241 di 318
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20/8/2015 15:23
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
Lusso in rosso, per JB Luxury Brands Fund il potenziale resta immutato
La decisione di svalutare lo yuan è stata inaspettata e ha generato panico sui mercati finanziari con i titoli del settore lusso a fare da bersaglio, anche oggi. Sul listino milanese il titolo Ferragamo cede il 2,33% a 26,37 euro, Tod's l'1,16% a 85,35 euro, Yoox il 2,56% a 27,76 euro, Moncler il 2,41% a 16,57 euro, Luxottica il 2,28% a 62,25 euro, Brunello Cucinelli il 2,12% a 16,64 euro e Geox il 4,58% a 3,5 euro. Si salva dalle vendite solo Safilo (+0,28% a 10,56 euro).
Lo yuan risulta essere, a livello di fondamentali, sopravvalutato e dunque una sua svalutazione non avrebbe dovuto costituire una tale sorpresa, quantomeno da un punto di vista razionale, a detta di Scilla Huang Sun, gestore del fondo Julius Baer Luxury Brands Fund.
Tuttavia, "pensiamo che la Cina non lascerà che la situazione si inasprisca, poiché la stabilità e l'approccio graduale sono elementi chiave per il governo cinese, come riflesso dai messaggi degli ufficiali di governo, in altre parole non ci sarà una grossa svalutazione alla giapponese", prevede il gestore del fondo.
La liberalizzazione dello yuan è un obiettivo, ma si tratta di un progetto a lungo termine, vale a dire da perseguirsi nell'arco di un paio d'anni. "La valuta cinese potrebbe eventualmente muoversi da una situazione di valuta ancorata al dollaro Usa a una condizione di cambio variabile ma gestito, magari con orientamento non solo verso il dollaro ma verso un paniere ponderato di diverse valute", precisa Scilla Huang Sun.
La Cina è impegnata nel perseguimento di un ribilanciamento dell'economia, ovvero da un'economia orientata alle esportazioni e agli investimenti a un'economia guidata dai consumi. Una consistente svalutazione dello yuan sarebbe negativa per i consumatori cinesi, giacché andrebbe a comprimere il loro potere d'acquisto. "I titoli del settore del lusso hanno reagito in modo esagerato. Non ci aspettiamo infatti che la domanda dei consumatori cinesi per il lusso cambi dopo questo lieve movimento dello yuan", continua il gestore.
Se la valuta cinese si dovesse svalutare gradualmente nel corso dei mesi e degli anni a venire, "sarebbe accettabile e nella peggiore delle ipotesi la domanda per i beni di lusso si sposterebbe nuovamente dall'Europa alla Cina stessa; in altre parole i consumatori cinesi andrebbero ad acquistare beni di lusso in casa e non in Europa o Giappone. Questo non sarebbe uno scenario così negativo, giacché andrebbe a risolvere alcuni dei problemi che l'industria del lusso ha affrontato nel corso dei mesi passati, vale a dire le enormi differenze di prezzo nei beni di lusso tra Cina e Europa e il mercato grigio".
I turisti sono sensibili ai movimenti delle valute e comprano i beni di lusso nelle città che offrono i prezzi migliori a seconda di tali movimenti (attualmente Giappone, Korea e Europa). Pertanto Scilla Huang Sun si focalizza nel suo portafoglio sui marchi forti del lusso con una presenza globale in grado di catturare qualunque trend o flusso turistico. Ad oggi la maggior parte delle società operanti nel settore del lusso ha battuto le aspettative nel secondo trimestre e si è vista una chiara accelerazione della domanda di beni di lusso al livello globale. Inoltre, gli analisti hanno iniziato a migliorare le proprie stime. Il secolare potenziale di crescita del settore del lusso resta immutato.
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242 di 318
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25/8/2015 11:29
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
Brunello Cucinelli: positivo solo un recupero di 16,45-16,50 euro
Dopo il violento breakout ribassista di ieri, che ha spinto il titolo al di sotto del supporto di breve a 16,25-16,20 euro, Brunello Cucinelli sta provando oggi un difficile rimbalzo: la situazione è critica e per il momento non ci sono elementi che possano prospettare un cambio di rotta. Anzi, l’odierno recupero finirà per spingere le quotazioni a un fisiologico pullback verso l’area ceduta in precedenza, richiamando poi probabilmente nuovi flussi in vendita. Solo un deciso allungo oltre 16,45-16,50 euro potrà arrestare la dinamica correttiva, allentando la pressione e creando le condizioni per una reazione di più ampio respiro. Anche l’analisi algoritmica descrive uno scenario debole, con gli indicatori di tendenza allineati in posizione short e gli oscillatori di forza relativa in caduta verso le rispettive soglie d’ipervenduto.
