rampani
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Grafico Intraday: Acsm Agam SpA
Grafico Storico: Acsm Agam SpA
Acsm Agam SpA is an Italy-based company engaged in the public utility services. The Company is active in the distribution and sale of gas; distribution and sale of water; management of the sewerage system; generation and management of electric energy and heat; sale of compressed natural gas (CNG) for motor vehicles, and collection, transport and disposal of waste. As of December 31, 2011, the Company generated energy and heat through two cogeneration plants. It operates in the municipalities of Como and Monza, as well as in other towns of Italian regions of Lombardy, Veneto and Friuli. As of December 31, 2011, the Company had a number of subsidiaries, including Comocalor SpA, Enerxenia SpA, EnerCalor Srl, ACSM-AGAM Reti Gas-Acqua Srl and Serenissima Gas SpA.
rampani
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3,75 sikulosikulo
2 di 18-12/2/2018 09:360
rampani
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BLEKKALE foltuna… ahahaha
3 di 18-12/2/2018 17:430
GIOLA
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Valotti (A2a), possibile opa su Acsm-Agam
L'eventuale opa verrà lanciata in parallelo con l'integrazione ma per il numero uno della multiutility lombarda ciò non creerebbe problemi. Verrà mantenuto il flottante con l'obiettivo di lasciare quotata la società. I broker restano positivi su A2a
di Marco Sasso
Esiste il rischio del lancio di un'opa nell'ambito della fusione che porterebbe alla nascita della multiutility lombarda, ma ciò "non creerebbe problemi". Lo ha affermato il presidente di A2a , Giovanni Valotti, riferendosi alla fusione per incorporazione in Acsm -Agam, di cui A2a detiene il 24%, di Aspem Varese, Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna, Acel Service, Aevv Energia e Lario Reti Gas.
Al termine dell'operazione, infatti, l'utility sarebbe in possesso di diritti superiori al 30% all'interno della nuova realtà aggregata, fattore che innescherebbe l'obbligo di un'offerta pubblica di acquisto da parte di A2a , Lario Reti Holding e i comuni di Como, Monza, Varese e Sondrio. "Se il lancio dell'opa sarà necessario per vincoli normativi lo faremo", ha aggiunto Valotti, sottolineando che nell'eventualità ci sarà l'impegno a ricostruire il flottante, con l'obiettivo di mantenere quotata la società.
Il presidente di A2a ha ricordato che l'operazione è già stata perfezionata, alla luce del via libera fornito dalla maggioranza dei Comuni. "Se poi la maggioranza della minoranza voterà a favore, ci sarà il via libera definitivo", ha proseguito Valotti. "Se questo non succederà, faremo l'opa che andrà in parallelo all'operazione. Quindi i tempi non cambiano. Puntiamo a essere operativi dal secondo semestre".
Nello specifico, per quanto riguarda il processo autorizzativo, Valotti ha spiegato che il prossimo passo riguarderà l'espressione dei consigli comunali dei Comuni interessati all'operazione che devono approvare il progetto di fusione. "Credo che ciò avverrà fra fine febbraio e inizio marzo", ha indicato il patron di A2a . "Dopodichè ci sarà l'assemblea straordinaria e quindi il via libera da parte dell'antitrust. La convocazione dei consigli sono il passo decisivo. A breve ci sarà quello di Sondrio, poi Monza, Lecco, Varese e Como. A seguire", ha concluso, "verrà convocata l'assemblea straordinaria. Il vero snodo sono i consigli di amministrazione".
Nel frattempo, con il titolo A2a che scambia attualmente in rialzo dell'1,14% a 1,426 euro, gli analisti delle principali case d'affari si sono soffermati sui target indicati dalla società, che ha confermato per il 2017 un ebitda di 1,2 miliardi di euro. In merito alla propria offerta, l'utility intende aggiungere ulteriori servizi nel business retail relativi all'efficienza energetica e ai pannelli solari. Un altro obiettivo è rappresentato dalla digitalizzazione delle reti mirata alla prevenzione delle inefficienze, come ad esempio le perdite nella rete idrica. Infine, sul fronte del trattamento dei rifiuti, A2a intende aggiungere sei nuovi impianti per via della crescita delle dinamiche legate alla raccolta differenziata.
“Notizie già note al mercato e che non dovrebbero muovere i prezzi in maniera rilevante", hanno commentato gli analisti di Banca Imi, che sul titolo A2a hanno confermato la raccomandazione add con prezzo obiettivo a 1,8 euro. Mentre Equita Sim, che ha confermato il rating buy con prezzo obiettivo a 1,73 euro, si è soffermata sul rinvio a quest'anno della cessione di 30 milioni di Certificati Verdi, "un'indicazione positiva che aumenta leggermente la visibilità sui risultati 2018". Gli analisti della sim prevedono per il 2017 un ebitda di 360 milioni per il business della powergen, in calo invece a 340 milioni per quest'anno e a 290 milioni nel 2019, aggiungendo che "grazie al contributo delle energie rinnovabili, la società non è preoccupata per il business della powergen".
