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Banca Popolare Emilia Romagna (BPE)

- Modificato il 23/7/2024 10:07
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
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481 di 500 - 19/9/2024 07:55
mauri1972 N° messaggi: 741 - Iscritto da: 03/2/2015
Quali banche italiane potrebbero ora diventare protagoniste di M&A?

La mossa di UniCredit su Commerzbank scalda il settore bancario italiano e i fari sono puntati su Banco BPM, Banca MPS, BPER e Mediobanca.

La notizia è stata dirompente, e alquanto inattesa. Mentre era al centro di voci che la vedevano potenziale attore protagonista di operazioni di M&A sul settore italiano, UniCredit (UCG) ha sorpreso il mercato annunciando di aver acquisito il 9% di Commerzbank (CBK), messo in vendita dal governo tedesco. Un'operazione dal valore di circa 1,5 miliardi di euro per la quota, che corrisponde a circa il 2,5% del valore di mercato dell'istituto con sede in piazza Gae Aulenti a Milano. E non è affatto escluso che UniCredit intenda aumentare la propria quota in futuro, dato che ci sono indiscrezioni sul fatto che potrebbe inviare una richiesta alla BCE per salire fino al 30%.

"Siamo molto pazienti. Potremmo salire, scendere o combinare", ha spiegato l'amministratore delegato Andrea Orcel ai giornalisti. "Le conversazioni su un'operazione di fusione e acquisizione o su un'ulteriore combinazione sono in cima alle discussioni", ha aggiunto Orcel sottolineando che, "visto che ora siamo un investitore, possiamo impegnarci in modo costruttivo per capire se tutti noi vogliamo creare qualcosa di più del valore che può essere generato da Commerzbank da sola".

Con Intermonte il vento d’OPA soffia già tra gli istituti finanziari italiani
Anche se UniCredit ha dimostrato di voler puntare oltre i confini italiani, il fatto che comunque si sia mossa in ambito M&A può rappresentare un volano a favore di una nuova fase del risiko sul settore bancario italiano. Ma quali sono i possibili scenari di aggregazioni con target istituti finanziari italiani?

Certo, che il tema dell'M&A in ambito finanziario sia caldissimo in Italia è dimostrato anche dalla notizia a sorpresa dell'offerta pubblica di acquisto da parte di Banca Generali (BGN) su Intermonte Partners (INT), valutata circa 100 milioni di euro. Come comunicato a corredo della notizia del lancio dell'OPA, per Banca Generali l'investment banking e la corporate advisory rappresentano un'area prioritaria di sviluppo per la propria clientela manageriale.

Fin dove si spingerà UniCredit in ottica M&A?

In una nota dell’11 settembre, dal titolo che dice già molto "Wedding Bells for UniCredit and Commerzbank?" ("Campane nuziali per UniCredit e Commerzbank?") Niklas Kammer, equity analyst di Morningstar, ha commentato la mossa di UniCredit sottolineando di considerare l'acquisizione positiva per gli azionisti di Commerzbank in quanto conferma i suoi recenti progressi nel rilancio dell'attività. "Gli azionisti di Commerzbank potrebbero anche beneficiare di un premio di acquisizione in futuro qualora UniCredit facesse un'offerta agli azionisti di minoranza".

E per quanto riguarda UniCredit? "Data la scala relativamente ridotta dell'acquisizione - si legge nella nota -, l'impatto sugli azionisti di UniCredit è trascurabile. A questo punto, non intendiamo modificare le nostre stime del fair value di 35 euro per azione per UniCredit e di 15,80 euro per azione per Commerzbank. Stimiamo che una fusione completa aumenterebbe la quota di ricavi di UniCredit proveniente dalla Germania al 40% (attualmente il 23%), mentre il contributo dall'Italia scenderebbe al 33% (attualmente il 47%).

Scoppia una guerra di offerte su Commerzbank?