(MILANO FINANZA)
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243 di 318
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27/8/2015 12:11
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micio79
N° messaggi: 3925 -
Iscritto da: 05/10/2014
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27/8/2015 12:13
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micio79
N° messaggi: 3925 -
Iscritto da: 05/10/2014
CHE NE PENSATE PER IL MEDIO LUNGO PERIODO ?
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245 di 318
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02/9/2015 09:02
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
Cucinelli: Pechino non è in crisi, si umanizza (La Repubblica)
Il quotidiano ha intervistato Brunello Cucinelli, imprenditore dell'omonimo gruppo del cachemire. Da esperto della Cina buona parte dell'intervista si è focalizzata sulla situazione del paese del Dragone. Secondo Cucinelli quella in corso in Cina è una rinascita, come l’Ottocento lo è stato per l’Europa e il Novecento per l’America. Pechino sta lavorando per governare una crescita esagerata e renderla sostenibile. Cucinelli evidenzia che dal 2000 a oggi il Pil (fatto 100) è salito a 630 e che solo lo scorso anno la loro Borsa ha più che raddoppiato. Secondo l'imprenditore non è giusto parlare di rallentamento, ma piuttosto di una crescita un po’ più umana.Cucinelli ha poi puntualizzato che il gruppo fattura in Cina il 6% del suo giro d'affari totale e si è approcciato al mercato in modo sobrio, aprendo solo una decina di negozi per non diluire il contenuto del marchio.Sull'intero 2015, infine, Cucinelli ha dichiarato che "sarà un anno bellissimo". La società, nell’ultimo triennio, ha effettuato grandi investimenti per creare solide basi per il futuro e prevede un 2016 molto interessante.
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246 di 318
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03/9/2015 10:52
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
Brunello Cucinelli: importante una conferma sopra 17 euro
Segnali di ripresa per Brunello Cucinelli , che da alcune sedute sta trovando un ampio spazio di rimbalzo. Dopo aver sfiorato il supporto di breve a 15,80-15,75 euro, il titolo ha iniziato un deciso allungo, che nella mattinata odierna ha proiettato le quotazioni anche oltre la soglia psicologica a quota 17. Il recupero è piuttosto violento e quindi dovrà essere convalidato da un’opportuna fase di consolidamento: una conferma sopra 17 euro potrà offrire in questo senso un’utile base d’appoggio, in grado di sostenere una successiva ulteriore estensione del movimento rialzista. Resta da gestire il gap up lasciato aperto ieri a 16,37 euro e che in caso di pullback potrebbe favorire una correzione più ampia. Negativa in ogni caso solo una discesa sotto 16,25-16,20.
(MILANO FINANZA)
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247 di 318
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03/9/2015 11:15
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pippopoppi2
N° messaggi: 5259 -
Iscritto da: 16/11/2011
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248 di 318
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03/9/2015 11:23
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pippopoppi2
N° messaggi: 5259 -
Iscritto da: 16/11/2011
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249 di 318
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03/9/2015 11:27
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pippopoppi2
N° messaggi: 5259 -
Iscritto da: 16/11/2011
è sempre un pensiero personale
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250 di 318
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24/9/2015 09:21
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
BRUNELLO CUCINELLI +0,5% Il presidente e fondatore ottimista sull'andamento del business
Brunello Cucinelli è in leggero rialzo a 15,94 euro.
A margine dell'evento di presentazione per le collezioni della prossima Primavera Estate, il fondatore, presidente e proprietario del gruppo che porta il suo nome ha dichiarato di essere "super positivo" sull'andamento del business.
L'imprenditore umbro ha dichiarato di ritenersi positivo anche sull'andamento dell'economia cinese.
"Il popolo cinese ha una cultura millenaria non posso pensare che entri in crisi".
Cucinelli ha aggiunto che le vendite della società di cashmire vanno bene in tutto il mondo: "In America e anche in Europa si sente area di ripresa".
Cucinelli ha sottolineato che anche in Italia le cose stanno andando bene "si respira un'aria nuova - ha detto - non solo lo si sente nei nostri negozi dove arrivano i ricchi di tutto il mondo ma anche nel mondo imprenditoriale: nei giorni scorsi ero con trenta imprenditori dell'Umbria e tutti mi hanno detto che chiuderanno i conti del 2015 in crescita".
