Banco Bpm: Castagna; avanti maxideal, cederemo 9 mld Npl (Sole)
10 Agosto 2018 - 9:35AM
MF Dow Jones (Italiano)
Banco Bpm mira a massimizzare la quota di crediti deteriorati da
cedere puntando al target di 9-10 miliardi previsto. Ma il punto
finale sul dossier Npl, e in particolare sul quantum da cedere,
potrà essere messo solo nei prossimi mesi: quando cioè si sarà
conclusa la gara che è in corso e, soprattutto - una volta fatta la
legge di
Stabilità - quando si sarà stabilizzato lo spread tra Btp e
Bund.
È questa la rotta dei prossimi mesi tracciata
dall'amministratore delegato del gruppo Banco Bpm, Giuseppe
Castagna, al Sole 24 Ore. La banca "sta lavorando a 360 gradi per
avere tutte le opzioni sul
tavolo e far sì che l'intera operazione sia fatta in maniera
coerente con l'attuale condizione di solidità patrimoniale",
sottolinea Castagna.
A inizio agosto la banca ha definito la shortlist dei soggetti
interessati all'acquisizione degli Npl. Al lavoro ci sono doBank,
Fortress e Spaxs; Credito Fondiario ed Elliot; Christofferson Robb
e Company, Davidson Kempnere Prelios. La due diligence si
concluderà nel giro di 2-3 mesi. E a quel punto si alzerà il velo
sulle offerte, l'eventuale utilizzo della Gacs e il vero impatto
sul capitale. L'auspicio della banca è che nei prossimi mesi,
definita la manovra, "ci sia più chiarezza sulle scelte, e quindi
anche il differenziale si stabilizzi. In ogni caso saremo pronti
anche se dopo la manovra il differenziale dovesse allargarsi, cosa
che peraltro non prevediamo", osserva il top manager.
Banco Bpm si sta comunque attrezzando per riuscire a centrare
l'obiettivo massimo facendo ricorso solo alle proprie forze. "Anche
perchè dei 9,5 miliardi di Npl da cedere, 3,5 in pratica sono già
accantonati - dice Castagna - Se anche vendessimo i rimanenti 6,
l'impatto sarebbe più che gestibile. È chiaro che in tutto questo
c'è da considerare anche la variabile spread, ma stiamo lavorando
perchè l'intero progetto sia totalmente coerente con l'attuale
solidità patrimoniale". Per coprire questo eventuale fabbisogno,
una fonte di importante di capitale arriverà dalla valorizzazione
della piattaforma di gestione Npl. Le aree di possibile intervento
riguardano i poli del credito al consumo e del leasing, su cui
ancora la banca non ha aperto i cantieri di razionalizzazione dopo
la fusione. In linea teorica qui "tutto è possibile: sia vendere
Profamily che uscire da Agos-Ducato", annuncia Castagna. La
revisione della partecipazione "potrebbe passare anche dalla
quotazione", dice Castagna.
Sul tavolo potrebbe finire anche "il leasing, dove siamo
presenti con Selmabipiemme e Alba Leasing". Senza escludere -
almeno come ipotesi - un
intervento sulla partecipazione in Anima. "Abbiamo insomma
diverse frecce al nostro arco che useremo solo se necessario e che
non vogliamo sprecare. Di certo le coperture generate dalle manovre
a cui stiamo lavorando sono un multiplo di quelle necessarie",
conclude.
pev
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August 10, 2018 03:20 ET (07:20 GMT)
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