Tutti I Titoli Del Ftse: Commenti, Analisi, Previsioni

- Modificato il 09/9/2014 10:03
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013

 

Mundi sanguinat. Vidi et flere facere mala in mundo

Zemlja krvari. Bleeds i krvari za ratove za gluposti ljudi. Toliko glupi ljudi koji ne misle da su oni će biti pred Božji sud. Bleeds jer se plaše poštene i kriminalci pobijediti jer znaju da je iskren predali.

 











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4542 Commenti
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21 di 4542 - 25/1/2013 12:16
Frandi N° messaggi: 664 - Iscritto da: 18/11/2009
Quotando: JOWED
Quotando: BURGMAN650Pil inglese trimestrale ed annuale peggiore delle attese


SI, i macro lasciano desiderare. Le bose sono in ipercomprato. Bisogna stare molto attenti


Benvenuti in ADVFN. :)
Sezione del forum creata con finalità utili per accrescere la conoscenza.
Vi leggerò con molto interesse.

ps: condivido al 100% l' invito alla massima attenzione...
22 di 4542 - 25/1/2013 12:18
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013
CIAO FRANDI,
oggi sono di risposo dal lavoro. Se vogliamo far crescere questo spazione come uno spazio generale del FTSE forza e avanti tutti
23 di 4542 - 25/1/2013 12:22
Roberta77 N° messaggi: 206 - Iscritto da: 22/1/2013
Come volevasi dimostrare

Mps, si allontana ipotesi azione di responsabilità contro i vecchi verticiDi Dal nostro inviato Luca Gualtieri


È in corso dalle 9 di questa mattina l’assemblea degli azionisti del Monte dei Paschi di Siena, chiamata a decidere su un aumento di capitale da 4,5 miliardi e sull’autorizzazione ai Monti Bond. In sala però tra i piccoli soci tiene banco lo scandalo sui derivati Santorini ed Alexandria, emerso nei giorni scorsi, che potrebbe produrre perdite per 720 milioni nei bilanci della banca.

Dopo il botta e risposta tra Beppe Grillo e Alessandro Profumo, hanno avuto inizio interventi fiume dei piccoli azionisti espressione della società civile che hanno dato voce all’inquietudine della città verso la situazione finanziaria della banca. Intanto si allontana sempre di più l’ipotesi di un’azione di responsabilità del cda contro i vecchi vertici della banca.

Secondo quanto appreso da milanofinanza.it, nella riunione di ieri pomeriggio sembra che l’intenzione inizialmente caldeggiata dalla Fondazione e dal presidente Profumo sia stata accolta assai freddamente dai consiglieri già presenti nel vecchio board, presieduto da Giuseppe Mussari. In particolare gli esponenti delle cooperative toscane e di Axa preferirebbero rimandare una resa dei conti con la vecchia gestione della banca.

"Non ci sono le condizioni di un'azione di responsabilità", fa sapere un esponente di spicco della politica senese. "Nessuno la farà né oggi, né in futuro. L'unico ente che potrebbe promuoverla sarebbe il Comune, solo però nel caso in cui la carica di sindaco alle prossime elezioni vada a un indipendente, e non a un esponente del Pd", spiega la fonte.

24 di 4542 - 25/1/2013 12:25
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013
Rimborso Ltro sopra attese, banche partono con piede giusto (Isp) 25/01/2013 12:19 - MF-DJ
Saranno 287 le banche che il 30 gennaio rimborseranno 137,16 mld euro dei prestiti a 3 anni ricevuti dalla Bce con la Ltro del dicembre 2011.
"E’ una cifra piu’ alta del consenso" del mercato, commenta a MF-DowJones, Sergio Capaldi di Intesa Sanpaolo. Il numero risulta molto positivo, soprattutto se si considera che questa non e’ l’unica finestra disponibile che gli istituti di credito hanno per ripagare i prestiti. "Se hanno deciso di farlo gia’ ora vuol dire che le banche sono partite con il piede giusto".
L’alto ammontare di prestiti che sara’ rimborsato indica che "il mercato interbancario e’ tornato a funzionare". "Oggi e’ arrivato un ulteriore segnale di normalizzazione dell’Eurozona", conclude Capaldi.
25 di 4542 - 25/1/2013 12:31
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013
…E SE MONTE DEI PASCHI FALLISCE COME LEHMAN BROTHERS ?!

