Genova

- Modificato il 19/3/2020 21:12
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006

a 10 anni dagli scontri del G8 che anticiparono i fatti dell' 11settembre 2001 ho deciso di fare una compilation di video e canzoni dedicate alla Superba Genova , prima vera Repubblica italiana , con Venezia , Amalfi e Pisa , la città dei poeti , dei grandi marinai , di Fabrizio  De André, di Giuseppe Mazzini e tanti altri partiti per l' America e mai più tornati .





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553 Commenti
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141 di 553 - 24/12/2017 21:15
laserpevelenosa N° messaggi: 3586 - Iscritto da: 27/3/2011
E così sono andata fuori tema anch'io, giusto per mantenere alta la media dell'incongruenza.
MODERATO DucaConte LupoGufoCorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 2372 - Iscritto da: 23/10/2017
143 di 553 - 24/12/2017 23:08
laserpevelenosa N° messaggi: 3586 - Iscritto da: 27/3/2011
A forza di contemplare chiappe e dintorni ti si dev'essere indebolita la vista:
il post da me indicato era il n° 133 e non il 135, come hai scritto tu.
P.S. Occhio al tunnel carpale, non forzare troppo la mano.
MODERATO DucaConte LupoGufoCorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 2372 - Iscritto da: 23/10/2017
147 di 553 - 25/12/2017 00:38
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
Il riferimento al 133 è evidente, ognuno l ' ha capito, per il resto quando si scorre il 3D si legge e si vede quello che c ' é...se non si offende sò stare anche allo scherzo, avere il senso dell ' humor non guasta. Non possiamo e non dobbiamo essere tutti uguali, sarebbe un cimitero. Possiamo essere diversi, non però nel senso espresso dagli ex parlamentari alla conferenza di Tito Boeri dove hanno sostenuto con molta spocchia di non essere uguali agli altri, che siamo noi poveracci e fessi che abbiamo permesso a loro di essere diversi: l ' argomento era i vitalizi, di cui ognuno è a conoscenza. Si è capito che mi brucia, ah, se mi brucia ! E non usano nemmeno la vaselina quei bastardi, e ti gridano NOI NON SIAMO UGUALI, NON SIAMO UGUALI, NON L 'AVETE CAPITO ANCORA ? Buon Natale Genova, cerchiamo di resistere, l ' ora arriverà anche per loro.
MODERATO DucaConte LupoGufoCorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 2372 - Iscritto da: 23/10/2017
150 di 553 - Modificato il 25/12/2017 10:28
GIOLA N° messaggi: 29917 - Iscritto da: 03/9/2014
Genova, volantini della Fiamma Nazionale sulle sedi della Cgil

Alcuni volantini firmati Rsi Fiamma Nazionale sono stati attaccati nella notte davanti alle sedi della Cgil di Cornigliano, Sampierdarena e Rivarolo, nel ponente del capoluogo ligure.

“Troppo impegnati nel business dei finti profughi per pensare ai lavoratori italiani”, c’è scritto sui volantini, che attaccano la Cgil per la posizione a tutela dei lavoratori stranieri; il contenuto è simile a quello di altri volantini che la scorsa settimana sono stati messi nelle caselle postali di alcune abitazioni nella zona del Campasso, a Sampierdarena (in quel caso con la firma del Sinlai, il sindacato di Forza Nuova).

Qualche giorno fa, sempre Forza Nuova aveva attaccato un volantino anti-immigrazione dal tenore razzista davanti alla sede del circolo Arci Zenzero di via Torti , a San Fruttuoso.

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152 di 553 - 25/12/2017 11:51
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
Silvio no, dai, almeno oggi. Schok troppo forte il 149 e il 151, tralasciamo le manifestazioni contro natura e i fatti atroci del passato...i bambini ci guardano...come ? quì non ci sono bambini ? Quando ne avrai 40 per gamba ( come il Silvio originale che, sarà un ' impressione mia, li ha soltanto anagraficamente ) ci può stare che debba ammettere che effettivamente ci sono...essere bambini non è una colpa, è uno stato, un fatto oggettivo. È difficile avvicinarsi all ' originale, i numeri primi saranno sempre numeri primi e,come si suole dire, stanno bene nella solitudine della loro condizione. Comunque, al mondo c ' é posto per tutti, ci mancherebbe.
153 di 553 - 25/12/2017 12:18
GIOLA N° messaggi: 29917 - Iscritto da: 03/9/2014
Natale, Genova: “Ora il pranzo della tradizione si fa al ristorante”

