Il Cda di Tim ha approvato la relazione finanziaria del Gruppo
relativa al primo semestre 2019. I risultati sono in linea con gli
obiettivi del piano triennale "TIMe to deliver and delever", sia
sotto il profilo della capacità realizzativa, grazie alle molte
iniziative strategiche e di business messe in campo ed attuate, sia
sotto il profilo della riduzione dell'indebitamento, grazie alla
importante generazione di cassa registrata.
L'operating free cash flow, si legge in una nota, ha raggiunto
1,5 miliardi di euro, con un miglioramento di 604 milioni di euro
rispetto al primo semestre 2018, e l'equity free cash flow si è
attestato a 786 milionidi euro, +526 milioni di euro a/a.
Conseguentemente l'indebitamento finanziario netto al 30 giugno si
è ridotto di 539 milioni di euro da fine 2018 (e di 349 milioni di
euro rispetto al 31 marzo 2019), raggiungendo 24,7 miliardi di
euro. Nel corso del trimestre è stato raggiunto un accordo
vincolante per la cessione di Persidera la cui finalizzazione,
prevista entro l'anno in corso, porterà ad una ulteriore riduzione
dell'indebitamento finanziario netto per un importo pari a 160
milioni di euro. Inoltre, il 26 luglio 2019 sono stati firmati gli
accordi con Vodafone relativi alla condivisione della componente
attiva della rete 5G, alla condivisione degli apparati attivi della
rete 4G e all'ampliamento dell'attuale accordo di condivisione
delle infrastrutture di rete passive.
Gli accordi siglati renderanno possibile una più efficiente
implementazione del 5G in Italia con una copertura geografica più
ampia (copertura nazionale prevista entro il 2025) e una sensibile
riduzione dei costi con sinergie attese per Vodafone e TIM pari a
oltre 800 milioni ciascuno nei prossimi 10 anni, a cui si aggiunge
un beneficio atteso in termini di Ebitda per la nuova Inwit di
oltre 200 milioni di euro al 2026, grazie a sinergie, attività
contrattualizzate e nuove opportunità. Infine, il 1 agosto 2019, è
stato siglato un accordo con Sky che pone fine ad una disputa
contrattuale nata alcuni anni fa e dà a Tim la possibilità di
commercializzare l'offerta NowTV-Ticket Sport che contiene eventi
sportivi di grande rilevanza quali le 7 partite su 10 della serie A
TIM. Questo tassello importante consentirà la realizzazione di un
pacchetto di offerta TIMVISION che aggregherà e distribuirà anche i
contenuti degli altri partner di Tim: Discovery, Mediaset,
Netflix,Amazon PrimeedEurosport. Il management ha presentato al Cda
lo stato di avanzamento sia del progetto di sviluppo di una
partnership nei servizi finanziari a supporto del business Tim, sia
del confronto con Open Fiber e i suoi azionisti (a seguito della
firma di un Non Disclosure Agreement comunicato in data 20 giugno
2019), confermando su quest'ultimo punto il mandato all'a.d. a
proseguire nella trattativa.
I ricavidi Gruppo nel semestre raggiungono 9,0 miliardi di euro,
con una riduzione del 3,4% YoY, quasi interamente imputabile al
traffico voce internazionale di Sparkle; escludendo questa
componente e i ricavi da prodotto, la variazione dei ricavi da
servizi si riduce a -1,2%. L'Ebitda reported di Gruppo nei primi
sei mesi è stato 4,1 miliardi di euro, con un incremento di 8,9%
YoY grazie alla prosecuzione delle azioni di ottimizzazione dei
costi e ad un saldo positivo delle partite non ricorrenti, che
beneficiano per 662 milioni di euro dell'esito favorevole per Tim
Brasil dei contenziosi relativi a una doppia imposizione fiscale in
parte controbilanciati da 296 milioni di accantonamenti.
Conseguentemente l'indicatore Ebitda reported -capex raggiunge i
2,6 miliardi di euro, con un incremento del 21,0% YoY.