La mattina di lunedì 15 settembre 2008, il Wall Street Journal titolava a sei colonne in prima pagina: «Crisi a Wall Street, Lehman in bilico Merrill in vendita e AIG in cerca di soldi». Per sua sfortuna, il WSJ era andato in stampa poco prima che Lehman Brothers entrasse ufficialmente sotto tutela fallimentare, il che era avvenuto esattamente all’una e quarantacinque di notte. Durante la giornata il Dow Jones (il principale indice della borsa di New York) perse più di 504 punti, il crollo più alto dal 17 settembre 2001, il primo giorno di scambi dopo l’attentato alle Torri gemelle. Il fallimento di Lehman Brothers non fu la causa principale della crisi, ma fu il momento in cui divenne chiaro che, molto presto, la crisi avrebbe raggiunto proporzioni globali.
Cos’era Lehman Brothers
La società venne fondata nel 1850 da Henry Lehman, un emigrato tedesco di origine ebraica, e i suoi discendenti mantennero il controllo della banca fino al 1969. Dopo più di un secolo di storia gloriosa, dal 1984 al 1994, la banca fu sotto il controllo di American Express. Quando riacquistò l’indipendenza, sotto la guida di Richard Fuld (l’amministratore delegato che l’avrebbe porta al fallimento) Lehman divenne in breve una delle più importanti e spregiudicate banche d’affari del paese.
L’attività di Lehman non era diversa da quello che fa tutt’ora la più nota Goldman Sachs. In sostanza: offriva consulenza ad altre società, le aiutava nel collocamento di azioni o di obbligazioni in borsa e investiva il proprio denaro e il denaro altrui. Nonostante avesse una storia secolare, la vita di Lehman come aggressiva banca d’affari era breve, almeno rispetto agli altri colossi di Wall Street, e alla banca rimase sempre incollata l’immagine del parvenu senza stile.
Richard Fuld, per esempio, era soprannominato “il Gorilla”, la sala operativa era un caos di pile di carte, posaceneri pieni e nuvole di fumo. I suoi trader e banchieri facevano spesso una bandiera della loro trasandatezza e volgarità, in contrasto con le pose aristocratiche degli altri lavoratori nel settore. Nella classifiche delle più grandi banche d’affari, Lehman era quarta: davanti a Bear Stearns e dietro, nell’ordine, a Goldman Sachs, Morgan Stanley e Merrill Lynch.
La crisi economica
La crisi che portò al fallimento di Lehman fu causata da tre fattori, indissolubilmente legati: le politiche monetarie della FED (la banca centrale americana), la deregolamentazione di Wall Street e le scelte di Fuld, che venne in seguito chiamato il peggior amministratore delegato di sempre.
Tutte le banche centrali del mondo hanno la missione fondamentale di mantenere sotto controllo l’inflazione. Questo obiettivo viene perseguito tramite le cosiddette politiche monetarie che sono, in sostanza, la regolazione dei tassi di interesse con cui prestano soldi alle banche. Più questi tassi sono bassi, più le banche chiedono soldi a prestito e più denaro circola nel sistema. La difficoltà consiste nel trovare il tasso giusto per aumentare il denaro in circolo della giusta misura che accompagni la crescita economica, senza però causare inflazione. Esiste una formula matematica piuttosto semplice, chiamata Taylor Rule, che serve a calcolare in un dato momento quale tasso d’interesse deve applicare una banca centrale.
Applicata dalla metà degli anni ’80 per circa vent’anni, la Taylor Rule fu abbandonata in seguito alla bolla economica delle dotcom e poi dell’11 settembre. La risposta della FED a questi due eventi fu di abbassare i tassi di interesse anche di 250 punti base sotto il livello suggerito dalla Taylor Rule, inondando il mercato di dollari. Quando i tassi di interesse fissati da una banca centrale sono bassi, significa che “gira” molto denaro: quindi è più facile ottenere prestiti e anche i tassi di interessi praticati ai clienti delle banche si abbassano (per questo si dice anche che le banche centrali “abbassano il costo del denaro”). Quindi, per anni, è stato relativamente difficile per le banche ottenere guadagni interessanti, visto che erano costrette dal costo basso del denaro a concedere prestiti a pochi soldi.
