Banco Bpm: gli Npl a Elliott (MF)
11 Dicembre 2018 - 8:33AM
MF Dow Jones (Italiano)
Banco Bpm sceglie Credito Fondiario e il suo azionista Elliott
per l'ultima cessione massiva di crediti deteriorati. Sul piatto
c'è un portafoglio da 7,8 miliardi di euro (che può scendere a 7
miliardi) e la piattaforma di gestione.
Ieri, si legge si MF, il Cda dell'istituto guidato da Giuseppe
Castagna ha accettato l'offerta della cordata composta
dall'istituto romano e dal fondo americano che ha così surclassato
gli altri due concorrenti, cioé la cordata DoBank
-Fortress-Illimity e quella Christofferson Robb &
Company-Davidson Kempner-Prelios. Molti fattori avrebbero giocato a
favore di Fonspa, a partire dalla forchetta di prezzo che
prevederebbe un floor al 21% del nominale (livello su cui ci
sarebbe di fatto un backstop) e un prezzo massimo prossimo al 25%.
Il valore finale dipenderà della dimensione definitiva del
portafoglio, dall'applicazione della garanzia pubblica alla
cartolarizzazione (prima operazione di questo genere seguita da
Fonspa) e dal riscontro delle agenzie di rating. Non c'è dubbio
comunque che il prezzo sia generoso.
Il premio offerto rispetto ai concorrenti sarebbe del resto
legato alla volontà di Fonspa di crescere nel credito deteriorato.
Elliott intende infatti incrementare le masse in gestione in vista
del collocamento in borsa della controllata e sarebbe dunque
disponibile a politiche di pricing più aggressive rispetto ai
concorrenti. L'operazione conferma inoltre l'attenzione di Elliott
per il mercato italiano, seguito da vicino da Massimo Ruggieri.
Quanto alla piattaforma (di cui Fonspa avrà il 70%, mentre Banco
Bpm manterrà una quota di minoranza), è prevista una partnership
con un contratto di durata decennale per il servicing dell'80% dei
nuovi flussi di sofferenze generate dalla banca. «Con questa
operazione», ha spiegato Iacopo De Francisco, direttore generale di
Credito Fondiario, l'istituto «rafforza a tutti gli effetti la sua
posizione di leadership nel settore. Questa partnership si inquadra
nella strategia di Credito Fondiario di posizionarsi al fianco di
primarie banche italiane quale debt purchaser e debt servicer di
riferimento», ha concluso De Francisco.
«Siamo onorati di poter lavorare a fianco di Banco Bpm e ci
impegneremo a migliorare ulteriormente i nostri standard di
servizio e le nostre performance». Per Banco Bpm gli advisor sono
stati Deutsche Bank , Banca Akros, Deloitte e Chiomenti, mentre per
Fonspa hanno lavorato Pwc e Goldman Sachs come advisor finanziario.
Il closing è previsto per la fine del secondo trimestre del 2019,
con l'integrale deconsolidamento regolamentare e contabile del
portafoglio. A seguito del completamento delle operazioni, il npe
ratio lordo della banca scenderà dal 15,9% a un pro-forma di
10,6%/11,3%, a seconda della dimensione del portafoglio finale.
red/fch
(END) Dow Jones Newswires
December 11, 2018 02:18 ET (07:18 GMT)
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