I ricavi di Gruppo nel secondo trimestre si attestano a
4.523milionidi euro (-3,9% YoY su base organica). I ricavi da
servizi, pari a 4.143 milioni di euro, presentano un calo di 107
milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2018 (-2,5% YoY) in
miglioramento rispetto al primo trimestre 2019 (-3,0% YoY) seppur
influenzata dalla consistente riduzione dei contratti relativi
aservizi di Wholesale Internazionale a marginalità bassa o nulla
avviata a inizio anno e foriera di un significativo progresso a
livello di Ebitdas per Sparkle (+17% YoY nel secondo trimestre). Al
netto di quest'ultimo impatto (-96 milioni di euro YoY) l'andamento
dei ricavi da servizi rispetto all'anno precedente è stabile (-0,4%
YoY) a livello di Gruppo (-2,0% nel primo trimestre) e in riduzione
dell'1,2% per il Domestic (-2,7% nel primo trimestre).
Per quanto riguarda l'Italia, nel fisso si è registrato un
incremento sia dell'ARPU consumer (+8,3% YoY) e broadband (+17,2%
YoY) sia del numero di clienti fibra, retail e wholesale, che
raggiungono i 6,3 milionidi linee, con una crescita del 45% YoY e
del 5,6% rispetto al primo trimestre 2019. Tale continua migrazione
da rame a fibra, insieme all'impatto positivo dei nuovi prezzi
wholesale regolamentati e allo sviluppo del'ICT in ambito business
(+16% YoY), hanno consentito una crescita dei ricavi da servizi del
2,2% YoY e di quelli complessivi del 3,0% al netto della menzionata
discontinuità su Wholesale Internazionale(Sparkle).
Nel mobile si è registrata un'inversione del trend di riduzione
dell'ARPU, che è cresciuto rispetto al trimestre precedente da 12,4
euro per linea / mese a 12,5 euro. Un segnale di un ritorno alla
normalità del mercato si legge nella ulteriore attenuazione del
fenomeno della Mobile Number Portability, che registra una
flessione del 36% su base annua e dell'11% sul trimestre precedente
(2,6 milioni di linee vs 2,9). Il numero complessivo delle linee
mobili di TIM si attesta a 31,7 milioni a fine giugno, in crescita
dello 0,1% YoY. Il tasso di disconnessione (churn rate) si è
ridotto di 1.7 pp YoY e di 0.9 pp QoQ. Si segnala la buona
performance del Wholesale Domestico, che registra un incremento di
ricavi da servizi del 14,4% YoY, per effetto della citata
migrazione dei clienti da rame a fibra oltre alla stabilizzazione
delle tariffe regolamentate e del segmento Business il cui
fatturato cresce dello 0,4%. Il segmento Consumer risente
dell'andamento del mobile, con ricavi da servizi in calo del 5,6%
rispetto al secondo trimestre del 2018.
In Brasile TIM ha incrementato i ricavi da servizi del 2,4% YoY
(+1,7% YoY nel primo trimestre) grazie alle politiche commerciali
attuate nel segmento mobile e nonostante le avverse dinamiche
macroeconomiche e di mercato, confermando ancora una volta la
guidance.
L'EBITDA After Lease di Gruppo è stato pari a 1,8 miliardi di
euro(-1,4% YoY). L'EBITDA organico di Gruppo(IFRS 9/15) è stato
pari a 1,9 miliardi di euro(-2,6% YoY) con un margine sui ricavi
del 42,2%(+0,6 ppYoY) grazie alle azioni di contenimento deicosti.
L'EBITDA della business unit Domesticè stato pari a 1,5 miliardi di
euro (-4,4% YoY)mentre l'EBITDA di TIM Brasil è cresciuto del 6,3%
YoY (+5,5% YoYnel primo trimestre).
TIM raggiungecirca il 99% della popolazione con il 4G e l'80%
con la fibra,ed è impegnata a coprire l'intero Paese con lo
sviluppo di fibra, 5G (copertura nazionale prevista entro il 2025)
e Fixed Wireless Access. A livello di Gruppo gli investimenti del
secondo trimestre ammontano a 874 milioni di euro(-6,0% YoY),di cui
659 milioni di euro in Italia (-6,5% YoY).
com/mcn
(END) Dow Jones Newswires
August 01, 2019 13:29 ET (17:29 GMT)
Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Infrastructure Wireless ... (BIT:INW)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Infrastructure Wireless ... (BIT:INW)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024