Il secondo fattore fu la deregolamentazione di Wall Street, avvenuta negli anni 2000 sotto la presidenza di Bush. Questa permise in sostanza alle banche di fare cose molto più rischiose e di indebitarsi molto più di quanto potessero fare prima. I tassi bassi e i magri ritorni economici che causavano le incentivarono ad essere sempre più spericolate. Da qui nasce la bolla dei mutui subprime, che in poche parole si può riassumere così: le banche avevano talmente tanti soldi fermi che non rendevano nulla (o che rendevano poco) che cominciarono a prestare denaro a chiunque, anche a chi non aveva le carte in regola per restituire il prestito.
Molti mutui erogati significava molte case comprate e molte case comprate significava aumento costante del valore delle case (per la legge della domanda e dell’offerta). Quando la FED decise finalmente di alzare di nuovo i tassi, le rate di tutti i mutui a tasso variabile (cioè legati all’andamento di un tasso di interesse, come per esempio il tasso di interesse praticato dalla FED) aumentarono, molti americani non furono in grado di pagarli, le case cominciarono ad essere vendute e il mercato immobiliare crollò.
Per scelta di Richard Fuld e degli altri dirigenti di Lehman, la banca fu molto attiva in tutto questo processo. Lehman, come le altre banche d’affari, non erogava mutui. Però, regolarmente, andava dalle piccole società finanziarie e dalle banche di provincia e comprava i mutui che queste società avevano emesso. Le piccole finanziarie così si liberavano dei loro mutui, ottenevano nuovi liquidi con cui fare nuovi prestiti, mentre Lehman e le altre banche d’affari usavano quei mutui come garanzie per costruire complicati titoli derivati (in fondo quei mutui erano garantiti da qualcosa di tangibile come una casa, quindi in teoria sicurissimo). Fino al 2007, la divisione titoli immobiliari di Lehman era la branca di Lehman che produceva più utile.
Il fallimento di Lehman
Nel corso del 2008, dopo che la FED ebbe cominciato ad alzare i tassi, la bolla immobiliare scoppiò. Le case crollarono di valore e con loro quei titoli derivati che erano garantiti da mutui. Il problema era che valutare correttamente quei titoli era spesso impossibile. L’ingegneria finanziaria aveva impacchettato, spezzettato e impacchettato di nuovo i mutui iniziali in titoli derivati (che non a caso venivano chiamati salsicce) estremamente complicati. Quindi, sui libri contabili quei titoli avevano un valore, ma nessuno sapeva a che valore sarebbero stati comprati se fossero stati messi sul mercato. La domanda che tutti si facevano era: quanta parte del bilancio della mia controparte è composta da questi titoli tossici? La prima banca a cadere a causa di questo clima di sfiducia fu la più piccola delle prime cinque: Bear Stearns. Venne acquisita per due dollari ad azione da Morgan Stanley e il governo americano si fece avanti, garantendo i debiti della banca.
Questo garanzia venne percepita dal mercato come un salvataggio. Ma caduta Bear Stearns l’attenzione si spostò sulla seconda banca nella lista: Lehman Brothers. Tutti sapevano che Lehman aveva i libri contabili pieni di titoli tossici, ma dopo il “salvataggio” di Bear Sterns pensare di salvare anche Lehman era politicamente impraticabile: per i democratici salvare un’altra banca voleva dire salvare gente ricchissima con i soldi dei contribuenti, per i repubblicani il salvataggio degli istituti finanziari era un’intollerabile intromissione dello stato nei meccanismi dell’economia (“Mi sembra di essermi svegliato in Francia”, disse un senatore repubblicano a proposito dei salvataggi).
