Mps 2 La Vendetta --- (BMPS)

- 09/4/2013 18:12
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
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Mi dicono che devo inserire qualcosa nel corpo del messaggio : oh, cristo santo !



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34641 di 34729 - 27/10/2017 07:24
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
OKTOBEL FEST...
ATUTTABILLAAAAAAAAAAAAA...

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34642 di 34729 - 20/11/2017 13:11
zilart2 N° messaggi: 9069 - Iscritto da: 01/4/2012
Quadro dove sta? Non la si vede più
34643 di 34729 - 24/11/2017 11:42
maurociola N° messaggi: 1350 - Iscritto da: 26/9/2015
Quotando: zilart2 - Post #34642 - 20/Nov/2017 12:11Quadro dove sta? Non la si vede più

ma non era Quadro !?... si è operato !?!... anke Hulabaluba sarebbe simpatico risentire...
34644 di 34729 - 24/12/2017 05:25
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Buon Natale a tutti.

Dopo che la commissione d'inchiesta sulle banche ha trovato la Boschi con le mani nel sacco e Renzi che gli faceva da palo reggendogli il sacco, ieri su Dagospia è uscito un articolo del Corriere della Sera a firma della Gabanelli.

Eccolo qui.


1. LE VERITÀ NASCOSTE DI CONSOB ALLA COMMISSIONE BANCHE

Milena Gabanelli per il Corriere della Sera

“Vendere fumo”. E’ più o meno questa la natura delle rendicontazioni offerte dai vertici Consob alla Commissione d’inchiesta sulle banche. Cominciamo dal dossier Veneto Banca. Secondo la versione del direttore generale Apponi del 16 Novembre scorso, Bankitalia aveva comunicato all’Autorità di controllo dei mercati che il prezzo delle azioni era troppo alto già dal 2013, ma non aveva precisato che il problema nasceva da una valutazione non corretta, e quindi Consob non si è mossa.



Ha ritenuto sufficiente indicare nel prospetto dell’aumento di capitale del Giugno 2014 qual era il price/book value, e l’investitore doveva capire cosa significa questo termine misterioso. C’è da chiedersi a cosa serva la Consob visto che già ad aprile 2014 la stampa parlava della resa dei conti tra il CdA di Veneto Banca e la Banca d’Italia, per il rinnovo della dirigenza dell’istituto veneto, a partire da Consoli.

Prima domanda: se la stessa Banca d’Italia vuole mandare a casa chi dirige la banca, possibile che Consob, invece di avviare le verifiche del caso, pretenda una raccomandata scritta da via Nazionale dove si dice che il prezzo è alterato?



Seconda domanda: perché resta immobile di fronte all’azione di Veneto Banca che continuava a salire, mentre tutto il comparto bancario languiva? Eppure Consob (per ammissione dello stesso Apponi) sapeva dei finanziamenti baciati: almeno 150 milioni di euro che servivano a “stimolare” la domanda di azioni della banca veneta. E sicuramente sapeva anche che l’avviamento della banca valeva molto meno di quel 1,3 miliardi dichiarato. E pure dell’elevatissima incidenza dei crediti decotti.

Sapeva già tutto dal 2011 (ben 4 anni prima che esplodesse il problema) quando i suoi ispettori erano andati a Montebelluna, e guardando le carte avevano visto che i prezzi erano gonfiati. Anche grazie alla documentazione ricevuta proprio da via Nazionale, e relativa ad una ispezione del 2009. Di questi fatti però il Direttore Generale Apponi, il 16 Novembre scorso, non riferisce alla Commissione.



Si respira fumo anche sugli scenari di probabilità. Tirati in ballo da alcuni parlamentari che volevano capire com’è che Consob non avesse fatto mettere questa preziosa informazione per i subordinati collocati a ignari risparmiatori da Etruria, Popolare Vicenza e Veneto Banca ma anche Carichieti, Cariferrara e Banca Marche, nel tentativo di restare a galla. Specie considerato che con probabilità di perdite comprese tra il 45% e il 70% avrebbero fatto capire a chiunque che era meglio stare alla larga da quelle obbligazioni.

