Dopo quasi tre anni di predominio delle surroghe, i mutui prima casa tornano a essere la richiesta prevalente delle famiglie, e con il 46,7% sul totale della domanda confermano la ripresa di un andamento organico del mercato.

E' quanto emerge dall'osservatorio di settore effettuato da Mutuionline.it e relativo al quarto trimestre. Nell'ultimo anno, la richiesta di tasso fisso ha guadagnato quasi dieci punti percentuali, fissandosi nel quarto trimestre all'85,3%. Ancora più rilevante è il dato dal punto di vista delle erogazioni: oltre 9 mutui su 10 sono a tasso fisso, il 90,7%, anche grazie alle condizioni vantaggiose proposte dalle banche.

Sul fronte delle durate, rileva ancora la fotografia di Mutuionline.it, le richieste 'lunghe' - quelle cioè che prevedono un ripianamento tra 20 e 30 anni - rappresentano ora il 74,2% del totale. In particolare, il 46,8% delle richieste si concentra sui 20 anni, mentre un ulteriore 16,9% opta per i 15 anni.

Nel frattempo, l'importo medio richiesto è salito a livello congiunturale del 3% a 132.667 euro. Cresce anche l'importo medio erogato dalle banche, salito a 126.924 euro dai 124.365 precedenti. Oltre un terzo della domanda (34,8%) è per una somma da 50.000 a 100.000 euro, percentuale in calo rispetto al 36,1% del trimestre precedente. Crescono invece leggermente gli importi di tutte le fasce più alte richieste, fino a oltre 200 mila euro. Andamento simile per le erogazioni.

A livello di richieste, il profilo prevalente è del nord Italia (42,5%), ha tra 36 e 45 anni (43,3%) e un impiego a tempo indeterminato (82,8%) con un reddito tra 1.500 e 2.000 euro (36,4%). I valori coincidono in linea di massima con il profilo di chi ottiene un finanziamento per acquistare casa, fatta eccezione per il dato professionale: i lavoratori a tempo indeterminato sono l'87,4%.

In ottobre, rileva ancora l'indagine, sono lievemente saliti i tassi, con quello fisso che in media si attesta all'1,94% dall'1,9% precedente e il variabile che guadagna due centesimi allo 0,82%. Aumenti che farebbero parte di una politica messa in atto dalle banche per reagire al clima di incertezza e ai maggiori costi del denaro, ma che non sono di fatto imputabili direttamente a un cambiamento delle condizioni dei parametri a cui i tassi dei mutui si rifanno realmente, ossia Eurirs ed Euribor.

com/ofb

 

(END) Dow Jones Newswires

November 14, 2018 13:29 ET (18:29 GMT)

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