Il sentiment è comune tra gli espositori: la stagione autunno-inverno 2020/21, in scena da oggi in maniera corale all'interno di Pitti immagine uomo 97 e che di fatto dà il via all'anno in corso, non sarà facile. Ma continuando a investire su qualità dei prodotti e ricerca, con focus su progetti mirati, sostenibili e green, e soprattutto puntando sull'alto di gamma possono esserci perfino margini di crescita.

Il tutto, complice anche la forza della kermesse fiorentina, che stagione dopo stagione riesce a mantenere le sue posizioni, confermandosi sempre più il place to be nel panorama menswear internazionale. Così, i marchi di abbigliamento sentiti da MFF alla vigilia da un lato temono la crisi dovuta alle tensioni a Hong Kong, a quelle provocate dalla Brexit e dalle guerra dei dazi Usa-Cina e, non ultimo, dalla situazione in stallo del mercato italiano.

Ma dall'altro vedono opportunità negli stessi Stati Uniti, in Nord Europa e in Far east. In attesa di conoscere i dati di affluenza dell'appuntamento in programma fino a venerdì prossimo, rispetto all'omologa di un anno fa quando i buyer furono 23.800, di cui 9.100 esteri (in linea) e l'Italia a -8%, una disamina arriva da Andrea Pucci, Azzurra e Giampaolo Morelli, co-founder del marchio toscano di outerwear di ricerca Ahirain, che lancia in Fortezza da Basso il progetto Ahima in collaborazione con Thindown, il primo e unico tessuto di piuma al mondo, per capi dalla performance termica superiore, con la possibilità di testarli in una polar room fino a -15 gradi.

"Lo scenario non è dei più rosei, con il consumatore finale titubante anche nella fascia medio alta. Ma con un buon lavoro di branding, di ricerca sul prodotto, sulla sostenibilità e con una fascia prezzi adeguata ci sono interessanti nicchie di crescita». Gli imprenditori, inoltre hanno poi evidenziato: «Negli Stati Uniti c'è una grande rivisitazione del modello di business, con opportunità negli specialty store e nell'online, anche perché gli indici di quel mercato sono positivi. In generale puntiamo a una crescita nell'anno del 30% rispetto al 2019, anche grazie allo sviluppo di aree per noi strategiche come Corea e Germania e al nostro nuovo e-commerce, dove vendiamo capi speciali disponibili solo online».

Franco Loro Piana, fondatore con il fratello Giacomo del marchio di sportswear evoluto Sease, ha invece parlato di una stagione di sfide, ma anche di opportunità, soprattutto per aziende e brand capaci di intercettare e interpretare i trend a livello degli stili di vita. «Nello specifico, gli Stati Uniti performeranno bene e siamo ottimisti, specialmente alla luce del lancio appena avviato con un partner come Moda operandi e in chiave omnichannel. Abbiamo forti aspettative dalle location resort sci. Se la Cina, al momento, a differenza del Giappone, non è un mercato attivo per noi, ma promettente e per questo stiamo analizzando la migliore strategia di ingresso, in generale difficoltà non ne vediamo all'orizzonte, anche se Brexit e guerre dei dazi rischiano di generare cambi di scenario».

red/fch

 

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January 07, 2020 03:06 ET (08:06 GMT)

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