Ma senza una garanzia del governo, nessuna banca era disposta a comprarsi Lehman. Bank of America si fece avanti con un’offerta, ma alla fine, dopo qualche giorno di trattative, scelse invece di aquistare Merril Lynch (“Allora sono io il coglione!” è la famosa frase pronunciata da Fuld quando lo venne a sapere). L’ultima speranza per Lehman era Barclays, una banca inglese, ma anche questa chiedeva delle garanzie. Il 13 e il 14 settembre 2008, quando oramai era chiaro che Lehman avrebbe dovuto dichiarare bancarotta la settimana successiva, Hank Paulson, il segretario del tesoro (cioè il ministro dell’economia americano) riunì tutti i principali banchieri del paese. Disse che lui non poteva garantire i debiti di Lehman e che quindi dovevano farlo loro, i banchieri di Wall Street.
In altre parole, Paulson stava chiedendo ai banchieri di salvare un loro concorrente. Inizialmente sembrava che nessuno fosse disposto a garantire i debiti di Lehman, ma dopo due giorni in cui i banchieri rimasero chiusi nel palazzo della FED, si arrivò a un accordo: ognuno di loro avrebbe garantito debiti per l’equivalente di un miliardo di euro.
Quando la cosa sembrava fatta, Paulson ricevette una telefonata dal Cancelliere dello scacchiere (il ministro del tesoro britannico). Il Cancelliere gli disse che il Regno Unito non voleva importare “il cancro di Lehman”: Barclays, quindi, non avrebbe ricevuto il permesso del governo britannico per l’acquisizione. Disperato, Paulson provò a chiamare Warren Buffett, il più grande finanziere del paese e secondo uomo più ricco del mondo, ma era irrintracciabile. Per Lehman non c’erano più speranze: l’unica soluzione era farla fallire nella maniera più ordinata possibile, e per fare questo c’era bisogno che dichiarasse la bancarotta prima dell’apertura della borsa di New York.
Ma il governo non poteva decretare il fallimento di una banca: doveva deciderlo il consiglio di amministrazione, che era in riunione proprio quella sera. La responsabilità di chiamare Lehman ricadeva sul capo della SEC, il regolatore della borsa americana. Secondo i testimoni, Paulson disse al capo della SEC, che non voleva fare quella telefonata dato che sarebbe stato un gesto molto irrituale: “Voi ragazzi sembrate gangster che non hanno il coraggio di sparare!”. Alla fine, il capo della SEC accettò di chiamare.
La telefonata, arrivata durante il consiglio di amministrazione, fu registrata. Il capo della SEC consigliò balbettando che la bancarotta era l’opzione migliore. Il CDA votò sì all’unanimità, compreso Richard Fuld, che, raccontano i testimoni, aveva le lacrime agli occhi. Quella sera sul tardi, Warren Buffett venne a sapere che Lehman era ormai al fallimento mentre era a cena con il cofondatore di Google Sergey Brin e sua moglie. “Se non fosse stato che non volevo arrivare qui in ritardo, c’era il rischio che comprassi qualcosa”, disse.
26 di 4542 - 25/1/2013 12:41
Walman N° messaggi: 205 - Iscritto da: 25/1/2013
BUONGIORNO A TUTTI, noto ke ci sono membri già iscritti ke ci salutano, quindi un doveroso inchino a Roberta77 ke ci accoglie con un saluto.
Ciao JOWED sono arrivato, vedo ormai ke i post si susseguono incessantemente, e come ""Cerimoniere"" come mi hai nominato tu nel forum MF, devo andare ad invitare i ns. amici di UCG, comincerò spedire le mail.
di nuovo un cordiale saluto
Walman
27 di 4542 - 25/1/2013 12:43
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013
Quotando: WalmanBUONGIORNO A TUTTI, noto ke ci sono membri già iscritti ke ci salutano, quindi un doveroso inchino a Roberta77 ke ci accoglie con un saluto.
Ciao JOWED sono arrivato, vedo ormai ke i post si susseguono incessantemente, e come ""Cerimoniere"" come mi hai nominato tu nel forum MF, devo andare ad invitare i ns. amici di UCG, comincerò spedire le mail.
di nuovo un cordiale saluto
Walman



