamento inferiore rispetto ai risultati attesi,

prevalentemente a causa degli effetti riscontrati in marzo legati

al Covid 19. Il gruppo ha riferito che al 31 marzo 2020, i rischi legati

all'emergenza sanitaria hanno evidenziato i seguenti possibili effetti:

riduzione nel mese di marzo e aprile del numero di nuovi contratti con

riferimento al mobile rispetto alle previsioni di budget (-12%). Si

prevede la ripresa con la cessazione dell'emergenza; i costi operativi per

utilizzo di maggiore traffico voce sono cresciuti e si stima un impatto

sul 2020 pari a maggiori costi per circa 200 mila euro, oltre che

investimenti addizionali per circa 60 mila euro. Il maggiore utilizzo di

banda è stato inoltre sostanzialmente assorbito dall'infrastruttura di

rete con adeguamenti già previsti a budget; un ritardo degli incassi che

hanno evidenziato, a parità di fatturato, una riduzione a marzo di circa

il 10% (circa 1,6 milioni di euro). Tale riduzione, imputabile non al

peggioramento della solvibilità dei clienti, ma alle difficoltà di

movimento che hanno limitato gli spostamenti, è sostanzialmente imputabile

ai soli incassi con modalità non automatiche e si prevede che possa essere

recuperata nel corso dell'anno data la strategicità del servizio offerto

ai clienti.

com/sda

 

(END) Dow Jones Newswires

April 28, 2020 03:33 ET (07:33 GMT)

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