"E' in aumento l'uso di fare il Natale fuori casa, al ristorante. C'è un'inversione di tendenza è vero a livello locale ma è un uso ormai abbastanza diffuso anche a livello nazionale"

“E’ in aumento l’uso di fare il Natale fuori casa, al ristorante. C’è un’inversione di tendenza è vero a livello locale ma è un uso ormai abbastanza diffuso anche a livello nazionale. I nuclei familiari sono molto più piccoli, magari ci si incontra in una tavolata per 6 o per 12 ed è più comodo sedersi ad un tavolo e festeggiare con un po’ di relax”. A spiegarlo, all’Adnkronos, è Alessandro Cavo, vicepresidente Ascom di Genova, presidente per la Liguria del Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi – e storico titolare dell’omonimo ristorante nel cuore del centro storico della città oltre che della storica Pasticceria Liquoreria Marescotti-Cavo.

Cavo ha commentato così i dati che riguardano l’aumento dei locali aperti nel centro città il giorno di Natale, a disposizione di chi sceglierà il ristorante per il pranzo di famiglia del 25 dicembre. Numeri e prenotazioni in crescita su Genova così come l’offerta.

“E’ il secondo Natale che facciamo al ristorante – sottolinea Cavo – quest’anno abbiamo scelto di avere Luca Collami a cucinare per il pranzo, uno dei migliori cuochi liguri, per dare un valore aggiunto alla nostra clientela“. Per quanto riguarda le prenotazioni il target a Genova è composto non solo da famiglie liguri ma anche da tanti turisti.

“La gran parte dei ristoranti in città saranno aperti – prosegue Cavo – con menù che vanno dal tradizionale all’innovazione. C’è intenzione in generale di cogliere l’opportunità anche perché siamo in un’epoca in cui il lavoro occorre prenderlo quando si presenta. Un tempo era una città abituata, per quanto riguarda la ristorazione, a lavorare molto di più sugli affari e adesso si sta spostando sul turismo e ha capito che se vuole lavorare deve stare aperta. Questo con il massimo rispetto per i colleghi che hanno scelto di chiudere”.

“Con Collami – spiega ancora il vicepresidente di Ascom Genova – un grande della cucina ligure, c’è la tradizione ma anche un’interpretazione della tradizione stessa. Un baccalà preparato con le cime di rapa, una lattuga ripiena che richiama i nostri piatti storici e poi il cappon magro. Alla fine uniamo i nostri amaretti di Voltaggio. L’intenzione è dare un respiro nuovo alla tradizione”.

Complice il turismo la città si prepara alle feste, con eventi che proseguiranno dopo il Natale e fino al 31 dicembre.“Si arriva alle feste con una certa stanchezza – conclude Cavo – e ora c’è la possibilità di pranzare al ristorante. Inoltre Genova in questi giorni è piena di turisti, con grande presenza di francesi e italiani. Ormai è una città d’arte da conoscere al pari delle altre, siamo passati dall’essere una moda ad essere una meta classica. Anche perché marcatamente quest’anno la città è meno sobria, più illuminata, con tanti eventi. Essenzialmente si lavora su prenotazione, ci sono famiglie, coppie che passano per Genova per ragioni di viaggio. E c’è molta curiosità per la nostra cucina”.

A cura di Antonella Petris

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MODERATO Fausto Bertinotti (Utente disabilitato) N° messaggi: 801 - Iscritto da: 23/10/2017
155 di 553 - 25/12/2017 13:09
GIOLA N° messaggi: 29917 - Iscritto da: 03/9/2014
La messa a genova

Il cardinale Bagnasco: «Vogliono farci vivere nel reciproco sospetto»

«Ci accorgiamo che siamo in una società individualista che genera individui soli? Ci rendiamo conto che diventiamo sempre più isolati gli uni dagli altri, persone, famiglie, gruppi, popoli, nazioni?». È questo uno dei passaggi più significativi dell’omelia pronunciata dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei durante la messa di mezzanotte.

«Ci vogliono far credere - ha proseguito - che senza legami saremo più liberi e autonomi, che la vita è un mare in tempesta, e che ognuno deve pensare a se stesso, che gli altri anche i più vicini non sono compagni ma concorrenti della vita. Vogliono farci vivere nel reciproco sospetto. Ma qual è il risultato? Siamo forse più felici e liberi? La società che si costruisce è più solidale e vivibile, più umana? A ognuno la risposta».

Per il porporato, invece, «il divino bambino ci parla un linguaggio diverso: come ogni bimbo non può usare le parole, ma è lui stesso la parola che ci parla con soavità e con una forza tale che nessun discorso umano ha. Sono duemila anni che il mondo si difende da quel bambino, ma quella fragile carne non cessa di parlare e di indicare la via della vita e della gioia».