CIAO WALMAN: benvenuto
28 di 4542 - 25/1/2013 12:48
Walman N° messaggi: 205 - Iscritto da: 25/1/2013
CIAO FRANDI, non sono ancora pratico di questo thread e scusami non ti avevo letto,
un saluto va anke a te anke se da vecchio rinco ki sa xkè noto spesso solo le quote rosa!! (^°)

JOWED x i ns. vecchi amici dovresti prima fare un piccolo manuale di come ci si muove in questo forum tipo, spiegare cosa fa mettendo un segno di spunta in ""Aggiungi Notifica"" BYE
29 di 4542 - 25/1/2013 12:49
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013
Quotando: WalmanCIAO FRANDI, non sono ancora pratico di questo thread e scusami non ti avevo letto,
un saluto va anke a te anke se da vecchio rinco ki sa xkè noto spesso solo le quote rosa!! (^°)

JOWED x i ns. vecchi amici dovresti prima fare un piccolo manuale di come ci si muove in questo forum tipo, spiegare cosa fa mettendo un segno di spunta in ""Aggiungi Notifica"" BYE



lo farò Valter, anche io mi sto capacitando ora
30 di 4542 - 25/1/2013 12:49
Roberta77 N° messaggi: 206 - Iscritto da: 22/1/2013
Quotando: WalmanBUONGIORNO A TUTTI, noto ke ci sono membri già iscritti ke ci salutano, quindi un doveroso inchino a Roberta77 ke ci accoglie con un saluto.
Ciao JOWED sono arrivato, vedo ormai ke i post si susseguono incessantemente, e come ""Cerimoniere"" come mi hai nominato tu nel forum MF, devo andare ad invitare i ns. amici di UCG, comincerò spedire le mail.
di nuovo un cordiale saluto
Walman


buongiorno walman, benvenuto
31 di 4542 - 25/1/2013 12:51
trionis98 (premium) N° messaggi: 18880 - Iscritto da: 04/2/2007
faccio fatica a leggere che qui dentro advfn ci stanno dei guru...
anzi mi scappa da sorridere
32 di 4542 - 25/1/2013 12:52
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013
Quotando: trionis98faccio fatica a leggere che qui dentro advfn ci stanno dei guru...
anzi mi scappa da sorridere


ciao, noi siamo nuovi qui...ma mi pare di avere letto analisi interessanti
33 di 4542 - 25/1/2013 12:53
Maldifax N° messaggi: 784 - Iscritto da: 29/1/2011
ma non fatevi troppi problemi che ormai fanno salire tutto.
neanche la vicenda mps fa salire lo spread e scendere la borsa.
comprate intesa e Co
a marzo saremo a 20000 punti
34 di 4542 - 25/1/2013 12:54
trionis98 (premium) N° messaggi: 18880 - Iscritto da: 04/2/2007
beh io che ci sto da tanto tempo invece...
ne ho lette di belle ma nn tanto divertenti
state attenti e ragionate con la vs testa.
35 di 4542 - 25/1/2013 12:56
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013
Quotando: trionis98beh io che ci sto da tanto tempo invece...
ne ho lette di belle ma nn tanto divertenti
state attenti e ragionate con la vs testa.