Ebbene, su questo tema tutti i dirigenti Consob forniscono alla Commissione informazioni false o fuorvianti. Il più sincero (paradossalmente) sul punto è stato Apponi: ha detto che a fine 2010 una grande banca aveva puntato i piedi e allora la Consob ha fatto retrofront. Trattandosi di Mediobanca, che è più solida dello Stato Italiano, in quel caso ci poteva pure stare.



Il 14 dicembre viene riconvocato (forse per spiegare la dimenticanza di quell’ispezione del 2011), ma è provvidenzialmente impossibilitato a comparire per motivi di salute. Al suo posto ad essere audìto è il vice-direttore generale Giuseppe D’agostino, che spiega: “gli scenari di probabilità non sono inclusi nei prospetti del subordinato collocato da Etruria a Giugno 2013 perché non sono previsti dagli schemi europei”. Falso. D’Agostino spiega: il punto è che la Mifid 2 ha privilegiato il “governo del prodotto”. E chiosa dicendo che questo processo è “molto più rappresentativo e cogente degli scenari”. Ammesso che sia vero, c’è un particolare: la Mifid 2 non era in vigore all’epoca fatti su cui indaga la Commissione Banche. E neppure ora, dato che entrerà in vigore dal 2018.

Sul punto, sempre il 14 Dicembre, interviene anche l’Avv. Salvatore Providenti, capo della Consulenza Legale della Consob. In risposta all’On. Sibilia che chiedeva quali norme comunitarie vietassero espressamente a Consob di chiedere l’inserimento degli scenari nel prospetto del subordinato Etruria, Providenti ha dichiarato che Consob non può chiedere “in modo generalizzato” di mettere un’informazione nei prospetti, ma che le regole europee permettono all’Autorità di chiedere informazioni integrative, caso per caso. Data l’evidente contraddittorietà della risposta, lo stesso Casini ha ritenuto di dover fare il punto: «L’Unione Europea non avrebbe impedito a Consob di fare delle richieste specifiche, che evidentemente non sono state fatte».

D’Agostino incalzato dice che lui non può rispondere sul tema Etruria per gli scenari, in quanto non inclusi nel procedimento amministrativo. Falso. Nella lettera prot. n. 13032868 del 18 Aprile 2013 acquisita dalla Procura di Arezzo, la Consob nel dare il nulla osta al prospetto dice che nella scheda prodotto per gli investitori la Banca dovrà rispettare “gli orientamenti forniti dalla comunicazione Consob n. 9019104 del 2 Marzo 2009. Bene, questa Comunicazione, al paragrafo 1.5 prevede gli scenari probabilistici. Un documento che probabilmente i poveri Commissari non avevano, altrimenti avrebbero chiesto: “scusi D’Agostino, ma perché se la Consob chiede di mettere gli scenari, poi la Banca non lo ha fatto? Per la cronaca: quegli scenari avrebbero detto al risparmiatore che nel 70% dei casi avrebbe subìto una perdita.

Lo stesso giorno, Giuseppe Vegas, nel suo ultimo giorno da Presidente della Consob, davanti alla Commissione mette in discussione l’utilità di questi scenari dicendo che a metà 2011 per la Popolare di Vicenza indicavano solo il 10% di probabilità che la banca andasse gambe all’aria. Di questo prospetto però non esiste traccia. Come segnalato invano dall’On Ruocco. Mentre esiste il documento mostrato dalla sottoscritta nella puntata di Report del 5 giugno 2016: a maggio 2011 Vegas (in carica da pochi mesi) ordinò di estirpare gli scenari dai prospetti. E – ironia del destino – il casus belli fu proprio un’operazione della Popolare vicentina.

In comune Vegas, Apponi, D’Agostino e Providenti hanno la capacità di mentire ad una Commissione d’inchiesta, ed il fatto che a piazzarli sulle loro poltrone, a seguito di funamboleschi riordini organizzativi è stato proprio Vegas. Ci auguriamo che il prossimo Presidente della Consob venga scelto tra persone di comprovata competenza, indipendenza e rispetto delle Istituzioni. Da questa nomina dipendono infatti strategie che possono valorizzare la parte sana e preparata di un’Autorità che ha il compito previsto dall’art. 47 della Costituzione: tutelare il risparmio. Altrimenti ci dovremo rassegnare ad interpretare l’articolo 47 con il significato del numero della smorfia napoletana: il morto.

