Ieri il dipartimento del Tesoro statunitense ha inserito nella lista nera quattro società straniere per il loro presunto supporto e agevolazione alle esportazioni petrolifere iraniane. La mossa dell'amministrazione americana si inserisce negli ultimi sforzi di Washington per mantenere alta la pressione su Teheran.

Il Tesoro ha affermato che le quattro società, con sede in aree come Hong Kong, Shanghai e Dubai, hanno complessivamente trasferito centinaia di milioni di dollari alla National Iranian Oil, di proprietà dello Repubblica islamica, in cambio delle esportazioni iraniane.

Il presidente americano, Donald Trump, nel 2018 ha autorizzato il dipartimento del Tesoro a imporre sanzioni secondarie, cioè su soggetti non americani che effettuino operazioni in determinati settori dell'economia iraniana, sulla National Iranian Oil, già inserita nella lista nera di Washington come entità controllata dal Governo iraniano.

Gli Stati Uniti hanno affermato che la compagnia finanzia la Forza Quds, ala del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica, che opera all'estero e i movimenti che nella regione operano come suoi proxy.

"Questo è semplicemente un altro passo del terrorismo economico che gli Stati Uniti stanno conducendo contro gli iraniani", ha detto Alireza Miryousefi, portavoce della missione iraniana alle Nazioni Unite, aggiungendo che "non porterà alcuna soddisfazione a coloro che cercano di paralizzare l'Iran".

Le società nella lista nera di ieri includono Triliance Petrochemical, con sede a Hong Kong, con filiali in Iran, Emirati Arabi Uniti e Germania, la Sage Energy con sede a Hong Kong, la Peakview Industry, con sede a Shanghai, e la Beneathco Dmcc con sede a Dubai.

Le sanzioni congelano gli asset detenuti dalle società all'interno della giurisdizione statunitense e vietano agli individui e alle imprese con sede negli Stati Uniti di intrattenere rapporti commerciali con le compagnie domestiche, a meno che non sia consentito dall'ufficio del Tesoro che si occupa del controllo delle attività estere.

L'amministrazione Trump ha ampliato la sua campagna di sanzioni contro l'Iran all'inizio di questo mese in risposta ai recenti attacchi di Teheran contro le basi statunitensi nella regione, dopo che un attacco aereo statunitense, ordinato dall'inquilino della Casa Bianca, ha ucciso un generale iraniano, Qassem Soleimani.

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January 24, 2020 05:16 ET (10:16 GMT)

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