Gianni Barba
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Le implicazioni di breve periodo di Autostrade Meridionali sottolineano l'evoluzione della fase positiva
al test dell'area di resistenza a 16,98. Possibile una discesa fino al bottom 13,93.
Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target a 20,03.
42 di 46-14/4/2023 18:300
Gianni Barba
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Chiusura del 14 aprile
Balza in avanti il gestore di reti autostradali, che amplia la performance positiva con un incremento del 3,23%. I primi movimenti sono stati vivaci per il titolo, che ha dato inizio alla sessione a 18,8 Euro, sotto il top del 13 aprile, per poi incrementare la performance in giornata e finire in miglioramento a 19,2, attorno al livello migliore della riunione. Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE MIB. Al momento, quindi, l'appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Autostrade Meridionali rispetto all'indice di riferimento.
Analisi di Status e trend
Tecnicamente, Autostrade Meridionali è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 19,65,
mentre il supporto più immediato si intravede a 18,3.
A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all'insegna del toro con resistenza vista a quota 21.
Analisi del rischio
La rischiosità del titolo resta ancora elevata, in quanto la volatilità giornaliera si posiziona a 2,783, mentre i volumi giornalieri dell'ultima seduta sono pari a 144.505, ben al di sopra della media mobile dei volumi ad un mese fissata a 64.745. Questa situazione mostra una forte incertezza degli investitori sul titolo, che potrebbe causare repentini cambi di tendenza, visto che Autostrade Meridionali è sottoposto ad un notevole stress tecnico per il contrapporsi continuo della forza maggiore dei ribassisti sui rialzisti e viceversa.
43 di 46-17/11/2023 14:180
Gianni Barba
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ASPI, Blackstone e Macquaire smentiscono indiscrezioni su riassetto
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Economia, Trasporti · 17 novembre 2023 - 14.05
(Teleborsa) - I due colossi dell'asset management Blackstone e Macquaire hanno smentito le indiscrezioni stampa riportate stamattina da La Stampa riguardanti possibili cambi di proprietà di Autostrade per l'Italia (ASPI), e in particolare una fusione con la concorrente ASTM della famiglia Gavio.
"Il progetto è firmato JPMorgan e la data sul documento è recentissima, ottobre 2023 - si legge sul quotidiano torinese - Le linee guida prevedono il conferimento degli asset di ASTM all'interno di Autostrade per l'Italia in modo da dare vita a un unico grande soggetto autostradale italiano". Secondo La Stampa, le ipotesi messe nere su bianco prevedono "un azionariato tripartito con quote paritetiche tra il gruppo della famiglia Gavio, CDP e Blackstone", mentre "Macquarie e Ardian (socio di ASTM) potrebbero entrambi uscire dalla partita delle autostrade".
44 di 46-17/11/2023 14:190
Gianni Barba
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"Ogni speculazione relativa al coinvolgimento di Blackstone in una potenziale riorganizzazione dell'assetto azionario di ASPI o dei relativi asset è destituita di ogni fondamento - ha detto però un portavoce della società statunitense - Blackstone è fortemente impegnata come investitore di lungo periodo in ASPI insieme ai suoi partner, ed è entusiasta di supportarne la crescita futura". Tale impegno - viene aggiunto - "è stato dimostrato dagli oltre 7 miliardi di euro investiti sulla rete autostradale dal 2020, con molti altri in programma per il futuro. Blackstone è profondamente impegnata nel continuare ad investire in Italia e nel suo sistema infrastrutturale per le prossime decadi".
Un portavoce di Macquaire ha invece dichiarato che "le recenti notizie diffuse dai media che speculano sul nostro coinvolgimento in una potenziale vendita o riorganizzazione di ASPI sono completamente false". "Siamo impegnati a portare avanti il programma di investimenti multimiliardario di ASPI, che è fondamentale per lo sviluppo e il rafforzamento a lungo termine della rete autostradale italiana", ha aggiunto il colosso australiano.
45 di 46-12/4/2024 14:170
andrea141075
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Che è successo alle autostrade meridionali??
46 di 46-12/4/2024 16:490
Gianni Barba
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La storia delle autostrade meridionali in Italia è un viaggio attraverso il tempo e l'innovazione, che ha recentemente raggiunto un punto di svolta significativo. Autostrade Meridionali, la storica società che ha gestito per decenni la tratta autostradale Napoli-Pompei-Salerno, è stata posta in liquidazione volontaria. Questa decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione in seguito alla perdita della concessione per la gestione di questa importante arteria stradale del sud Italia, che è stata trasferita al nuovo concessionario, Spn spa, nell'aprile del 2022.
La società, fondata nel 1925, ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno, contribuendo a migliorare la connettività e la mobilità nella regione. Tuttavia, con il passaggio della gestione della A3 a un nuovo operatore e l'assenza di ulteriori opportunità di business, Autostrade Meridionali si è trovata di fronte a una nuova realtà. La liquidazione è stata quindi vista come l'opzione più fattibile per gestire questa transizione.
Il processo di liquidazione ha anche comportato la distribuzione di una parte della riserva straordinaria della società, per un importo di circa 30 milioni di euro, ai suoi azionisti. Questo ha suscitato un notevole interesse nel mercato azionario, con significative fluttuazioni nel valore delle azioni di Autostrade Meridionali negli ultimi mesi. La società ha anche annunciato un dividendo per l'anno 2024, che riflette la distribuzione di parte di questa riserva.
Questi sviluppi hanno segnato la fine di un'era per Autostrade Meridionali, ma aprono anche la strada a nuove dinamiche nel settore delle infrastrutture stradali in Italia. Mentre il paesaggio delle autostrade meridionali si evolve, resta da vedere come le nuove gestioni influenzeranno l'efficienza e la qualità dei servizi offerti agli utenti della strada.
Per ulteriori dettagli su questa vicenda e le sue implicazioni, si può consultare la copertura completa fornita da fonti affidabili.
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al test dell'area di resistenza a 16,98. Possibile una discesa fino al bottom 13,93.
Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target a 20,03.