Per Kammer la partita per il controllo di Commerzbank potrebbe non essere del tutto conclusa. "Non saremmo sorpresi - scrive l'analista - di vedere svilupparsi una guerra di offerte. In passato, Commerzbank era stata associata all'interesse di varie banche, tra cui ING (INGA). Anche Deutsche Bank (DBK) potrebbe ritenere di dover partecipare come grande rivale tedesca di Commerzbank. Tuttavia, non pensiamo che Deutsche sarebbe adatta a fondersi con Commerzbank e vediamo la combinazione di Deutsche e Commerzbank solo come una mossa difensiva da parte di Deutsche senza un forte supporto strategico".

Ma puntualmente le voci su possibili contromosse da altre banche si stanno già rincorrendo. Websim segnala che sarebbe già spuntato un altro soggetto nella partita per il controllo di Commerzbank, secondo quanto riferisce Bloomberg, e si tratterebbe proprio dalla citata Deutsche Bank. Secondo le indiscrezioni, DB starebbe studiando le possibili contromosse per ostacolare l'eventuale acquisizione da parte di UniCredit. Tra le opzioni che il CEO Christian Sewing sta studiando c'è anche quello dell'acquisto di una parte o della totalità della restante quota del 12% di Commerzbank detenuta ancora dal governo tedesco.

Quali saranno le prossime mosse nel risiko bancario italiano?

Ad aiutarci a capire come può svilupparsi a questo punto il tema dell'M&A sul fronte tricolore, è Johann Scholtz, senior equity analyst di Morningstar a cui abbiamo chiesto una valutazione dei possibili sviluppi della mossa di UniCredit su Commerzbank anche come effetto sul settore bancario italiano. "Pensiamo - esordisce Scholtz - che questo sia il primo passo per un'acquisizione completa di Commerzbank. UniCredit ha già una presenza significativa in Germania e un'acquisizione del genere renderebbe la Germania il mercato più grande per UniCredit".

Frontiere italiane aperte ora per le banche europee?

Questa operazione di M&A di una banca italiana verso un'altra banca in Europa potrebbe spingere le grandi banche europee a guardare con maggiore interesse e potenziale alle banche italiane, in una sorta di scambio che il mercato italiano potrebbe garantire?

"Le M&A hanno senso per noi solo se ci sono opportunità di risparmio sui costi - chiarisce l'analista -. Il potenziale di risparmio sui costi è limitato se non c'è una sovrapposizione tra le due attività. Le M&A del retail banking transfrontaliero tendono a offrire sinergie limitate. I prodotti bancari sono molto diversi in Europa e qualsiasi acquirente di una banca italiana dovrebbe comunque mantenere una sede centrale e un bilancio italiani, il che limita il potenziale di risparmio sui costi. Pertanto, gli acquirenti più probabili per noi sarebbero banche con una presenza esistente in Italia. Credit Agricole (ACA) e BNP Paribas (BNP) hanno una presenza bancaria retail in Italia e potrebbero trarre vantaggio dall'aumento della loro scala. BBVA (BBVA) ha iniziato a costruire una presenza online, ma probabilmente ora si sta concentrando sull'affare Sabadell".

Quali le banche italiane nel mirino ora?

In Italia, le banche più chiacchierate nelle sale operative come obiettivi di M&A sembrano essere Banco BPM (BAMI), dove Credit Agricole ha già una quota significativa, e Banca MPS (BMPS), in vista della vendita di un pacchetto azionario importante da parte del governo italiano entro la fine dell'anno, di cui si attendono i dettagli sul tipo di operazione che sceglierà il Tesoro italiano.

Scholtz guarda oltre in cerca di altre banche italiane che potrebbero essere potenziali obiettivi per M&A sia nazionali che internazionali. L'analista va infatti dritto a questo punto: "Mediobanca (MB) potrebbe essere un obiettivo interessante. Le aree di business in cui opera Mediobanca (investment banking, finanza al consumo e gestione patrimoniale) tendono a offrire economie di scala un po' meglio oltre confine rispetto al retail banking. La vendita della quota di Mediobanca in Generali aiuterebbe anche a finanziare l'affare per un potenziale acquirente".

