maria stella 1
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...una volta si era tutti al mare...
11690 di 11690-16/12/2023 15:430
MULTYNYCK
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La perla verso l’amministrazione straordinaria
Il tribunale di Bologna rinvia la decisione al 19 gennaio su richiesta del Mimit. Inibizione dei liquidatori della società inglese sull’utilizzo del marchio di ANDREA GUOLO
Una campagna La perla (courtesy La perla)
Niente di fatto a Bologna nell’udienza, convocata presso il tribunale del capoluogo emiliano, per risolvere il caso La perla, su cui pende un’istanza fallimentare avanzata da un creditore. La situazione da un lato è sempre più complicata perché si sta verificando uno scontro internazionale con i liquidatori di La perla global management limited, società messa in liquidazione per inadempienze fiscali (vedere MFF del 7 novembre) da parte della proprietà del fondo Tennor, i quali hanno comunicato la loro volontà di inibire l’utilizzo del marchio alle aziende italiane, tra le quali compare La perla manufacturing ovvero la base produttiva della lingerie con sede a Bologna. In questa vicenda ormai paradossalmente intricata, l’elemento nuovo è rappresentato dall’istanza di amministrazione straordinaria presentata dalle organizzazioni sindacali le quali, in una nota condivisa con i loro legali, evidenziano che: «Il giudice ci è sembrato essere orientato verso l’accoglimento della nostra istanza ritenendola, al pari nostro, uno strumento utile al mantenimento occupazionale e alla tenuta in attività della produzione». La causa è stata però rinviata al 19 gennaio, su richiesta del Mimit-Ministero per il Made in Italy, che è parte coinvolta poiché la procedura di amministrazione straordinaria prevede che debba essere proprio il ministero a indicare il commissario giudiziale che dovrebbe poi amministrare la società. I sindacati hanno anche ribadito in sede giudiziaria l’urgenza degli interventi da prendere a tutela degli oltre duecento lavoratori privi di stipendio dal mese di ottobre e che, mentre in tribunale veniva dibattuto il loro futuro, avevano organizzato un presidio nel centro di Bologna. (riproduzione riservata)