2. La commissione sulle banche e il ruolo della consob

Lettera di Apponi, Providenti e D'Agostino al Corriere della Sera



Caro direttore, abbiamo letto con stupore l' articolo «Le verità nascoste di Consob alla commissione banche», apparso con grande evidenza sul Corriere della Sera del 21 dicembre e in cui si dice che saremmo «capaci di mentire» alla Commissione d' inchiesta sulle banche. L' affermazione è falsa e fortemente lesiva nei nostri confronti. Siamo, pertanto, costretti a valutare azioni legali a difesa della nostra reputazione.

Quanto riferito alla Commissione d' inchiesta, compresi tutti i documenti citati nell' articolo, è agli atti della stessa Commissione. In ciò che abbiamo rappresentato non vi è alcuna falsità, solo se si voglia integralmente ascoltare quanto detto, leggere i documenti, soffermarsi sul significato delle parole e sul contenuto delle norme. In proposito invitiamo ad ascoltare il testo integrale delle audizioni a cui si fa riferimento.



Merita, inoltre, di essere rimarcata l' inaccettabile ironia su una supposta provvidenziale malattia, in presenza di un ricovero per gravi motivi di salute.

Nell' articolo si legge, infine, che saremmo stati collocati sulle nostre «poltrone» dal presidente Vegas con «funamboleschi riordini organizzativi». Ognuno di noi ha la sua specifica storia lavorativa ma certamente abbiamo due punti in comune: la nostra vita professionale è fondata sulla stella polare della competenza; siamo uomini dell' istituzione Consob e non riferibili ad alcun presidente.

Siamo stati sempre nominati e confermati nei ruoli via via rivestiti - sotto diversi presidenti e commissari - dalle Commissioni che si sono succedute nel tempo.



Angelo Appon i Direttore generale della Consob Giuseppe D' Agostino Vicedirettore generale della Consob Salvatore Providenti Responsabile Consulenza legale della Consob –



3. LETTERA DI GIUSEPPE VEGAS

Caro Direttore, non è tollerabile che si accusino dirigenti dell' Istituto, che ho avuto l' onore di presiedere, e il sottoscritto, di aver mentito alla Commissione parlamentare sulle banche, basando l' accusa sulla ennesima ripetizione di fatti che sono stati più e più volte documentalmente smentiti, da ultimo proprio nella sede della citata Commissione parlamentare. L' articolo «Le verità nascoste di Consob alla commissione banche», alle pagg. 1 e 6 del Corriere del 21 dicembre 2017, sarà pertanto, per la prima volta per quanto mi riguarda, oggetto di azione penale, ovviamente con piena facoltà di prova.

4. LA REPLICA DI GABANELLI



"Nel mio articolo del 21 dicembre dal titolo "Le verità nascoste di Consob alla Commissione banche" ho accusato i vertici Consob di aver occultato talune informazioni utili alla Commissione d'inchiesta; citando, a supporto di tale tesi, atti esistenti. La replica del già Presidente Vegas e dei 3 alti dirigenti, pubblicata ieri sul Corriere, minaccia azione penale nei confronti della sottoscritta, in quanto l'articolo sarebbe lesivo della loro reputazione.



Nulla però dicono per smentire quanto riportato nell'articolo. Sulla riferibilità al Presidente Vegas del dott D'Agostino e del dott Apponi, si rammenta che entrambi hanno assunto le funzioni attualmente ricoperte sebbene non risulta fossero in possesso della qualifica fino a quel momento richiesta a tale scopo e che per poter effettuare questa forzatura, Vegas ha trasformato delle qualifiche in incarichi (fiduciari). Non solo, la scadenza di questi incarichi, sebbene fiduciari, è stata fissata ben oltre la durata del mandato del Presidente Vegas.

Infine, per poter nominare l'avv. Providenti a capo della Consulenza Legale, Vegas ha dovuto trovare un'altra destinazione al dirigente che, più alto in grado, già ricopriva tale incarico. A tal fine è stata creata ad hoc la figura, con funzioni minimali, dell'Avvocato Generale. Da ultimo, se il dott. Apponi è stato ricoverato per gravi motivi di salute, non si può che chiedere scusa e porgergli l'augurio di una pronta guarigione".