Per Mediobanca Research, un'ulteriore stretta di UniCredit su Commerzbank raffredderebbe l'appeal M&A per le banche italiane, poiché in passato la stampa aveva suggerito potenziali acquisizioni da parte di UniCredit su Banco BPM, Banca MPS, BPER (BPE)e Banca Popolare di Sondrio (BPSO).

Di certo, tre le banche più chiacchierate come oggetto di M&A dopo la mossa di UniCredit c'è proprio Banco BPM, messa per questo sotto analisi da JP Morgan. I suoi analisti hanno alzato il giudizio sull'istituto di Piazza Meda a "neutral" da "underweight". Hanno migliorato anche il prezzo obiettivo, da 6 a 6,4 euro. Per gli esperti, Banco BPM "resta un potenziale target M&A", aggiungendo che un eventuale deal UniCredit/Commerzbank "sposterebbe l'interesse M&A di UniCredit fuori dall'Italia, ma Banco BPM resta un obiettivo potenziale secondo noi per Credit Agricole, che già possiede il 9% ed è stata proattiva in Italia con l'acquisizione di tre piccole banche italiane nel 2017 e Creval nel 2021.

Nel caso in cui il governo tedesco dovesse essere favorevole a un'acquisizione di Commerzbank da parte di una banca italiana, diventerebbe difficile per l'esecutivo" dell'Italia "respingere un'acquisizione di Banco BPM o Banca MPS da parte di una banca francese, secondo noi, e percepiamo che l'interesse sia ancora più alto su Banco BPM piuttosto che su Banca MPS nonostante i gap di valutazione".

Ripartono anche le ipotesi del terzo polo bancario in Italia

L'attivismo di UniCredit all'estero, che attenua le aspettative di un suo ruolo aggregatore per il settore bancario italiano, ha riacceso anche le speculazioni di stampa sul ritorno del progetto di un terzo polo bancario italiano. Secondo gli analisti di Intermonte, citati da Websim, i potenziali candidati potrebbero essere BPER Banca, che in ogni caso ha già alle spalle il gruppo assicurativo Unipol (UNI). Nella partita potrebbe entrare anche Banco BPM, anche se il suo CEO, Giuseppe Castagna, ha più volte affermato che i conti sono tornati a girare bene e che quindi Banco BPM ha le carte in regola per crescere da sola.
482 di 500 - 27/9/2024 09:52
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER H1
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483 di 500 - 01/10/2024 15:25
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
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MODERATO regisII (Utente disabilitato) N° messaggi: 1225 - Iscritto da: 13/3/2024
485 di 500 - 02/10/2024 09:45
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
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486 di 500 - 08/10/2024 09:46
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
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487 di 500 - 10/10/2024 09:29
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER Banca, i target finanziari al 2027 e la politica di dividendi

Il piano è già operativo e andrà a pieno regime già nella prima metà del 2025. A livello strategico, il piano è basato su tre pilastri principali

Il consiglio di amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato il piano industriale per il periodo 2024-2027, che è già operativo e andrà a pieno regime già nella prima metà del 2025.

Inoltre, il management ha fornito alcune indicazioni sulla politica dei dividendi che sarà adottata nel periodo in esame.

Piano industriale BPER Banca 2027, la strategia

A livello strategico, il piano è basato su tre pilastri principali:

Liberare il valore dei clienti attraverso prodotti personalizzati per i segmenti Retail e Private – facendo leva sul nuovo assetto del wealth management – e supportando la clientela Corporate con soluzioni bancarie su misura attraverso la nuova Fabbrica Prodotti Corporate. L'obiettivo è quello di incrementare i ricavi, attraverso una maggiore crescita delle commissioni che compenseranno la riduzione del margine di interesse.

