Webuild: Ferrari, effetto Covid minore del previsto
28 Luglio 2020 - 1:10PM
MF Dow Jones (Italiano)
La semestrale di Webuild "ovviamente risente del Covid-19, ma
meno di quanto si poteva immaginare, anche guardando molti nostri
competitor in tutto il mondo".
E' quanto ha detto a Mf-DowJones Massimo Ferrari, general
manager Corporate and Finance del colosso delle costruzioni (che
domani pubblichera' i dati semestrali, ndr) in occasione del
concerto-tributo dell'Accademia di Santa Cecilia, diretta dal
maestro Antonio Pappano, organizzato da Webuild ieri sera nel
cantiere del Ponte.
"La diversificazione", ha spiegato Ferrari, "ci ha aiutato
perche' se ci sono dei Paesi che rallentano in maniera
significativa, ce ne sono altri che invece hanno avuto degli
stop&go. Riteniamo che se le cose si normalizzeranno nei Paesi
nei quali siamo presenti, la seconda parte dell'anno potra' essere
anche in miglioramento".
Secondo il manager, "la cosa essenziale è la ripartenza
dell'Italia, che in parte c'è stata negli ultimi mesi, grazie alla
volonta' di rilanciare le infrastrutture in generale", e grazie al
fatto che "al di la' delle dichiarazioni dei ministri, gli
interventi sui decreti ci sono stati, per quanto riguarda ad
esempio gli anticipi sui lavori in corso. C'è la volonta' di far
partire dei lavori che sono pronti, ad esempio l'AV Verona-Padova,
che potrebbe partire entro la fine dell'anno dopo anni di stallo.
Già quello sarebbe un boost importante, per tutta la filiera legata
al contraente, se si considera che solo dietro al Ponte di Genova
ci sono 300 aziende e nel Cociv addirittura circa mille".
Tutto questo, prosegue Ferrari, "verra' amplificato da Astaldi,
dato che meta' del suo backlog e' in Italia. Abbiamo prospettive
positive anche sul lato finanziario: Astaldi infatti porta una
societa' che non ha debiti con una posizione finanziaria netta
attesa positiva, che genera cassa, quindi aumenta la nostra
dimensione ma con un minor leverage".
Il nuovo leverage non lo hanno ancora calcolato, perche'
dipendera' da una serie di fattori, ma "complessivamente le due
aziende hanno meno debito lordo di quanto ne ha oggi Webuild,
quindi ci aspettiamo un netto miglioramento della Pfn".
Ferrari ha poi preannunciato un probabile ritorno sul mercato
del debito da parte del gruppo dopo l'emissione di gennaio scorso.
Per le notes in scadenza nel 2021 "abbiamo gia' valutato alcune
alternative, ora siamo a cavallo dell'estate ed e' un periodo poco
favorevole, ma a settembre e' molto probabile che torneremo sul
mercato. Potremmo proporre una sostituzione del bond che scade nel
2021, che potrebbe essere attraente dato che i tassi sui 5 anni
sono un po' piu' alti".
"Con l'emissione del bond a gennaio abbiamo allungato la
scadenza del debito, lasciando il tasso sostanzialmente invariato".
Webuild ha un costo del debito corporate del 2,3%.
fch
francesca.chiarano@mfdowjones.it
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July 28, 2020 06:55 ET (10:55 GMT)
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