Sanremo -

Volevo dire Yabba Dabba Dùùùùùùùùùù.....scusate

Chiara Ferragni verso il tramonto in palafitta,

Ipotesi di truffa, l’inchiesta PandoroBaloccoBaccato: al vaglio nuove email

Alcune email acquisite dalla Guardia di Finanza tra il gruppo che produce il pandoro e l'influencer sono sotto analisi. L'ipotesi di reato, ancora da formulare, potrebbe essere non più frode in commercio ma truffa

La prospettiva accusatoria dell’indagine sul caso del pandoro baccato griffato Chiara Ferragni e prodotto dalla Balocco potrebbe subire una modifica significativa, secondo quanto emerge dalla relazione depositata oggi, 8 gennaio, dalla Guardia di Finanza presso la Procura di Milano.
Attualmente senza indagati e titolo di reato, l’ipotesi di reato, ancora da formulare, potrebbe infatti passare da frode in commercio a truffa, a seguito dell’analisi di una serie di email valorizzate nelle carte acquisite negli uffici dell’Antitrust.

Le annotazioni della Gdf depositate al procuratore

Gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano hanno depositato una prima annotazione, seguita da una serie di allegati, al procuratore aggiunto, Eugenio Fusco. Quest’informativa riguarda il caso del pandoro, già oggetto di una multa per pubblicità ingannevole in materia di beneficenza nei confronti dell’imprenditrice e dell’azienda di Cuneo, produttrice del dolce natalizio Pink Christmas.

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Presto le prime iscrizioni al registro degli indagati

La nuova prospettiva offerta dall’annotazione della GdF, che valorizza alcune email scambiate per pianificare la campagna di promozione del pandoro, potrebbe portare all’ipotesi di reato di truffa. In base alle informazioni disponibili, è probabile che si proceda presto con le prime iscrizioni nel registro degli indagati. Nell’inchiesta, i temi del presunto profitto illecito e del danno ai consumatori saranno valutati come elementi necessari per configurare l’ipotesi di truffa, un reato complesso ma su cui stanno lavorando inquirenti e investigatori.

Anche altre procure hanno aperto fascicoli

Nel frattempo, ci sono anche altre procure che hanno aperto fascicoli analoghi senza ipotesi di reato né indagati, dopo gli esposti del Codacons, e che hanno contattato i magistrati milanesi annunciando che trasmetteranno gli atti nel capoluogo lombardo. Nell’inchiesta milanese, oltre al pandoro della Balocco e alle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, saranno esaminate situazioni simili in cui la vendita di prodotti con la griffe Ferragni è stata proposta dalla influencer con scopi solidali, compreso il caso della bambola Trudi. (riproduzione riservata)

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