Milena Gabanelli
34645 di 34729 - 24/12/2017 05:28
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Insomma dopo le scemenze di questi ultimi anni dei giornali con a capo il Fatto
di Travaglio e la Verità di Belpiero , la verità vera comincia a farsi avanti.
34646 di 34729 - 24/12/2017 05:29
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
La Gabanelli dà tutte le colpe alla Consob e la Banca d'Italia ????
34647 di 34729 - 24/12/2017 05:33
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Abbiamo saputo che le banche italiane, le più solide del mondo, erano in fallimento dalla Bce di Bruxelles.
Naturalmente dopo aver fottuto i risparmi degli italiani.
34648 di 34729 - 24/12/2017 05:37
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Fin quando si andrà avanti con questi comandanti che stanno portando l'Italia alla rovina, dandosi anche aumenti di stipendio mentre l'Italia fallisce, non si sa.
34649 di 34729 - 24/12/2017 05:41
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Penso che non ne usciremo nemmeno con le prossime votazioni.
Perché eccoli lì Travaglio e Belpiero, sinistra e destra italiana, a dare tutte le colpe alla Boschi.
34650 di 34729 - Modificato il 24/12/2017 06:01
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Che poi cosa ha fatto la Boschi ???
Con Renzi si è interessata di una banca del suo territorio che la Banca d'Italia ha imposto a Renzi di far fallire.
E l'hanno fatta fallire.
34651 di 34729 - 24/12/2017 05:47
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
I miracoli dei nostri comandanti e dei giornali che li coprono.
34652 di 34729 - 24/12/2017 05:51
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Non ce l'ho solo con Travaglio e Belpiero, anche se in questi ultimi mesi si stanno dando del ridicolo incolpando la Boschi.
34653 di 34729 - 24/12/2017 05:53
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Ce l'ho un po' con tutti i giornali che hanno sempre seppellito la verità e hanno retto il sacco a chi saccheggiava l'Italia.
34654 di 34729 - Modificato il 24/12/2017 06:10
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Sappiamo quanti soldi ha fatto perdere Vegas con la sua Consob ai risparmiatori.
Ed è giusto che paghi.
Comunque anche se il Corriere della Sera vuol far di lui e dei suoi due tirapiedi il capro espiatorio di tutti i disastri dell'Italia in questi ultimi anni, stiamo ancora molto lontani dalla verità.
34655 di 34729 - 24/12/2017 07:17
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
L'importante è che hanno preso i primi con le mani nel sacco.
Per il resto della bella compagnia dobbiamo aspettare ancora.
34656 di 34729 - 24/12/2017 07:25
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Poi si vedrà se e quando prenderanno i caporioni.
34657 di 34729 - 26/12/2017 10:21
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Sentite che cosa pubblica La Repubblica finanza il 22/12/2017

Commissione banche, Deutsche Bank: "Consob non ci ha contestato la vendita di titoli nel 2011"

L'intervento in Commissione Banche di Flavio Valeri, capo in Italia della banca tedesca, sulla quota di Btp venduta nel primo semestre 2011. Monti: "Un errore la lettera della Bce"

MILANO - La Consob non ha "contestato nulla" alla Deutsche Bank sia nel 2011 che nel 2016 in relazione alle attività di negoziazione dei titoli di Stato italiani nel primo semestre 2011 quando dismise una parte della sua quota, circostanza che fece dire alla stampa internazionale e italiana di una 'fuga' dell'istituto tedesco dal nostro paese.

È quanto ha spiegato l'ad di Deutsche Bank spa Flavio Valeri in audizione alla commissione d'inchiesta sulle banche secondo cui "tali negoziazioni sono state influenzate anche dal fatto che il gruppo, nel 2010, aveva acquistato Postbank in Germania che aveva già in portafoglio titoli di stato italiani. Per questo le dismissioni effettuate all'epoca hanno riportato il valore al normale impegno della banca nel nostro paese, seguendo unicamente una logica di risk management". Valeri ha quindi ricordato come alla Consob fu inviato un "corposo documento di oltre 600 pagine" con una serie di dati sull'esposizione del gruppo in titoli di stato, le ricerche condotte sull'Italia.

