Usa: in lista nera 4 società per legami con National Iranian Oil
24 Gennaio 2020 - 11:31AM
MF Dow Jones (Italiano)
Ieri il dipartimento del Tesoro statunitense ha inserito nella
lista nera quattro società straniere per il loro presunto supporto
e agevolazione alle esportazioni petrolifere iraniane. La mossa
dell'amministrazione americana si inserisce negli ultimi sforzi di
Washington per mantenere alta la pressione su Teheran.
Il Tesoro ha affermato che le quattro società, con sede in aree
come Hong Kong, Shanghai e Dubai, hanno complessivamente trasferito
centinaia di milioni di dollari alla National Iranian Oil, di
proprietà dello Repubblica islamica, in cambio delle esportazioni
iraniane.
Il presidente americano, Donald Trump, nel 2018 ha autorizzato
il dipartimento del Tesoro a imporre sanzioni secondarie, cioè su
soggetti non americani che effettuino operazioni in determinati
settori dell'economia iraniana, sulla National Iranian Oil, già
inserita nella lista nera di Washington come entità controllata dal
Governo iraniano.
Gli Stati Uniti hanno affermato che la compagnia finanzia la
Forza Quds, ala del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica,
che opera all'estero e i movimenti che nella regione operano come
suoi proxy.
"Questo è semplicemente un altro passo del terrorismo economico
che gli Stati Uniti stanno conducendo contro gli iraniani", ha
detto Alireza Miryousefi, portavoce della missione iraniana alle
Nazioni Unite, aggiungendo che "non porterà alcuna soddisfazione a
coloro che cercano di paralizzare l'Iran".
Le società nella lista nera di ieri includono Triliance
Petrochemical, con sede a Hong Kong, con filiali in Iran, Emirati
Arabi Uniti e Germania, la Sage Energy con sede a Hong Kong, la
Peakview Industry, con sede a Shanghai, e la Beneathco Dmcc con
sede a Dubai.
Le sanzioni congelano gli asset detenuti dalle società
all'interno della giurisdizione statunitense e vietano agli
individui e alle imprese con sede negli Stati Uniti di intrattenere
rapporti commerciali con le compagnie domestiche, a meno che non
sia consentito dall'ufficio del Tesoro che si occupa del controllo
delle attività estere.
L'amministrazione Trump ha ampliato la sua campagna di sanzioni
contro l'Iran all'inizio di questo mese in risposta ai recenti
attacchi di Teheran contro le basi statunitensi nella regione, dopo
che un attacco aereo statunitense, ordinato dall'inquilino della
Casa Bianca, ha ucciso un generale iraniano, Qassem Soleimani.
fux
(END) Dow Jones Newswires
January 24, 2020 05:16 ET (10:16 GMT)
Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.