Oggi il Ftse Mib, il principale indice dei mercati azionari italiani, festeggia i suoi primi dieci anni, e la cerimonia per il decennale del Ftse Mib e del lancio della serie di indici Ftse Italia, ha consentito di approfondire il tema del mutato ruolo degli index provider e dell'impatto del nuovo quadro regolamentare che li riguarda. È stata inoltre un'occasione di valutare il modo in cui le diverse categorie di partecipanti al mercato, dai trader di azioni e derivati ai gestori e agli emittenti di Etf e securitised derivative, fanno ricorso agli indici e quali sono le loro esigenze.

Il primo giugno 2009 Ftse Russell ha iniziato a gestire gli indici italiani lanciando la Ftse Italia Index Series che oltre al Ftse Mib comprende anche Ftse Italia Mid Cap e Ftse Italia Small Cap, che tutti insieme compongono il paniere del Ftse Italia All-Share, articolato negli indici settoriali della classificazione Icb. La Ftse Italia Index Series è stata successivamente arricchita di nuovi indici: il Ftse Aim Italia e il Ftse Italia Brands e la più recente famiglia degli indici Pir, costruita nella primavera del 2017 per rispondere ai vincoli di asset allocation previsti dalla normativa dei piani individuali di risparmio.

Oltre a essere il più rappresentativo indice azionario italiano, il Ftse Mib comprende le 40 azioni più capitalizzate e liquide del Mercato Principale di Borsa Italiana (Mta), che rappresentano oltre l'80% della capitalizzazione complessiva e quasi il 90% del controvalore degli scambi.

Attualmente la società più grande del paniere è Enel, seguita da Eni, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Generali. Le società di più recente ingresso sono Hera (marzo 2019), Amplifon, Diasorin e Juventus (dicembre 2018).

Le revisioni standard dell'indice sono programmate quattro volte all'anno, nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre.

"Siamo molto felici di festeggiare oggi i 10 anni del Ftse Mib", ha commentato Raffaele Jerusalmi, a.d. di Borsa, sottolineando che "la performance degli indici il bilancio di questi anni ci porta ad affermare che si poteva fare meglio. Invece sul bilancio sul successo degli indici e il numero di utilizzatori possiamo dire che sono stati dieci anni molto positivi. La scelta di calcolare l'intero set degli indici di Borsa attraverso un index provider di alto standing come Ftse Russell è stata presa innanzitutto per rendere il nostro mercato sempre più internazionale, con standard riconosciuti a livello globale. Il 94% dell'ammontare detenuto dagli investitori istituzionali è infatti estero con oltre 8.000 fondi e 1.700 case di investimento internazionali da 50 Paesi". "Ci auguriamo quindi", ha aggiunto Jerusalmi, "che questa partnership con Ftse Russell continui a dare maggiori frutti in

futuro". In questi dieci anni, ha concluso, " abbiamo avuto una crescita per quanto riguarda il mercato dei derivati: una crescita importante e questo anche in relazione all'attivitá che viene fatta con gli intermediari".

Waqas Samad, Ceo di Ftse Russell, ha dichiarato: "Siamo felici di celebrare il decimo anniversario del Ftse Mib, l'indice di riferimento principale per il mercato azionario in Italia che rappresenta circa l'80% della capitalizzazione del mercato nazionale. Oggi le società che compongono l'intero paniere hanno una capitalizzazione di oltre 450 miliardi di euro. Continuiamo inoltre a registrare un crescente interesse da parte degli investitori che intendono lanciare nuovi prodotti usando come sottostante il Ftse Mib, indicatore rappresentativo dell'economia italiana".

"I mercati finanziari si sono fortemente evoluti negli ultimi anni", ha aggiunto nel corse della tavola rotonda Francesco De Astis, Responsabile Italian Equity di Eurizon, sottolineando che "questo ha favorito un rapido sviluppo nella componente passiva della gestione degli investimenti e ha reso necessaria un'evoluzione anche sul fronte della gestione attiva, a cui si richiede sempre più un'offerta chiara in termini di proposizione/metodologia e coerente in termini di prodotto offerto. D'altro canto è più che mai importante che anche il cliente compia un salto culturale, facendo proprio l'obiettivo e le caratteristiche della gestione attiva".

In particolare, ha proseguito De Astis, "ritengo che l'investimento su base fondamentale nelle small cap presenti spazi importanti per la gestione attiva, dal momento che in questo comparto l'intervento del gestore in termini di scelta della business proposition, valutazione del management, attivismo dell'investimento e monitoraggio continuo dei risultati ha una valenza strategica, difficilmente replicabile in termini di gestione passiva. L'industria ha il compito di trasmettere in modo chiaro gli obiettivi al cliente e favorire lo sviluppo di prodotti coerenti con tale impostazione, come i Pir nati dalla legge di Bilancio del 2017".

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

June 03, 2019 09:27 ET (13:27 GMT)

Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Enel (BIT:ENEL)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Enel
Grafico Azioni Enel (BIT:ENEL)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Enel