La semestrale di Webuild "ovviamente risente del Covid-19, ma meno di quanto si poteva immaginare, anche guardando molti nostri competitor in tutto il mondo".

E' quanto ha detto a Mf-DowJones Massimo Ferrari, general manager Corporate and Finance del colosso delle costruzioni (che domani pubblichera' i dati semestrali, ndr) in occasione del concerto-tributo dell'Accademia di Santa Cecilia, diretta dal maestro Antonio Pappano, organizzato da Webuild ieri sera nel cantiere del Ponte.

"La diversificazione", ha spiegato Ferrari, "ci ha aiutato perche' se ci sono dei Paesi che rallentano in maniera significativa, ce ne sono altri che invece hanno avuto degli stop&go. Riteniamo che se le cose si normalizzeranno nei Paesi nei quali siamo presenti, la seconda parte dell'anno potra' essere anche in miglioramento".

Secondo il manager, "la cosa essenziale è la ripartenza dell'Italia, che in parte c'è stata negli ultimi mesi, grazie alla volonta' di rilanciare le infrastrutture in generale", e grazie al fatto che "al di la' delle dichiarazioni dei ministri, gli interventi sui decreti ci sono stati, per quanto riguarda ad esempio gli anticipi sui lavori in corso. C'è la volonta' di far partire dei lavori che sono pronti, ad esempio l'AV Verona-Padova, che potrebbe partire entro la fine dell'anno dopo anni di stallo. Già quello sarebbe un boost importante, per tutta la filiera legata al contraente, se si considera che solo dietro al Ponte di Genova ci sono 300 aziende e nel Cociv addirittura circa mille".

Tutto questo, prosegue Ferrari, "verra' amplificato da Astaldi, dato che meta' del suo backlog e' in Italia. Abbiamo prospettive positive anche sul lato finanziario: Astaldi infatti porta una societa' che non ha debiti con una posizione finanziaria netta attesa positiva, che genera cassa, quindi aumenta la nostra dimensione ma con un minor leverage".

Il nuovo leverage non lo hanno ancora calcolato, perche' dipendera' da una serie di fattori, ma "complessivamente le due aziende hanno meno debito lordo di quanto ne ha oggi Webuild, quindi ci aspettiamo un netto miglioramento della Pfn".

Ferrari ha poi preannunciato un probabile ritorno sul mercato del debito da parte del gruppo dopo l'emissione di gennaio scorso. Per le notes in scadenza nel 2021 "abbiamo gia' valutato alcune alternative, ora siamo a cavallo dell'estate ed e' un periodo poco favorevole, ma a settembre e' molto probabile che torneremo sul mercato. Potremmo proporre una sostituzione del bond che scade nel 2021, che potrebbe essere attraente dato che i tassi sui 5 anni sono un po' piu' alti".

"Con l'emissione del bond a gennaio abbiamo allungato la scadenza del debito, lasciando il tasso sostanzialmente invariato". Webuild ha un costo del debito corporate del 2,3%.

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francesca.chiarano@mfdowjones.it

 

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July 28, 2020 06:55 ET (10:55 GMT)

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