La società si aspetta di chiudere il 2015 con un incremento dei ricavi nell'ordine del 14%, con Ebitda margin del 17%. Il debito netto dovrebbe essere a fine anno pari a circa 58 milioni.
Per il 2017 e 2018 le attese restano molto positive, un ulteriore forte incremento dei ricavi e della redditività.
I ricavi netti del primo semestre sono stati in crescita del 13,9% anno su anno a 200,3 milioni di euro.
Il titolo perde il 12% da inizio anno.
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251 di 318
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24/9/2015 09:30
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micio79
N° messaggi: 3925 -
Iscritto da: 05/10/2014
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252 di 318
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07/10/2015 12:25
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micio79
N° messaggi: 3925 -
Iscritto da: 05/10/2014
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08/10/2015 11:01
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
Brunello Cucinelli: nuovo slancio rialzista oltre quota 17 euro
Da alcune sedute il quadro tecnico di Brunello Cucinelli si è rafforzato, con il titolo che ha trovato una solida base d’appoggio in area 15,80-15,75 euro e da questo livello ha iniziato un importante recupero. A inizio settimana le quotazioni hanno forzato la resistenza a 16,45-16,50 convalidando il tentativo d’inversione e trovando un ulteriore spazio di allungo verso la soglia psicologica dei 17 euro. Dopo una fisiologica pausa di consolidamento a ridosso di quest’ultimo livello, è possibile un’estensione del movimento positivo verso la fascia compresa tra 17,35 e 17,50. Anche l’analisi quantitativa conferma la prospettiva rialzista, con gli indicatori di tendenza che si sono girati in posizione long, mentre gli oscillatori di forza relativa hanno tagliato al rialzo le rispettive soglie di equilibrio. Al ribasso, importante una conferma sopra 16,50-16,45.
(MILANO FINANZA)
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254 di 318
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13/10/2015 13:00
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
LVMH - Delude il Fashion, bene Vini e Alcoolici
LVMH cade in ribasso del 3%, ed è una delle peggiori blue chip della borsa di Parigi, in seguito a dati trimestrali deludenti.
I dati del terzo trimestre hanno messo in rilievo che il segmento Fashion & Leather Goods è cresciuto del 3%, un dato inferiore al +6% stimato dal consenso.
Credit Suisse ha ribadito la raccomandazione Underperform.
Secondo gli analisti svizzeri, la frenata del segmento Fashion & Leather Goods rispetto al +10% registrato nel secondo trimestre è dovuta alla debolezza del mercato di Hong Kong e alla modesta crescita dello shopping dei turisti sui mercati europei.
Il grafico seguente elaborato da Bloomberg mette bene in evidenza la brusca frenata della crescita del segmento Fafhion & Leather Goods (linea arancione), in rapporto alla accelerazione del segmento Wine & Spirits (linea gialla).
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15/10/2015 15:24
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
Brunello Cucinelli: possibile pausa di consolidamento sotto 17,50
Nuovo strappo rialzista per Brunello Cucinelli , che sta mettendo a segno la decima seduta positiva consecutiva. Il titolo ha ormai raggiunto la resistenza a 17,50 euro, dopo aver forzato venerdì scorso la soglia psicologica a quota 17. Il quadro tecnico si è quindi decisamente rafforzato, anche se proprio il test a 17,50 potrebbe offrire l’opportunità per una breve pausa di consolidamento. Il breakout di una barriera così importante richiede un’adeguata preparazione. Le quotazioni devono quindi scaricare l’ipercomprato accumulato nelle ultime due settimane, creando lo spazio per una nuova accelerazione positiva. Importante in quest’ottica proprio la tenuta del supporto a 17-16,95 per non disperdere il potenziale rialzista di questa fase.
(MILANO FINANZA)
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256 di 318
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16/10/2015 09:37
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
BRUNELLO CUCINELLI -1% Il presidente-a.d. ottimista sui conti 2015
Brunello Cucinelli cede quasi l'1% a 16,99 euro.
Il gruppo conferma l'ottimismo sui conti del 2015 dopo che le prime trimestrali pubblicate in questi giorni dalle società europee del lusso e della moda hanno suscitato qualche delusione e qualche timore tra gli investitori.
