I ricavi di Pirelli al 30 settembre sono stati pari a 4,036 mld di euro, con una crescita complessiva del 2,8% rispetto ai primi nove mesi 2018 grazie al positivo andamento del segmento High Value. Escludendo l'effetto dei cambi e l'adozione del principio contabile Ias 29 per tener conto dell'alta inflazione in Argentina (per un impatto complessivo pari a +0,5%), la crescita organica dei ricavi è stata pari a +2,3%. In netta crescita i ricavi del terzo trimestre: +6,7% la crescita complessiva, +4,1% a livello organico.

L'Ebitda Adjusted ante costi di start-up al 30 settembre, spiega una nota, è stato pari a 1.007,6 milioni di euro, in crescita del 7,6% rispetto ai 936,3 milioni di euro del corrispondente periodo 2018. L'Ebitda include un beneficio di 77,8 milioni di euro derivante dall'applicazione - a partire dal primo gennaio 2019 - del nuovo principio contabile IFRS 16 che stabilisce una nuova modalità di contabilizzazione dei contratti di leasing.

L'Ebit Adjusted ante costi di start-up è stato pari a 714,4 milioni di euro (732,1 milioni nei primi nove mesi 2018), con un Ebit margin Adjusted ante costi di start-up pari al 17,7% (18,7% nello stesso periodo 2018) anche a seguito di maggiori costi di insaturazione della capacità Standard connessi a una minore produzione per normalizzarne il livello delle scorte.

L'Ebit Adjusted è stato pari a 685 milioni di euro (700,1 milioni di euro nei primi nove mesi 2018) con un margine pari al 17,0% (17,8% nel corrispondente periodo 2018). Le leve interne (price/mix, efficienze e il programma di riduzione dei costi) hanno contribuito a contenere gli impatti legati allo scenario esterno (inflazione dei costi produttivi, debolezza della domanda e pressione sui prezzi).

L'Ebit è stato pari a 597,9 milioni di euro (591,4 milioni nei primi nove mesi 2018.

Il risultato netto delle attività in funzionamento è pari a 385,7 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto ai 378,1 milioni del corrispondente periodo 2018. Al risultato dei primi nove mesi 2019 ha contribuito anche il beneficio derivante dai crediti di imposta in Brasile per circa 102 milioni di euro mentre il dato dei primi nove mesi 2018 includeva il beneficio derivante dall'applicazione del regime di tassazione agevolato Patent Box.

La Posizione Finanziaria Netta, escludendo l'impatto del nuovo principio contabile Ifrs 16, è negativa per 4.002,3 milioni di euro (-4.480,2 milioni di euro includendo l'impatto Ifrs 16 pari a 477,9 milioni di euro) rispetto ai 3.180,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018, per effetto della consueta stagionalità del capitale circolante e del pagamento di dividendi per 177 milioni di euro.

Il flusso di cassa netto ante dividendi e operazioni straordinarie/partecipazioni è negativo per 611,5 milioni di euro e risulta in miglioramento di 349,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2018 (-961,1 milioni di euro), grazie principalmente al miglioramento della gestione della cassa operativa.

com/cce

 

(END) Dow Jones Newswires

October 29, 2019 12:59 ET (16:59 GMT)

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