Bio on: Gdf, numerose irregolarità in formazione bilanci
23 Ottobre 2019 - 12:50PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Numerose irregolarità nella formazione dei bilanci" di Bio
On.
È questa in sintesi la motivazione che ha spinto oggi la Guardia
di Finanza di Bologna a emettere una serie di misure cautelari nei
confronti dei vertici della società quotata sull'Aim.
Nel dettaglio i militari del Comando Provinciale della Guardia
di Finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del Gip del
Tribunale locale, Alberto Ziroldi, un'ordinanza di applicazione di
misure cautelari personali nei confronti di tre esponenti apicali
di Bio On, "ritenuti responsabili dei reati di False comunicazioni
sociali (art. 2622 C.C.) e Manipolazione del mercato (art. 185
T.U.F.)".
"E' stato altresì disposto il sequestro preventivo di beni e
disponibilità finanziarie per 150 milioni di euro".
Si tratta, nello specifico, di Marco Astorri, socio e presidente
del consiglio di amministrazione, sottoposto agli arresti
domiciliari, di Guido Cicognani, socio e vice presidente del
consiglio di amministrazione, e Gianfranco Capodaglio, presidente
del collegio sindacale, destinatari questi ultimi di una misura
cautelare interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi
di persone giuridiche.
L'operazione denominata "Plastic Bubbles", che vede
complessivamente indagate nove persone (fra amministratori,
sindaci, direttore finanziario e revisore), nasce dal monitoraggio
svolto dalle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico
Finanziaria dell'andamento delle contrattazioni in Borsa relative
ai principali titoli azionari di aziende operanti nell'area
bolognese.
Questa attività consentiva, lo scorso mese di luglio, di
rilevare e segnalare "una forte anomalia nell'andamento del titolo
della citata società a seguito della pubblicazione di un report da
parte di un fondo americano, che ne metteva in discussione la
veridicità dei dati contabili e la solidità finanziaria".
"Le successive attività di indagine, anche di natura tecnica,
delegate dalla Procura di Bologna, nella persona del Procuratore
aggiunto Francesco Caleca e del Sostituto Procuratore Michele
Martorelli, hanno evidenziato numerose irregolarità in ordine alla
formazione dei bilanci e all'informazione societaria riportata al
mercato, con particolare riferimento ai ricavi e al livello di
produzione dichiarati dalla società".
Nel dettaglio "è stato rilevato come gran parte dei ricavi
iscritti nei bilanci della società dal 2015 al 2018 fosse non
veritiera, con riguardo alle tempistiche e modalità di effettiva
realizzazione, mentre parte dei ricavi generati da cessioni di
licenze nei confronti di due joint venture contabilizzate nel 2018,
sarebbe frutto di operazioni fittizie".
Inoltre, evidenzia il Gip, "le false informazioni di bilancio
sono risultate strettamente funzionali ad accrescere la
capitalizzazione" e, conseguentemente, rendere più appetibili sul
Mercato le azioni della società. Infatti la strategia comunicativa
utilizzata dal presidente del Cda, definita, scrive ancora il Gip
"roboante, ammiccante ed ottimisticamente proiettata verso
obiettivi sempre più significativi che sottaceva alcuni dati di
fondo sviluppati dall'attività di indagine" è riuscita a creare nel
mercato ingannevoli aspettative di forte crescita-espansione,
influenzando significativamente l'andamento del titolo. Tale
condotta ha consentito di raccogliere ingenti risorse finanziarie e
generare indebiti vantaggi economici per i soci, anche a seguito
della cessione di warrant collegati al titolo.
Le attività di sequestro hanno avuto ad oggetto beni e risorse
finanziarie degli indagati fino al raggiungimento dell'importo del
profitto del reato, quantificato in 36 milioni di euro, nonché le
azioni della società quotata nella disponibilità degli stessi, il
cui valore ammonta a circa 115 milioni di euro. Contemporaneamente
all'esecuzione dei provvedimenti cautelari sono state eseguite
numerose perquisizioni fra Emilia Romagna, Lombardia e Lazio.
L'operazione s'inquadra nel più ampio dispositivo di polizia
economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza a tutela
dell'economia legale, a salvaguardia del trasparente investimento
dei risparmi dei cittadini ed a prevenzione delle diffuse forme di
truffa.
Lab
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October 23, 2019 06:35 ET (10:35 GMT)
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