ragioniamo insieme sui fatti
36 di 4542 - 25/1/2013 12:56
Maldifax N° messaggi: 784 - Iscritto da: 29/1/2011
comprate cosa aspettate .
37 di 4542 - 25/1/2013 12:58
Maldifax N° messaggi: 784 - Iscritto da: 29/1/2011
Quotando: JOWED
Quotando: trionis98beh io che ci sto da tanto tempo invece...
ne ho lette di belle ma nn tanto divertenti
state attenti e ragionate con la vs testa.


ragioniamo insieme sui fatti


jowed cìè poco da ragionare ,comprare e basta che va su tutto.
ci sono ancora titoli al palo soprattutto nello star , comprate che va su tutto
38 di 4542 - 25/1/2013 13:06
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013

FTSE E I SUOI TITOLI


Borse europee ancora ben intonate: Dax +1,1%, Cac +0,6%, Ibex +0,5%. Tra i settori europei, in affanno Materie prime -1% e Tlc -0,2%; più o meno allineati all’indice generale gli altri settori.

FTSE/MIB (17.841, +0,5%). Altro top di periodo. Al rialzo, il primo target rimane verso i 18mila punti, spartiacque cardine per allunghi fin verso la fascia 20/21mila punti. Area 17mila rimane il primo supporto tecnico a difesa dell’uptrend ancora in corso. Supporto intermedio a 17.400.

Euro/Usd (1,343): si spinge sopra 1,33; confermiamo la forte fascia resistenziale 1,35/1,36.

Il Bund (143,06) viene respinto nuovamente da area 144, negando le implicazioni rialziste di breve del "testa e spalle" segnalato ieri. Non si possono escludere nuovi tentativi di allungo, ma al momento siamo tornati in una situazione di congestione.
Spread nuovamente in arretramento a 255 p.b.

Titoli:
ANSALDO STS (7,33 eu, Long da 7,30 eu) -0,3%. Non ha ancora avviato l’allungo, ma attacca i top a 7,4 eu. Manteniamo per target 8,4 eu. Stop sotto 6,8 eu.

CREDEM (4,26 eu, Long da 4,4 eu) +0,9%. Approfittiamo della recente flessione per acquistare/incrementare la posizione già aperta per target 5 eu. Stop sotto 4,10 eu.

DANIELI (23,02 eu, Long da 22,5 eu) -0,4%. Continua a consolidare su una base interessante. Manteniamo/compriamo per target "normale" verso 25 eu. Stop sotto 21 eu.

FONDIARIA SAI (1,328 eu, Long da 1,14 eu) -0,6%. Condolida sui massimi, dopo il deciso allungo di ieri. Puntiamo a un target verso 1,40 eu. Riteniamo quindi ragionevole sfruttare le eventuali correzioni per accumulare posizioni. Il segnale di breakout verrebbe negato in caso di ritorno stabile sotto 1,14/1,10 euro.

GENERALI (14,22 eu, Long da 14 eu) +0,3%. Consolida intorno ad area 14 eu. Manteniamo/acquistiamo per target 15/15,50 eu con stop sotto 13 eu.

GEOX (2,70 eu, Long da 2,50 eu) +0,2%. Consolida l’uptrend. Prenderemo profitto in zona 2,80 eu. Stop sotto 2,30 eu.

INDESIT (6,245eu, Long da 6,60 eu) -0,4%. Continua a far base sopra area 6 eu. Manteniamo/acquistiamo per target 7,5 eu. Stop sotto 6 eu chiusura.

INTESA SANPAOLO (1,50 eu, Long 1,40 eu) +0,3%%. Di nuovo sulla parte alta della banda. Aspettiamo uno spike verso 1,60 eu per chiudere. Stop sotto 1,30 eu.

MEDIASET (1,98 eu, Long da 2,05 eu) -0,3%. "Sente" area 2 euro e per ora non conferma la bontà del breakout di area 2 eu che ha fatto scattare la nuova strategia. Manteniamo comunque per target verso 2,3 eu. Stop sotto 1,90 eu. Operazione abbastanza aggressiva. Per i prossimi aggiornamenti rimandiamo alla scheda di analisi tecnica.

