Aquafil ha terminato il 2019 con un utile netto pari a 9

mln euro (-70,1% a/a).

In una nota si legge che i ricavi si sono attestati a 549 mln euro

(-1,1% a/a), l'Ebitda a 69,4 mln euro (-10,9% a/a), il Risultato Operativo

Adjusted a 31,1 mln euro (-39,3% a/a) e la Posizione Finanziaria Netta a

249,6 mln euro (273,2 milioni euro al 30 settembre 2019).

Giulio Bonazzi, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo ha

dichiarato che "l'impatto del Coronavirus ad oggi è stato praticamente

nullo nei reparti produttivi e molto limitato, o in alcuni casi

addirittura positivo, dal lato domanda. Per quanto riguarda la produzione,

al momento dello scoppio dell'epidemia in Cina il nostro stabilimento era

ad operatività ridotta (50%) a seguito del tradizionale periodo di ferie.

Questo ci ha legittimamente consentito di mantenere i livelli produttivi

rispettando, ed addirittura incrementando, i rigidissimi livelli di

sicurezza imposti dalle autorità. Dal 9 febbraio, con l'allentarsi delle

restrizioni agli spostamenti delle persone, si è potuto progressivamente

ritornare alla piena produzione. Ad oggi abbiamo il 99% di collaboratori

al lavoro e fortunatamente nessuno è rimasto contagiato, a conferma che le

precauzioni sono il giusto strumento per attuare il contenimento del

virus".

"Stiamo cercando di mettere a frutto l'esperienza fatta per garantire la

sicurezza dei nostri collaboratori in tutto il mondo, oltre ovviamente

alla continuità della produzione, applicando ovunque i più efficaci

livelli di sicurezza nel rispetto della normativa locale. La domanda di

fibre del settore automotive in Cina, circa il 10% del fatturato asiatico,

è stata molto ridotta se non inesistente per cinque settimane e questo ci

ha consentito di orientare le produzioni verso altri clienti dell'Asia

Oceania, che così non hanno sofferto alcun problema di servizio", ha

aggiunto.

com/sda

 

(END) Dow Jones Newswires

March 13, 2020 13:12 ET (17:12 GMT)

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