Mediobanca Securities ritiene invece che A2a sia la società che benefici maggiormente del miglioramento del business della generazione di energia, soprattutto dopo l'approvazione del mercato delle capacità da parte della Comunità europea. Secondo gli analisti, che hanno confermato sul titolo la raccomandazione outperform con prezzo obiettivo a 1,76 euro, la società ha le possibilità di estrarre una quantità considerevole di sinergie dalla formazione della multiutility lombarda. https://www.milanofinanza.it
Gianni Barba
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ECONOMIALeggi dopo
Il caro energia spinge anche i prezzi dei beni alimentari. Dall'acqua alla birra ecco tutti i rincari
di Rossella Savojardo
tempo di lettura 2 min
Gli aumenti di prezzo vanno dall'11% per l'acqua minerale al 7% delle bibite gassate. Per Coldiretti con un taglio dell'Iva sui beni alimentari si potevano risparmiare da 180 a 300 euro a famiglia.
Il caro energia continua a essere il principale problema sul tavolo delle istituzioni nazionali ed europee. Uno dei timori principali è che gli aumenti dei costi dell'energia, scaturiti principalmente dalla risposta della Russia alle sanzioni occidentali dovute alla guerra in Ucraina, si stanno adesso trasferendo a valanga sui costi di produzione di altri beni di consumo, soprattutto su quelli del comparto agroalimentare che da solo assorbe oltre l'11% dei consumi energetici industriali.
Gli aumenti di prezzo vanno dall'11% per l'acqua minerale al 7% delle bibite gassate
Dopo le ultime stime sull'inflazione italiana ed europea, salite rispettivamente all'8,4% e al 9,1% ag agosto, la Coldiretti ha stimato che gli aumenti di prezzo si sono già trasferiti ad altri beni come l'acqua minerale (+11%), i succhi di frutta (+10,5%), le bibite gassate (+7%). Tutti beni sotto pressione principalmente per gli elevati costi di estrazione dell'anidride carbonica ad uso alimentare.
16 di 18-07/9/2022 11:560
Gianni Barba
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17 di 18-07/9/2022 11:590
Gianni Barba
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Secondo i calcoli dell'associazione, i forti aumenti dei costi di produzione si registrano anche per le bevande alcoliche più diffuse, dalla birra al vino. A pesare sono i costi di produzione in campi e vigneti che, sottolinea Coldiretti, vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l'acqua per l'irrigare i raccolti. Ma il caro energia e la mancanza di materia prime si fanno sentire lungo tutta la filiera. In conto vanno inseriti anche i costi indiretti che, evidenzia Coldiretti, vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, al tetrapack con un incremento del 15%, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, dal +10% costi per le lattine, fino ad arrivare al +70% per la plastica, secondo l'analisi Coldiretti. La situazione è destinata a esplodere in autunno con un prevedibile balzo dei listini di vendita che riguarda l'intera filiera agroalimentare che dai campi alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del pil nazionale, e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori.
Per Coldiretti un aiuto concreto per le famiglie potrebbe essere l'abbattimento dell'iva sui beni primari
Secondo gli esperti, in questo contesto l'azzeramento dell'iva per beni primari come pane, pasta, olio, patate o l'acqua (l'Italia è il Paese europeo con l'iva più alta sulle acque minerali) e la riduzione dell'aliquota dal 10% al 5% su carne e pesce potrebbe rappresentare un aiuto concreto per le famiglie italiane colpite dai rincari, producendo un risparmio medio pari a circa 198 euro a famiglia: praticamente la stessa entità del bonus da 200 euro.
Secondo le stime di Codacons, azzerare l'iva (oggi al 4%) sul pane fresco costerebbe allo Stato 253 milioni di euro, 76 milioni di euro per la pasta, mentre dimezzare l'aliquota dal 10 al 5% su carne e pesce avrebbe un costo per le casse statati per complessivi 1,1 miliardi di euro. Considerati gli aumenti dei generi alimentari, e l'incidenza della spesa alimentare sui diversi nuclei familiari, l'abbattimento dell'iva sui diversi generi alimentari di prima necessità produrrebbe un risparmio medio annuo che varia dai 180 euro per una coppia senza figli agli oltre 300 euro per un nucleo di 5 persone. In sostanza, secondo gli esperti, i benefici determinati da un taglio dell'iva sui generi alimentari sarebbero pari al valore del bonus da 200 euro approvato dal Governo, e addirittura supererebbero l'importo del bonus per i nuclei più numerosi.