Non tutte le oil company hanno l'ottimismo del cfo di

Total, Patrick de La Chevardiere, quando ripete: "Facciamo affari, non

politica, e non vediamo all'orizzonte elementi di preoccupazione per i

nostri contratti in Iran". Eni e Shell, ad esempio, si stanno

riavicinando a Teheran con molta cautela.

Così Nioc, la compagnia petrolifera di Stato, scrive MF, ha deciso di

passare all'azione provando a rassicurare chi teme un nuovo embargo dopo

le esternazioni del presidente Usa, Donald Trump, sulla legittimità

dell'accordo per il nucleare. E per farlo, si affida alle dichiarazioni di

Elizabeth Rosenberg, ex advisor del Dipartimento del Tesoro Usa in materia

di sanzioni e attuale responsabile Energia, Economia e Programma di

Sicurezza del CNAS (Center for a New American Security). «Gli Stati Uniti

non potranno bloccare di nuovo le esportazioni di petrolio da parte di

Teheran, né riportare il mercato alle condizioni pre-2015, quando era

ancora in vigore l'embargo», scrive Rosenberg.

red/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

October 03, 2017 02:38 ET (06:38 GMT)

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