Ilva: per Avvocatura Stato vizi ma gara non è nulla (Mess)
22 Agosto 2018 - 10:15AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'Avvocatura generale dello Stato ha risposto: da ieri
pomeriggio il parere chiesto dal ministro dello Sviluppo
Economico
Luigi Di Maio sulle "possibili anomalie" relative alla procedura
di gara per la cessione dell'Ilva, è sulla sua scrivania. Lo scrive
Il Messaggero aggiungendo che il ministro probabilmente non resterà
particolarmente soddisfatto delle cose che leggerà: l'Avvocatura
infatti nel parere elenca i principi giuridici applicabili alla
materia, ma rimette al governo la scelta se quegli stessi principi
sono tali da far annullare la gara, se esiste un interesse pubblico
attuale e concreto all'annullamento, oppure se alla fine le
conseguenze sono tali da far considerare non conveniente rimettere
tutto in discussione.
In sintesi: qualche vizio procedurale c'è, ma non è tale da far
annullare automaticamente la gara. Anche perché i vincitori, in
ogni caso, hanno agito in buona fede. La decisione spetta comunque
al ministro. Per Di Maio resta quindi il problema di fondo:
accontentare i
tanti grillini "no Ilva" e ricominciare tutto daccapo su basi
diverse
(il fantomatico piano B, di cui non si conoscono i dettagli);
chiudere
progressivamente il siderurgico di Taranto; oppure contrattare
il più possibile con gli attuali aggiudicatari della gara, la newco
Am Investco Italy capitanata dal colosso dell'acciaio Arcelor
Mittal, per ottenere ancora più garanzie soprattutto sul piano
occupazionale. Sempre che naturalmente gli indiani si mostrino
ancora disponibili.
Di Maio non ha molto tempo per prendere una decisione. Il
contratto
di cessione firmato dai commissari straordinari con
l'aggiudicatario
scadeva a luglio, ed è stato prorogato fino a metà settembre.
Più o meno in quel momento finirà anche l'ossigeno in cassa Ilva e
non ci saranno nemmeno più i soldi per pagare gli stipendi dei
14.000 dipendenti:
un'ulteriore proroga è particolarmente problematica, perché il
governo
dovrebbe varare un nuovo decreto ad hoc con le risorse.
Qualunque
sia la decisione, Di Maio dovrà comunicarla anche ai sindacati,
da giorni in attesa di una nuova convocazione al Mise. Se
l'assegnazione dovesse essere considerata valida, bisognerà infatti
ancora trovare un punto di accordo sull'occupazione: gli indiani
già nell'ultima riunione dell'era Calenda avevano fatto capire di
essere disponibili ad assumere nella nuova Ilva 10.500 persone,
rispetto ai 10.000 offerti precedentemente,
ma non ancora soddisfacente per i sindacati che chiedono zero
esuberi.
pev
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August 22, 2018 04:00 ET (08:00 GMT)
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