"Avremo un bellissimo anno, non solo per noi e per la nostra impresa, ma per l'Italia", ha detto il presidente e a.d.Brunello Cucinelli a margine del congresso mondiale IAFEI International Association of Financial Executives Institutes.
"Respiro in giro per il mondo un grande apprezzamento per l'Italia", ha proseguito sottolineando in particolare la percezione positiva degli investitori esteri per le riforme promosse dal governo.
Cucinelli pubblicherà i dati del terzo trimestre il 10 novembre.
Lunedì Lvmh (per la parte moda e pelletteria) e ieri Burberry hanno pubblicato risultati sotto le aspettative.
La società si aspetta di chiudere il 2015 con un incremento dei ricavi nell'ordine del 14%, con Ebitda margin del 17%. Il debito netto dovrebbe essere a fine anno pari a circa 58 milioni.
Per il 2017 e 2018 le attese restano molto positive, un ulteriore forte incremento dei ricavi e della redditività.
I ricavi netti del primo semestre sono stati in crescita del 13,9% anno su anno a 200,3 milioni di euro.
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16/10/2015 11:52
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
Lusso ancora debole in borsa, oggi pesa taglio stime Hugo Boss
Nuova seduta difficile per il lusso italiano dopo il taglio delle stime su utili e ricavi 2015 giunto ieri a mercati chiusi dalla tedesca Hugo Boss che si aggiunge alla delusione generata nei giorni scorsi dai conti trimestrali di Lvmh e Burberry.
Mentre a Francoforte il gruppo di moda cede quasi il 10%, intorno alle 10,30 TOD'S perde a Milano lo 0,9%, FERRAGAMO cede il 3,3% dopo aver chiuso ieri a -3,6%. CUCINELLI, nonostante le rassicurazioni sull'anno fornite ieri dal presidente e AD, cede l'1,1%; in leggero rialzo MONCLER e LUXOTTICA. Il mercato è nel complesso positivo (+0,8%).
A causa del rallentamento delle vendite registrato in Cina e negli Stati Uniti nel terzo trimestre, Hugo Boss ha rivisto le stime sui ricavi e sull'Ebitda di fine anno (al netto di fattori straordinari) a +3/5% a parità di cambi. In precedenza aveva indicato una crescita "mid single-digit" per il fatturato 2015 e del 5-7% per l'Ebitda.
Da quando Lvmh ha annunciato lunedì pomeriggio risultati inferiori alle attese nel settore moda e pelletteria a causa soprattutto della debolezza del mercato cinese, l'intero settore del lusso europeo è stato sotto pressione in borsa, titoli italiani compresi. Ieri è stata la volta di Burberry, che ha registrato vendite nel trimestre inferiori alle aspettative con un calo nella regione Asia e Pacifico, oggi la brutta sorpresa di Hugo Boss, nel cui capitale ci sono anche la famiglia Marzotto e l'italiana TIP.
http://it.investing.com/
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258 di 318
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30/10/2015 09:21
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martino8
N° messaggi: 4 -
Iscritto da: 19/7/2007
Sale con il botto
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09/11/2015 15:15
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
Cucinelli: nuovo segnale di forza sopra 17,50 euro
Mattinata di consolidamento per Brunello Cucinelli , che venerdì aveva raggiunto la solida resistenza a 17,50 euro e deve ora preparare il decisivo breakout. Solo il superamento di questo livello potrà infatti creare lo spazio per un’accelerazione di ampio respiro, proiettando le quotazioni verso un primo target potenziale posto a ridosso della soglia psicologica a quota 18. L’analisi quantitativa sembra sostenere questo scenario, con gli indicatori di tendenza allineati in posizione long e gli oscillatori di forza relativa in rialzo verso le rispettive aree d’ipercomprato. In caso di nuovo pullback, attenzione invece al supporto a 17-16,95 euro, che dovrà contenere l’estensione del movimento correttivo.
(MILANO FINANZA)
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260 di 318
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11/11/2015 11:03
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GIOLA
N° messaggi: 29914 -
Iscritto da: 03/9/2014
BRUNELLO CUCINELLI - Commento ai risultati del terzo trimestre 2015
Brunello Cucinelli ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un Ebitda in crescita del 12,1% a 53,9 milioni, su ricavi in aumento del +14,5% (+9,4% a cambi costanti) a 317,6 milioni.
L'utile netto è cresciuto dell'1,2% a 25,7 milioni, dai 25,4 milioni "normalizzati" al 30 settembre 2014.