Catturare le economie di scala latenti, aumentando la produttività (tramite il nuovo modello di servizio omnicanale e l’ottimizzazione e automazione dei processi grazie a AI/GenAI), con iniziative di potenziamento delle competenze (up-skilling) e l’internalizzazione di attività operative chiave, riducendo al contempo le spese amministrative. L'obiettivo è quello di realizzare risparmi strutturali sui costi.

Fare leva sulla solidità del stato patrimoniale, migliorando e modernizzando la gestione del rischio di credito e del capitale. L'obiettivo è quello di ottimizzare l’allocazione delle attività ponderate per il rischio e di remunerare gli azionisti, mantenendo un importante livello del CET1 Ratio.

Piano industriale BPER Banca 2027, i target finanziari

A livello finanziario i ricavi sono previsti in aumento dell’1,5% nell'arco del piano industriale a circa 5,5 miliardi di euro nel 2027 dai 5,4 miliardi stimati per l'esercizio in corso. L'aumento è dovuto principalmente per effetto dell’incremento delle commissioni (250 milioni) e della crescita selettiva dei volumi degli impieghi (300 milioni) che compenseranno il calo del margine di interesse (stimato a 3,1 miliardi di euro a fine piano) dovuto alla riduzione dei tassi di interesse e dell’effetto dell’Ecobonus (450 milioni).

Il cost/income è previsto in miglioramento da circa il 52% a fine 2024 a circa il 50% a fine 2027.

Il risultato netto è previsto in aumento dai circa 1,3 miliardi di euro stimati per il 2024 a circa 1,5 miliardi (+15% 2024-2027). L’Utile netto cumulato è previsto attestarsi a circa 4,3 miliardi nel'arco del piano industriale.

La qualità del credito rimarrà prudenzialmente stabile a fine 2027, con un NPE ratio netto dell’1,4%, un coverage ratio superiore al 52% e un costo del rischio inferiore a 45 punti base.

Il CET1 Ratio si manterrà al di sopra del 14,5%, mentre le attività ponderate per il Rischio aumenteranno in linea con il portafoglio crediti di circa il 3% l’anno attestandosi a €61 miliardi nel 2027.

Piano industriale BPER Banca 2027, i dividendi

Il management ha fornito alcune indicazioni sulla politica dei dividendi che sarà adottata nel periodo in esame.

BPER Banca prevede di remunerare gli azionisti con un pay-out ratio sostenibile di circa il 75%, corrispondente a dividendi cumulati cash per circa 3,2 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027. I vertici della banca hanno ricordato che la distribuzione delle cedole è soggetta alle approvazioni della BCE e del consiglio di amministrazione e al raggiungimento degli obiettivi di Utile netto contabile previsti dal piano.

Il management ha precisato che potrà valutare di ricorrere anche al pagamento di acconti sul dividendo, verificata la sussistenza dei relativi presupposti tecnici e giuridici.
488 di 500 - 10/10/2024 09:32
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER giornaliero


16r-p5
489 di 500 - 11/10/2024 09:09
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
«Più crediti, meno costi: così cambierà BPER Banca. L’M&A? Non è un tema» (Il Sole24Ore)

Il Sole24Ore ha pubblicato un'intervista di Luca Davi a Gianni Franco Papa, CEO di BPER Banca.

"Un piano semplice e molto chiaro, che si basa su presupposti conservativi e fa leva su azioni sicure", ha dichiarato il numero uno dell'istituto bancario, presentando al mercato il nuovo piano industriale al 2027. Tra i punti cruciali c'è il taglio dei costi. "Mettiamo in conto 270 milioni di risparmi e investiremo 650 milioni in tecnologia. Ma poi agiremo sul fronte dei ricavi, aumentando commissioni e prestiti", ha sottolineato l'amministratore delegato di BPER.

