"A metà dell'anno prossimo creeremo una sub-holding che controllerà le partecipazioni minori" delle società diverse dal caffè. "Successivamente entreremo in Elite e apriremo il capitale della sub-holding a un partner finanziario. Contiamo poi di quotare in Borsa le singole società operative, la prima sarà probabilmente Dammann Freres (the) che potrebbe approdare alla Borsa di Parigi nell'arco di un paio d'anni. Quotando la sub holding il fondo incasserà le risorse e quella sarà la sua wayout".

Lo ha affermato Riccardo Illy, presidente dell'omonimo gruppo, a margine di un evento promosso dall'Abi in Borsa I., offrendo così aggiornamenti sullo stato del piano per far confluire in una sub holding le controllate Domori (cioccolato), Mastroyanni (vino) e Dammann Freres (the) e portarle tutte e tre in Borsa in tempi diversi.

"Vorremmo un partner che sia disponibile a investire in un arco temporale di dieci anni. Probabilmente l'operazione di quotazione delle tre società potrà svilupparsi in 7-8 anni. Per Mastroyanni, azienda vitivinicola, guardiamo all'Aim, per le altre vedremo. Quest'ultima, nei prossimi anni, arriverà a fatturare 3 mln nei prossimi anni grazie agli investimenti che abbiamo già fatto. Per arrivare a 5 mln sarebbero necessarie ulteriori acquisizioni: stiamo guardando alla zona del Barolo. Una volta raggiunta quella dimensione significativa e sfruttando le sinergie distributive i risultati di bilancio saranno buoni quindi potremo pensare anche" alla quotazione.

Illy offre quindi l'identikit dell'alleato finanziario. "Serve un partner che abbia un know-how gestionale per aiutarci nel miglioramento e nella definizione puntuale delle strategie ma che abbia anche consuetudine con l'avvio delle società in Borsa. Questo soggetto deve anche avere forti relazioni internazionali, per penetrare nei mercati stranieri", ha chiosato l'imprenditore, aggiungendo che i contatti già intrapresi con alcuni investitori in Francia, Hong Kong e in Uk sono ancora in corso.

Se questa operazione avrà successo allora il gruppo potrà pensare anche a un'eventuale quotazione del caffè. "La società del caffè porta il nome della famiglia e quindi ha delle forti implicazioni emozionali. La sub holding e la quotazione delle società minori saranno una sorta di test "per sperimentare un nuovo approccio all'apertura del capitale al mercato. Se tutto funzionerà bene, allora potremo anche pensare" a un eventuale processo analogo per Illy Caffè. Se il test darà i suoi frutti, "certe resistenze dei soci verso l'apertura del capitale di Illy Caffè potrebbero essere superate".

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

December 13, 2018 08:56 ET (13:56 GMT)

Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl.