A piazza Affari il Ftse Mib aumenta le perdite in tarda mattinata cedendo l'1,22% a 19.077 punti, peggior performance tra le principali Borse Ue. Male anche Francoforte (-0,66%), Londra (-0,78%) e Parigi (-0,81%).

A pesare sul mercato i dati macro cinesi che hanno evidenziato un calo inaspettato delle esportazioni ed importazioni a dicembre.

Sul fronte macro, a novembre la produzione industriale nell'area euro è diminuita dell'1,7% su base mensile e del 3,3% a livello annuale. Il dato congiunturale è significativamente peggiore delle stime del consenso, che si aspettavano un calo dell'1% m/m. Infine, la lettura congiunturale di ottobre è stata rivista al ribasso dal +0,2% m/m al +0,1% m/m

Resta poi l'attesa per le evoluzioni sulla Brexit: domani si terra' il voto decisivo sull'accordo di divorzio del Regno Unito dall'Ue. Intanto l'Unione Europea pubblicherá in giornata una lettera che comprende nuove assicurazioni sullo status temporaneo del backstop irlandese, nella speranza di conquistare i parlamentari inglesi.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, prosegue lo shutdown del Governo, diventato il più lungo della storia moderna.

A piazza Affari in forte calo i bancari: Intesa Sanpaolo -1,59%, Unicredit -2,32%, Bper -2,66%, Ubi B. -2,9%, Banco Bpm -3,91.

Tra le mid cap in rosso B.Mps (sospesa con un teorico del -8,1%). La banca ha comunicato la bozza di decisione Srep, che conferma il livello di Pillar 2 requirement al 3% e riduce la guidance all'1,3%. L'indicazione piú price sensitive, spiega però Equita Sim, riguarda

la richiesta di 'implementare, nei prossimi anni (fino alla fine del

2026) un graduale aumento dei livelli di copertura sullo stock di crediti

deteriorati in essere alla fine di marzo 2018, secondo una logica

complementare alle indicazioni fornite nell'Addendum alle Linee guida

della Bce per le banche sui crediti deteriorati (Npl) generati a partire

da aprile 2018'. Banca Akros ha di conseguenza tagliato il rating su Mps da buy a neutral.

In una giornata debole per tutta l'Europa, resiste ai cali la Juventus che guadagna il 2,45%. Seguono in territorio positivo S.Ferragamo (+0,32%) e Tim (+0,08%).

E' attesa nel Consiglio di amministrazione di oggi di Tim una decisione sulla convocazione di un'assemblea chiesta da Vivendi sulla nomina della societá di revisione e sulla revoca di 5 dei 10 consiglieri in quota Elliott da sostituire con suoi candidati.

Tra gli altri titoli bene doBank (+3,52% a 11,75 euro), su cui JPMorgan ha alzato il rating da neutral a overweight con target price che passa da 10,5 a 14 euro.

Sull'Aim Italia, infine, brilla Enertronica (+7,28%). La controllata Elettronica Santerno ha sottoscritto un contratto per la fornitura di 60 MW in Giordania per 2 mln euro.

lpg

 

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January 14, 2019 05:26 ET (10:26 GMT)

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