Inoltre, il manager ha escluso per il momento operazioni di M&A, precisando che quando i livelli della banca saranno giusti si potranno valutare le azioni da fare, "ma ogni operazione dovrà portare valore alla banca e all’azionariato".
490 di 500 - 11/10/2024 09:10
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER giornaliero


16shab
491 di 500 - 17/10/2024 09:58
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER Banca, JP Morgan Chase sale al 5,228%

Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 16 ottobre 2024 si apprende che il 10 ottobre JP Morgan Chase ha aumentato al 5,228% la partecipazione detenuta nel capitale di BPER Banca da una situazione precedente del 3,612%.

La partecipazione è detenuta in gestione non discrezionale del risparmio.
492 di 500 - 17/10/2024 10:01
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER giornaliero


16uvpz
493 di 500 - 05/11/2024 09:51
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER Banca, DBRS Morningstar migliora il trend dei depositi a lungo termine

L'agenzia DBRS Morningstar ha rivisto il trend dei rating sui depositi a lungo termine di BPER Banca, portandolo da "stabile" a "positivo".

La decisione è stata presa in seguito al miglioramento dell'outlook relativo al rating sovrano della Repubblica Italiana.

L’azione di rating non incide sui rating emittente (Issuer Ratings) e sulla valutazione intrinseca di BPER Banca.
494 di 500 - 05/11/2024 09:53
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #492 - 17/Ott/2024 08:01BPER giornaliero

16uvpz



173nrm
495 di 500 - 07/11/2024 09:52
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER Banca, i conti dei primi nove mesi del 2024

Il management di BPER Banca ha aggiornato la guidance per l’intero esercizio per quanto riguarda il CET1 ratio

BPER Banca ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2024, periodo caratterizzato da un generale miglioramento delle principali voci di conto economico.

Sulla base di questi risultati il management di BPER Banca ha aggiornato la guidance per l’intero esercizio per quanto riguarda il CET1 ratio.

BPER Banca, ricavi e redditività nei primi nove mesi del 2024

Nel dettaglio, l’istituto ha terminato il periodo gennaio-settembre con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 1,14 miliardi di euro, risultato che si confronta con gli 1,09 miliardi contabilizzati nei primi nove mesi dello scorso anno. Nel solo 3° trimestre 2024 l’utile netto è stato pari 412,86 milioni di euro. In calo, invece, il risultato della gestione operativa, che è sceso da 2,05 miliardi a 1,91 miliardi di euro (-6,7%), in seguito all’aumento delle spese per il personale (incluso il costo di 173,8 milioni relativo all’estensione della manovra di ottimizzazione degli organici). Il margine di intermediazione è aumentato da 3,96 miliardi a 4,07 miliardi di euro, in seguito all’incremento del margine di interesse (+6% a 2,52 miliardi), grazie al contributo dei volumi e all’andamento dei tassi di interesse.

Il cost/income ratio è stato pari al 49,5%.

BPER Banca, gli aggregati patrimoniali a fine settembre 2024

A fine settembre 2024 i crediti netti verso la clientela erano pari a 88,9 miliardi di euro (90,9 miliardi i crediti lordi) aumento dello 0,7% rispetto al dato di inizio anno.

Alla stessa data l’incidenza dei crediti lordi (NPE Ratio lordo) era pari al 2,8%, in aumento rispetto al dato di fine 2023 (2,4%), mentre l’incidenza dei crediti netti verso clientela (NPE ratio netto) risultava pari all’1,3% (1,2% il dato di fine 2023). Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati è salito a 54,4% dal 52,5% di fine 2023.

Sempre a fine settembre 2024 il Common Equity Tier 1 era pari al 15,8% (14,5% al 31 dicembre 2023), sulla base di un patrimonio netto di 10,58 miliardi di euro.

Alla stessa data le attività finanziarie ammontavano complessivamente a 27,7 miliardi di euro (19,8% del totale attivo). All’interno dell’aggregato i titoli di debito erano pari a 25,8 miliardi (92,9% del portafoglio complessivo) con una duration pari a 1,7 anni (al netto delle coperture) e includevano 14,7 miliardi riferiti a titoli governativi e di altri enti sovranazionali, di cui 10 miliardi di titoli di Stato italiani.

