Dazi: Coldiretti, -20% Made in Italy su tavole Usa
18 Ottobre 2019 - 9:56AM
MF Dow Jones (Italiano)
Un calo del 20% delle vendite dei prodotti agroalimentari Made
in Italy colpiti dai superdazi di Trump. E' questo l'effetto
stimato dalla Coldiretti dell'entrata in vigore delle nuove tariffe
sui prodotti europei fino a 7,5 miliardi a partire dal 18 ottobre,
nell'ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge
l'americana Boeing e l'europea Airbus, dopo il via libera del
Wto.
Dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano fino al Gorgonzola, si
legge in una nota, ma anche salumi, agrumi, succhi e liquori, nella
black list decisa dalla Rappresentanza Usa per il commercio (Ustr)
ci sono beni alimentari per un valore delle esportazioni di circa
mezzo miliardo di euro colpiti da dazi aggiuntivi che - sottolinea
la Coldiretti - provocano il rincaro dei prezzi al consumo ed una
preoccupante riduzione degli acquisti da parte dei cittadini e
ristoratori statunitensi.
Il dazio per il Parmigiano Reggiano e per il Grana Padano ad
esempio passa - spiega la Coldiretti - dagli attuali 2,15 dollari
al chilo a circa 6 dollari al chilo. Il risultato è che il
consumatore americano lo dovrà acquistare sullo scaffale ad un
prezzo che sale dagli attuali circa 40 dollari al chilo ad oltre i
45 dollari, con una conseguente frenata dei consumi.
A beneficiare della situazione è la lobby dell'industria
casearia Usa (CCFN) che - riferisce la Coldiretti - ha
esplicitamente chiesto con una lettera di imporre tasse alle
importazioni di formaggi europei al fine di favorire l'industria
del falso Made in Italy e costringere l'Unione Europea ad aprire le
frontiere ai tarocchi a stelle e strisce. Le brutte copie dei
prodotti caseari nazionali hanno avuto una crescita esponenziale
negli ultimi 30 anni raggiungendo complessivamente i 2,5 miliardi
di chili ed è realizzata per quasi i 2/3 in Wisconsin e California
mentre lo Stato di New York si colloca al terzo posto. In termini
quantitativi in cima alla classifica - precisa Coldiretti - c'è la
mozzarella con 1,97 miliardi di chili all'anno, seguita dal
Parmesan con 192 milioni di chili, dal provolone con 181 milioni di
chili, dalla ricotta con 113 milioni di chili e dal Romano con 25
milioni di chili realizzato però senza latte di pecora, secondo
l'analisi della Coldiretti su dati Usda, il Dipartimento
dell'agricoltura statunitense.
Se l'Italia paga un conto salato per formaggi, salumi e liquori,
la Francia - sottolinea la Coldiretti - stima in circa 1 miliardo
il danno economico totale causato dai dazi Usa che nell'alimentare
interessano i vini escluso lo champagne ed i formaggi tranne il
Roquefort. La Spagna - continua la Coldiretti - è colpita su olio
di oliva, vino e formaggi mentre la Gran Bretagna viene penalizzata
soprattutto in termini di superalcolici, a partire dallo Scotch
Whiskey ma nel mirino c'è anche la Germania, che si vedrà tassare
circa un quinto delle sue esportazioni negli States.
"Ora si apre il negoziato in attesa della sentenza del Wto sui
sussidi americani a Boeing con l'impegno del presidente degli Stati
Uniti Donald Trump a valutare le rimostranze dell'Italia assunto
nell'incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Mentre è importante tenere aperto il canale delle trattative è
necessario attivare al piu' presto aiuti compensativi rafforzando i
programmi di promozione dei prodotti agricoli nei paesi terzi e
concedendo aiuti agli agricoltori che rischiano di subire gli
effetti di una tempesta perfetta tra dazi Usa e Brexit, dopo aver
subito fino ad ora una perdita di un miliardo di euro negli ultimi
cinque anni a causa dell'embargo totale della Russia"" conclude il
presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
com/fch
(END) Dow Jones Newswires
October 18, 2019 03:41 ET (07:41 GMT)
Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.