"I sell out delle collezioni invernali 2015 stanno andando molto molto bene" ed "eccellenti" sono i risultati della campagna vendite primavera/estate, ha detto il presidente e a.d. Brunello Cucinelli, che prevede "un 2016 e il prossimo triennio molto positivi, con una crescita a due cifre garbata".
L'indebitamento finanziario netto è salito a 83,7 milioni da 42,6 milioni di fine 2014.
Annunciata un' accelerazione degli investimenti nel 2015 e nel 2016, in particolare per lo sviluppo del canale digitale.
Buoni risultati, confermati dalle previsioni positive del management per la chiusura dell'anno, in linea con quanto visto nei nove mesi, e per il prossimo triennio.
Confermiamo la raccomandazione NEUTRALE e il target price di 17,0 euro.
(WEBSIM)
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La decisione di svalutare lo yuan è stata inaspettata e ha generato panico sui mercati finanziari con i titoli del settore lusso a fare da bersaglio, anche oggi. Sul listino milanese il titolo Ferragamo cede il 2,33% a 26,37 euro, Tod's l'1,16% a 85,35 euro, Yoox il 2,56% a 27,76 euro, Moncler il 2,41% a 16,57 euro, Luxottica il 2,28% a 62,25 euro, Brunello Cucinelli il 2,12% a 16,64 euro e Geox il 4,58% a 3,5 euro. Si salva dalle vendite solo Safilo (+0,28% a 10,56 euro).
Lo yuan risulta essere, a livello di fondamentali, sopravvalutato e dunque una sua svalutazione non avrebbe dovuto costituire una tale sorpresa, quantomeno da un punto di vista razionale, a detta di Scilla Huang Sun, gestore del fondo Julius Baer Luxury Brands Fund.
Tuttavia, "pensiamo che la Cina non lascerà che la situazione si inasprisca, poiché la stabilità e l'approccio graduale sono elementi chiave per il governo cinese, come riflesso dai messaggi degli ufficiali di governo, in altre parole non ci sarà una grossa svalutazione alla giapponese", prevede il gestore del fondo.
La liberalizzazione dello yuan è un obiettivo, ma si tratta di un progetto a lungo termine, vale a dire da perseguirsi nell'arco di un paio d'anni. "La valuta cinese potrebbe eventualmente muoversi da una situazione di valuta ancorata al dollaro Usa a una condizione di cambio variabile ma gestito, magari con orientamento non solo verso il dollaro ma verso un paniere ponderato di diverse valute", precisa Scilla Huang Sun.
La Cina è impegnata nel perseguimento di un ribilanciamento dell'economia, ovvero da un'economia orientata alle esportazioni e agli investimenti a un'economia guidata dai consumi. Una consistente svalutazione dello yuan sarebbe negativa per i consumatori cinesi, giacché andrebbe a comprimere il loro potere d'acquisto. "I titoli del settore del lusso hanno reagito in modo esagerato. Non ci aspettiamo infatti che la domanda dei consumatori cinesi per il lusso cambi dopo questo lieve movimento dello yuan", continua il gestore.
Se la valuta cinese si dovesse svalutare gradualmente nel corso dei mesi e degli anni a venire, "sarebbe accettabile e nella peggiore delle ipotesi la domanda per i beni di lusso si sposterebbe nuovamente dall'Europa alla Cina stessa; in altre parole i consumatori cinesi andrebbero ad acquistare beni di lusso in casa e non in Europa o Giappone. Questo non sarebbe uno scenario così negativo, giacché andrebbe a risolvere alcuni dei problemi che l'industria del lusso ha affrontato nel corso dei mesi passati, vale a dire le enormi differenze di prezzo nei beni di lusso tra Cina e Europa e il mercato grigio".
I turisti sono sensibili ai movimenti delle valute e comprano i beni di lusso nelle città che offrono i prezzi migliori a seconda di tali movimenti (attualmente Giappone, Korea e Europa). Pertanto Scilla Huang Sun si focalizza nel suo portafoglio sui marchi forti del lusso con una presenza globale in grado di catturare qualunque trend o flusso turistico. Ad oggi la maggior parte delle società operanti nel settore del lusso ha battuto le aspettative nel secondo trimestre e si è vista una chiara accelerazione della domanda di beni di lusso al livello globale. Inoltre, gli analisti hanno iniziato a migliorare le proprie stime. Il secolare potenziale di crescita del settore del lusso resta immutato.