Con un comunicato congiunto Exor e Cir hanno notificato nella tarda serata di ieri il possibile cambio di controllo di Gedi, azienda editoriale che controlla le storiche testate di Repubblica e l'Espresso, anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso primo ottobre.

In esito all'odierno Consiglio di Amministrazione di Cir, si legge nella nota, quest'ultima ed Exor hanno sottoscritto un accordo vincolante per il trasferimento da Cir a Exor della partecipazione in Gedi Gruppo Editoriale, pari al 43,78% del capitale sociale e quindi del controllo della stessa. Il corrispettivo della cessione, si legge nel comunicato che è stato notificato anche alla Consob, è stato fissato in 0,46 euro per azione e così per un prezzo complessivo di 102,4 milioni di euro.

L'esecuzione del trasferimento è subordinata esclusivamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità, incluse la Commissione Europea e l'AgCom e, in ragione della tempistica dei procedimenti autorizzativi, è prevedibile che l'operazione potrà essere completata entro il primo quadrimestre del 2020. All'esito del closing, Exor, che per l'operazione farà impiego di mezzi propri, avvierà per il tramite di una società per azioni di nuova costituzione un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle azioni Gedi non già detenute.

Cir, la società di casa De Benedetti, intende reinvestire nella nuova società, al valore corrispondente al prezzo dell'Opa, acquisendo una quota pari al 5% di Gedi in trasparenza, al fine di accompagnare l'evoluzione della società editoriale nei prossimi anni. Exor e Cir stipuleranno alcuni accordi concernenti il reinvestimento e la loro partecipazione nella nuova società, prevedendo tra l'altro il diritto di Cir di essere rappresentata nel cda di Gedi e le usuali pattuizioni concernenti vincoli agli atti di disposizione delle azioni.

Il presidente di Cir , Rodolfo De Benedetti, ha commentato: «Dopo quasi 30 anni durante i quali siamo stati azionisti di controllo della Società, desidero esprimere il più vivo ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che hanno condiviso questo lungo percorso, che ha visto il gruppo contraddistinguersi sempre per la qualità del proprio giornalismo, per la capacità di innovazione e per la lungimiranza ed efficacia della gestione, che gli hanno consentito di divenire il primo editore di quotidiani in Italia, il leader nell'informazione digitale, uno dei più importanti editori nel settore radiofonico e di affrontare con capacità di anticipazione e incisività la lunga crisi del settore.

Passiamo il testimone ad un azionista di primissimo livello, che da più di due anni partecipa alla vita della Società, che conosce l'editoria e le sue sfide, che in essa ha già investito in anni recenti e che anche grazie alla propria proiezione internazionale saprà sostenere il gruppo nel processo di trasformazione digitale in cui esso, come tutto il settore, è immerso».

Il presidente e Amministratore Delegato di Exor, John Elkann, ha dichiarato: «Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare GEDI ad affrontare le sfide del futuro. Oltre a portare l'esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, EXOR assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo.

Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani».

Gedi è il primo editore di quotidiani in Italia, con La Repubblica, La Stampa e 13 testate locali, edita periodici tra cui il settimanale L'Espresso, è leader per audience nell'informazione digitale ed è uno dei principali gruppi nel settore radiofonico, con 3 emittenti nazionali, tra cui Radio Deejay. Opera, inoltre, nel settore della raccolta pubblicitaria, tramite la concessionaria Manzoni, per i propri mezzi e per editori terzi.

com/fch

 

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December 03, 2019 02:09 ET (07:09 GMT)

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