BPER Banca, l’outlook sul 2024

Sulla base di questi risultati il management di BPER Banca ha aggiornato la guidance per l’intero 2024 per quanto riguarda il CET1 ratio, portandolo a circa il 15% rispetto alle indicazioni mostrate alla presentazione del Piano industriale (maggiore di 14,5%).

L’istituto prevede ricavi per circa 5,4 miliardi di euro e un utile netto nell’ordine degli 1,3 miliardi, sulla base di costi operativi per oltre 2,8 miliardi.

Il cost/income è indicato al 52%.
496 di 500 - 14/11/2024 09:32
GIOLA N° messaggi: 35320 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER Banca, collocato bond Additional Tier 1 perpetuo

BPER Banca ha comunicato di aver collocato un'emissione obbligazionaria Additional Tier 1 con durata perpetua per un ammontare di 500 milioni di euro; il titolo è richiamabile il 20 marzo 2030 e, successivamente, a ogni data di pagamento cedola. Si tratta della seconda emissione di tipologia Additional Tier 1, realizzata dalla banca durante il 2024, che contribuisce al rafforzamento e all’ottimizzazione della struttura del capitale.

L'emissione ha raccolto ordini superiori a 3 miliardi di euro da parte di circa 230 investitori. I titoli, destinati a investitori istituzionali, sono stati collocati alla pari con cedola fissa, pagabile semestralmente, pari al 6,5% fino al 20 marzo 2030. Qualora la banca decida di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato, la cedola verrà rideterminata sulla base del tasso swap in euro a 5 anni, aumentato dello spread di 434,6 punti base e resterà fissa per i successivi 5 anni.

Inoltre, l’emissione prevede la riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 della banca o del gruppo scenda al di sotto del 5,125%.

Barclays e UBS hanno agito in qualità di joint structuring advisor, global coordinator e joint bookrunner, mentre BNP Paribas, Deutsche Bank, Mediobanca e Morgan Stanley hanno agito in qualità di joint bookrunner.
497 di 500 - 14/11/2024 10:40
24ANDRE N° messaggi: 3082 - Iscritto da: 25/11/2010
Quando 2 anni fà dicevo che sarebbe arrivata a 6… ECCOLA bangbangbangbangbangbang
MODERATO regisII (Utente disabilitato) N° messaggi: 1225 - Iscritto da: 13/3/2024
499 di 500 - 04/12/2024 20:11
REGISIII N° messaggi: 595 - Iscritto da: 21/11/2024

Bper – Coefficienti patrimoniali superiori ai requisiti minimi richiesti dalla BCE

BPER Banca ha ricevuto dalla Banca Centrale Europea, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale, la notifica della nuova decisione in materia di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata.

La BCE ha stabilito che dal primo gennaio 2025 Bper debba mantenere un coefficiente minimo di capitale in termini di Common Equity Tier 1 ratio (' CET1 ratio' ) pari all' 8,93%, costituito dalla somma del requisito minimo regolamentare di Pillar 1, pari al 4,5%, del requisito aggiuntivo di Pillar 2, pari all' 1,27% e del Combined Buffer Requirement pari al3,16%, mentre il requisito minimo del Totale dei Fondi Propri (' Total Capital ratio' ) dovra' essere pari al 13,41%.

I coefficienti patrimoniali proforma di BPER a livello consolidato al 30 settembre 2024 risultano pari a:– Common Equity Tier 1 (CET1) ratio proforma pari a 15,8%;– Total Capital ratio proforma pari a 20,3%.

500 di 500 - 13/1/2025 09:32
24ANDRE N° messaggi: 3082 - Iscritto da: 25/11/2010
Oggi tracollo WS e questa vuole salire?? 🤷‍♂️
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