PRYSMIAN {10} (16,2 eu, Short da 15,25 eu) +0,6%. La fascia 15,50/16 eu rappresenta sempre una forte resistenza: perseveriamo con lo short (e suggeriamo di incrementare). Primi supporti nella fascia 15/14,80 eu. Stop sopra 16,5 eu.

TELECOM ITALIA {11} (0,724 eu, Long da 0,72 eu) -0,7%. Lo sgretolamento delle ultime sedute trova a 0,72 eu supporto di breve. Manteniamo per target verso 0,85 eu e stop sotto 0,67 eu.

UBI {12} (3,936 eu, Short 3,86 eu) +0,15%. Rimane sui massimi raggiunti nel forte rimbalzo di ieri. Manteniamo/incrementiamo la posizione short per target nella fascia 3,5/3,35 eu a protezione degli asset rischiosi. Stop sopra 4,25 eu.

39 di 4542 - 25/1/2013 13:10
JOWED N° messaggi: 467 - Iscritto da: 25/1/2013
ANDAMENTO TITOLI ALLE ORE 13.09

DESCRIZIONE
ULTIMO ORA VAR%
A2A ORD.
0,461 13:08 +1,81%
ANSALDO STS ORD
7,355 13:07 0%
ATLANTIA ORD
13,46 13:06 +0,45%
AUTOGRILL SPA
9,21 13:07 +1,54%
AZIMUT HOLDING
12,74 13:08 +1,84%
B.M.PASCHI ORD
0,2595 13:08 +11,23%
B.POP EMILIA ROMAGNA
6,23 13:07 +0,32%
BANCO POPOLARE ORD.
1,542 13:08 +1,85%
BCA POP MILANO
0,512 13:07 +0,79%
BUZZI UNICEM ORD
11,19 13:05 +0,18%
CAMPARI
5,945 13:06 +0,25%
DIASORIN ORD
28,58 13:07 -0,97%
ENEL
3,162 13:08 +0,44%
ENEL GREEN POWER ORD
1,55 13:07 +0,98%
ENI ORD
19,28 13:08 -0,36%
EXOR ORD
21,97 13:07 +1,62%
FERRAGAMO SPA AOR
19,37 13:05 -0,31%
FIAT AOR
4,616 13:08 +0,04%
FIAT INDUSTRIAL AOR
9,555 13:06 +0,53%
FINMECCANICA ORD
5,035 13:05 +1,19%
GENERALI ASS
14,19 13:08 +0,07%
IMPREGILO ORD
3,832 13:08 -0,31%
INTESA SANPAOLO ORD
1,506 13:07 +0,47%
LOTTOMATICA ORD
18,53 13:07 +0,43%
LUXOTTICA GROUP
33,46 13:06 -0,03%
MEDIASET SPA
1,98 13:08 -0,35%
MEDIOBANCA
5,53 13:08 +0,73%
MEDIOLANUM SPA
4,556 13:08 +0,57%
PARMALAT SPA ORD.
1,846 13:03 -0,65%
PIRELLI & C RG ORD
9,195 13:08 -3,62%
PRYSMIAN ORD.
16,22 13:07 +0,75%
SAIPEM ORD
31,94 13:08 -1,3%
SNAM SPA
3,702 13:07 -0,32%
STMICROELECTRONICS
6,43 13:08 +4,21%
TELECOM ITALIA ORD
0,724 13:07 -0,82%
TENARIS SA
15,89 13:08 -0,31%
TERNA ORD
3,12 13:07 +0,52%
TOD'S
103,4 13:06 +1,17%
UBI BANCA
3,944 13:07 +0,36%
UNICREDIT ORD
4,738 13:08 +1,85%
40 di 4542 - 25/1/2013 13:12
Roberta77 N° messaggi: 206 - Iscritto da: 22/1/2013
grazie per gli aggiornamenti
4542 Commenti
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