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MODERATO Fausto Bertinotti (Utente disabilitato) N° messaggi: 801 - Iscritto da: 23/10/2017
157 di 553 - 25/12/2017 13:35
GIOLA N° messaggi: 29917 - Iscritto da: 03/9/2014
Fondi Lega: procura Genova fa sequestrare soldi a Bossi

La Guardia di finanza ha già trovato 2 milioni di euro

Dopo i conti bloccati alla Lega Nord, la procura di Genova ha iniziato i sequestri dai depositi bancari di Umberto Bossi, dell'ex tesoriere Francesco Belsito, e degli ex revisori contabili Diego Sanavio, Antonio Turci e Stefano Aldovisi.

Le fiamme gialle, come riportato da La Stampa e il Secolo XIX, hanno già trovato circa 2 milioni di euro. Era stato lo stesso tribunale del Riesame a indicare ai magistrati di prelevare le somme alle persone fisiche, dopo lo stop dei sequestri sui conti del Carroccio.

Tutto è nato dopo la sentenza dello scorso luglio che ha portato alle condanne di Bossi a due anni e due mesi e dell'ex tesoriere a quattro anni e dieci mesi, oltre a quelle per altri cinque imputati, per la maxi truffa allo Stato sui rimborsi elettorali.

Il tribunale aveva anche stabilito la confisca di quasi 49 milioni di euro dai conti della Lega, soldi di cui il partito avrebbe usufruito
appunto grazie alla truffa in danno a Camera e Senato.

La procura aveva trovato quasi due milioni di euro sui conti del Carroccio e aveva chiesto più volte di poter sequestrare anche le somme che in futuro sarebbero entrate. I giudici avevano negato tale possibilità. Adesso pende un ricorso in Cassazione sulla vicenda.

Nel frattempo, però, il Riesame con provvedimento aveva consentito alla procura di intaccare il patrimonio di Bossi e Belsito.

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MODERATO JohnSmythNewton (Utente disabilitato) N° messaggi: 392 - Iscritto da: 26/10/2017
MODERATO DucaConte LupoGufoCorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 2372 - Iscritto da: 23/10/2017
160 di 553 - 25/12/2017 13:53
GIOLA N° messaggi: 29917 - Iscritto da: 03/9/2014
Dolore e affari, boom di case all'asta

In crescita, rispetto al resto d’Italia, il numero di alloggi che finiscono all’incanto per le difficoltà delle famiglie

di MARCO LIGNANA

Le aule del tribunale forniscono spesso una lente d’ingrandimento epr interpretare lo stato di salute di una comunità. Così, il numero di fallimenti e la tipologia delle imprese che, a causa delle difficoltà finanziarie, devono chiudere, oppure il numero degli alloggi venduti nelle aste giudiziarie, diventano un termometro sociale importante

Il boom è un’occasione ghiotta per pochi, ma un segno di grande sofferenza per tutti gli altri. A Genova, in controtendenza rispetto al resto del nord Italia almeno in questo 2017, si comprano sempre più case alle aste giudiziarie.
La crescita di affari è continua fin dal 2014, e i motivi sono due. Il primo, comune al resto del Paese, è una sentenza della Corte Costituzionale. Prima che la Consulta si esprimesse, la tassazione per chi comprava all’incanto era di gran lunga più alta rispetto a chi acquistava sul mercato. Aspetto che non cancellava del tutto la convenienza di comprare un immobile in tribunale, ma comunque la limitava. Da tre anni non è più così e i risultati della sentenza della Corte Costituzionale si sono visti praticamente in tempo reale. Anche a Genova e in Liguria.

Ma soprattutto, nel nostro capoluogo non si è mai comprato così tanto all’asta perché i genovesi sono sempre più indebitati. Le case sono l’ultimo baluardo rimasto per tanti piccoli imprenditori, oppure privati cittadini che non riescono a onorare finanziamenti, pagare fatture, sostenere i costi di una piccola attività o semplicemente far quadrare il bilancio familiare. La casa è il bene da aggredire quando i conti sono ormai prosciugati, gli investimenti azzerati, i beni ridotti all’osso.

La tendenza, che ovviamente fa gola a chi ha abbastanza soldi da parte per fare ghiotti investimenti, in realtà non è per niente una buona notizia per la città. Perché, spiegano in tribunale fallimentare, «ormai è la normalità che a Genova in un solo palazzo ci siano due, tre appartamenti pignorati ».

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