Si chiama Mia - Miss in action ed è il primo programma di accelerazione italiano rivolto all'imprenditoria femminile, ovvero alle startup e alle Pmi innovative italiane che sono state fondate da donne imprenditrici.

L'iniziativa, informa una nota, è promossa da Digital Magics, Bnp Paribas International Financial services, Bnp Paribas Cardif, Findomestic, Arval Italia, Bnl Gruppo Bnp Paribas con il patrocinio del Comune di Milano.

L'acceleratore prevede tre fasi: formazione dedicata e sviluppo dei prodotti e dei servizi, migliorandone i modelli, della durata di tre mesi. La seconda, "Minimum Viable Product", che coinvolgerà le startup e le Pmi innovative per due mesi nella realizzazione di un prototipo funzionante per il lancio sul mercato e l'Investor Day, l'evento finale con gli investitori per presentare i risultati raggiunti dopo l'accelerazione.

La raccolta delle candidature, che si chiuderà il 13 gennaio prossimo, avverrà attraverso una Call for innovation. La call è destinata esclusivamente a startup e Pmi italiane composte da almeno la metà di founder donne. L`obiettivo è di selezionare prodotti o servizi innovativi che si esprimano nel settore del digitale. Tra tutte le startup che si candideranno sul sito www.missinaction.it, ne verranno selezionate dieci, che parteciperanno al momento di pitch durante l'Innovation Day nella giornata del 21 febbraio 2019 a Milano. Le quattro più meritevoli verranno inserite nel programma di accelerazione di tre mesi, che avrà lo scopo di supportarle nel raggiungimento degli obiettivi attraverso l`accompagnamento di manager e mentori esperti.

L'iniziativa punta anche a far diminuire un gap di genere che nel settore è molto elevato. Le startup innovative con una prevalenza femminile, cioè in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne, sono poco più di 1.300, appena il 13% del totale. Arrivano invece a 4.150 circa le startup innovative in cui c'è almeno una donna nella compagine sociale. Per quanto riguarda le Pmi innovative, quelle in prevalenza femminile sono l'8,1% del totale.

"L'acceleratore al femminile 'Mia' nasce circa un anno fa da un'idea che ho proposto durante un momento di networking all'interno di un importante evento nazionale con diverse top manager e imprenditrici fra cui Isabella Fumagalli, che l'ha subito accolta con entusiasmo. Da donna e da professionista, credo davvero molto in questo progetto su cui stiamo lavorando da mesi e che ho fortemente voluto" ha dichiarato Layla Pavone, Chief Innovation Marketing and Communication Officer di Digital Magics.

Isabella Fumagalli, Ceo di Bnp Paribas Cardif e tra i promotori del progetto Mia, ritiene questo strumento "efficacissimo per sostenere nuove professionalità promuovendo l'imprenditoria femminile. Ci auguriamo che alimenti le ambizioni delle giovani donne e che le sproni a credere di più in loro stesse".

Per Andrea Munari, Ceo di Bnl e responsabile Bnp Paribas per l'Italia, "una società è sana e coesa solo quando è inclusiva. Siamo quindi particolarmente orgogliosi di essere partner di Mia e di poter dare il nostro contributo alla diffusione di una cultura imprenditoriale femminile". Munari ha sottolineato che in Bnl la presenza femminile si attesta al 45 per cento, mentre le donne neoassunte sono al 55 per cento. Di conseguenza, "nei prossimi 4-5 anni il numero di dipendenti donne supererà quello degli uomini".

com/fch

 

(END) Dow Jones Newswires

November 22, 2018 10:51 ET (15:51 GMT)

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