Di rientro dal Ces di Las Vegas, tra le più importanti fiere mondiali dedicate all'elettronica di consumo, il Co-Ceo di Cellularline, Marco Cagnetta, è già proiettato sulla nuova gamma di prodotti che la società quotata sul segmento Star è pronta a dare alla luce.

"Tra le indicazioni emerse nel corso della manifestazione", ha spiegato il top manager a margine dei lavori della seconda edizione dell'Italian Mid Cap Conference organizzata da Mediobanca, "spicca come con sempre maggior frequenza le società dell'elettronica di largo consumo e i produttori di autovetture stiano cavalcando l'onda lunga degli oggetti connessi".

A trainare il mercato sarà dunque "tutto il mondo dell'Internet of Things, supportato a sua volta dal progressivo affermarsi dei servizi 5g che sono destinati a moltiplicare il numero di oggetti connessi".

Viene da sé che anche l'azienda italiana si prepara a sfornare nuovi gadget destinati a muovere in questa direzione. "Per noi si traduce gioco forza in maggiori stimoli che il 5g porterà all'utenza finale", ha osservato il capo azienda. All'orizzonte c'è infatti "un cambio epocale atteso sul parco dei modelli di cellulari, con tutto quello che ne consegue suil fronte degli accessori: dai device per la ricarica in mobilità a quelli dedicati alla musica".

Da qualche tempo, l'azienda ha iniziato a studiare in prima persona il design di gran parte degli oggetti che produce, demandando come di consueto a realtà cinesi la produzione vera e propria su larga scala. Con queste ultime vengono sempre strette apposite partnership commerciali e una costante presenza in loco da parte di uomini di Cellularline consente al gruppo italiano di tutelarsi da possibili tentativi di contraffazione e violazione dei brevetti che possiede.

Quanto ai canali di riferimento che rappresentano lo sbocco naturale per la commercializzazione dei gadget prodotti, Cagnetta ha spiegato che a oggi il segmento consumer elettronics rappresenta il 50% circa delle vendite, mentre ipermercati/supermercati di vicinato e negozi di telefonia cubano ciascuno tra il 15% e il 20%. Un ulteriore 10% di fatturato proviene infine dal canale travel retail, distribuito tra aeroporti e autostrade. Con l'obiettivo di individuare nuove vie di sbocco, a fine 2019 "a Roma abbiamo inziato a testare anche una catena di agenzie specializzate nell'education travel, a cui abbiamo fornito alcuni modelli di auricolari".

La società sta poi valutando alcune possibili acquisizioni sia in Italia sia in Europa. Tra i target, ha spiegato il capo azienda, ci sono realtà attive "nei canali telco, travel retail ed e-commerce". Per finanziare lo shopping, Cellularline non intende tuttavia sfruttare l'attuale finestra favorevole del mercato per emettere un bond. "Dopo l'Ipo non ci serve e grazie al nostro modello di business abbiamo anche una forte generazione di cassa", ha assicurato il capo azienda.

ofb

 

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January 16, 2020 12:55 ET (17:55 GMT)

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