MONTI: "UN ERRORE UNA LETTERA DELLA BCE"
Intervenuto sempre in mattinata, l'ex premier Mario Monti ha ripercorso gli anni relativi al proprio mandato. A proposito della lettera inviata dalla Bce nell'estate 2011, quando al governo c'era ancora Silvio Berlusconi, Monti si espresso in modo critico. La missiva all'Italia- ha detto - "era fuori dalle competenze" di Eurotower, che "spettavano alla Commissione europea". L'ex presidente del conisglio ha ricordato che appena due giorni dopo la ricezione, il 7 agosto 2011, "condannai la lettera in un mio articolo pubblicato sul Corriere della Sera".

"Se avessimo dato soldi pubblici alle banche italiane nel 2011 avremmo pregiudicato ulteriormente, forse fino al default, la posizione dei titoli di debito dell'Italia", ha sostenuto Monti ricordando che "sia la Banca d'Italia e che l'Fmi peraltro dicevano che non c'era necessità di aiuti e le banche non sono oche da ingrassare" in quanto "devono avere la volontà di volere questi aiuti". Riguardo poi l'altra ipotesi, ovvero quella di una richiesta di aiuti alla Ue, secondo Monti questa soluzione avrebbe comportato una serie di conseguenze negative: "le autorità europee - ha detto Monti - se fanno un prestito è ad alto tasso di interesse. Non è un regalo e poi scatta l'arrivo di una cosa che alcuni vogliono o pensano che ci sia stata: la troika a Roma".

Nel periodo 2011-2012 per le banche italiane "il bisogno di cura non c'era", osserva Monti in audizione davanti alla commissione bicamerale d'inchesta sulle banche. Monti è stato presidente del consiglio dal novembre del 2011 all'aprile del 2013. Non c'era neanche in europa, spiega Monti, una percezione di rischio per le banche. "Negli incontri con i capi di governo di Francia e Germania - ricorda l'ex presidente del consiglio - il presidente francese e la cancelliera tiravano fuori dalla tasca una tabellina con i titoli di stato italiani in scadenza alla fine del mese successivo e mi chiedevano: 'ti senti in grado di finanziare questi volumi?'. Mai e poi mai mi hanno parlato delle banche italiane".

In italia bisogna dare una spinta all'educazione finanziaria e in particolare fare "più pedagogia ai cittadini sul perchè il disavanzo non è una cosa bella ma crea problematicità", ha detto Monti, indicando un suggerimento sui temi da inserire nella relazione finale dell'organismo parlamentare. L'educazione finanziaria, inoltre, serve perchè "così come non si deve costruire case in zone sismiche, l'educazione finanziaria dovrebbe suggerire agli investitori non attrezzati a non andare in punti sismici" del mercato finanziario.
34658 di 34729 - 26/12/2017 10:25
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Insomma questo articolo avvalora veramente che Deutsche Bank e Germania tutta, non sa niente dello Spread.
E' volato alle stelle senza che nessuno l'abbia fatto volare.
34659 di 34729 - 26/12/2017 10:29
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
"A proposito della lettera inviata dalla Bce nell'estate 2011, quando al governo c'era ancora Silvio Berlusconi, Monti si espresso in modo critico. La missiva all'Italia- ha detto - "era fuori dalle competenze" di Eurotower, che "spettavano alla Commissione europea". L'ex presidente del conisglio ha ricordato che appena due giorni dopo la ricezione, il 7 agosto 2011, "condannai la lettera in un mio articolo pubblicato sul Corriere della Sera"."
34660 di 34729 - 26/12/2017 10:31
quadr0 N° messaggi: 25500 - Iscritto da: 04/8/2008
Ancora Monti:
"Se avessimo dato soldi pubblici alle banche italiane nel 2011 avremmo pregiudicato ulteriormente, forse fino al default, la posizione dei titoli di debito dell'Italia", ha sostenuto Monti ricordando che "sia la Banca d'Italia e che l'Fmi peraltro dicevano che non c'era necessità di aiuti e le banche non sono oche da ingrassare"
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