Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, fatica a rassicurare gli alleati israeliani sul ritiro in Siria. Prima tappa, Gerusalemme. Washington mantiene circa 150 unità militari nella base di Al Tanf, vicino al confine tra Siria e Iraq, considerato dalle autorità israeliane e americane cruciale per monitorare e scoraggiare le intenzioni dell'Iran di trasferire armi e personale in Siria. Israele vuole essere certo che la base rimarrà aperta, hanno dichiarato ex funzionari.

"Gli iraniani saranno probabilmente più aggressivi quando non ci sarà nessuno intorno, perché sentiranno di avere maggiore margine d'azione", ha detto Yaakov Amidror, un ex consigliere sulla sicurezza nazionale del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Ex funzionari hanno fatto riferimento alla muta reazione del presidente Usa, Donald Trump, nei confronti dell'attacco del 14 settembre ai siti petroliferi sauditi, come prova del fatto che Israele dovrà adottare misure più aggressive per colpire Teheran in assenza di Washington. Pompeo si dirigerà a Bruxelles, dopo la sua tappa in Israele, per incontrare gli alleati della Nato.

Alcuni israeliani ritengono che i timori secondo cui Trump voglia abbandonarli, come ha fatto con i curdo-siriani, siano esagerati.

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October 18, 2019 12:44 ET (16:44 GMT)

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