Illy: Riccardo; a metà 2019 pronta sub-holding, Dammann a Borsa Parigi in 2 anni
13 Dicembre 2018 - 3:11PM
MF Dow Jones (Italiano)
"A metà dell'anno prossimo creeremo una sub-holding che
controllerà le partecipazioni minori" delle società diverse dal
caffè. "Successivamente entreremo in Elite e apriremo il capitale
della sub-holding a un partner finanziario. Contiamo poi di quotare
in Borsa le singole società operative, la prima sarà probabilmente
Dammann Freres (the) che potrebbe approdare alla Borsa di Parigi
nell'arco di un paio d'anni. Quotando la sub holding il fondo
incasserà le risorse e quella sarà la sua wayout".
Lo ha affermato Riccardo Illy, presidente dell'omonimo gruppo, a
margine di un evento promosso dall'Abi in Borsa I., offrendo così
aggiornamenti sullo stato del piano per far confluire in una sub
holding le controllate Domori (cioccolato), Mastroyanni (vino) e
Dammann Freres (the) e portarle tutte e tre in Borsa in tempi
diversi.
"Vorremmo un partner che sia disponibile a investire in un arco
temporale di dieci anni. Probabilmente l'operazione di quotazione
delle tre società potrà svilupparsi in 7-8 anni. Per Mastroyanni,
azienda vitivinicola, guardiamo all'Aim, per le altre vedremo.
Quest'ultima, nei prossimi anni, arriverà a fatturare 3 mln nei
prossimi anni grazie agli investimenti che abbiamo già fatto. Per
arrivare a 5 mln sarebbero necessarie ulteriori acquisizioni:
stiamo guardando alla zona del Barolo. Una volta raggiunta quella
dimensione significativa e sfruttando le sinergie distributive i
risultati di bilancio saranno buoni quindi potremo pensare anche"
alla quotazione.
Illy offre quindi l'identikit dell'alleato finanziario. "Serve
un partner che abbia un know-how gestionale per aiutarci nel
miglioramento e nella definizione puntuale delle strategie ma che
abbia anche consuetudine con l'avvio delle società in Borsa. Questo
soggetto deve anche avere forti relazioni internazionali, per
penetrare nei mercati stranieri", ha chiosato l'imprenditore,
aggiungendo che i contatti già intrapresi con alcuni investitori in
Francia, Hong Kong e in Uk sono ancora in corso.
Se questa operazione avrà successo allora il gruppo potrà
pensare anche a un'eventuale quotazione del caffè. "La società del
caffè porta il nome della famiglia e quindi ha delle forti
implicazioni emozionali. La sub holding e la quotazione delle
società minori saranno una sorta di test "per sperimentare un nuovo
approccio all'apertura del capitale al mercato. Se tutto funzionerà
bene, allora potremo anche pensare" a un eventuale processo analogo
per Illy Caffè. Se il test darà i suoi frutti, "certe resistenze
dei soci verso l'apertura del capitale di Illy Caffè potrebbero
essere superate".
cce
claudia.cervini@mfdowjones.it
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December 13, 2018 08:56 ET (13:56 GMT)
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