SPM

I recenti rialzi supportati da news di varia natura hanno avuto seguito con dinamiche a mio avviso poco convincenti sui volumi di scambio, tali da avallare l'ipotesi di falsa fiammata con altrettanto dubbia valenza del Break Out.

Mia tesi vede i corsi al di sotto dei 4 con negazione del movimento impulsivo fino a qui realizzato.

BREMBO

Il movimento impulsivo partito i primi di marzo vede un valido supporto nell'analisi dei volumi di scambio.

Il recente rapido arretramento a violare al ribasso gli 11.50 avrebbe caratteristiche tipiche di azione "Stop Hunting"

In virtu' dei due elementi....

Risulterebbe pertanto atteso secondo ns modello di analisi, test al di sopra del max B poco al di sopra di area 13.

Le View riportante nel 3D non devono essere interpretate come invito all'investimento,

Restano OPINIONI (totalmente passibili di errore) di chi le espone e le pubblica.

Saluti

Gius.

1000 grazie!!!

leggendo qua e la 2 righe dal mondo, riflessioni ad alta voce per chi a voglia di leggere...

Non sarà certo la politica a risollevare borse incerte nel corso di tutto l'anno che sta trascorrendo: la scena di Juncker al vertice Nato che barcolla, secondo molti ubriaco https://www.politico.eu/article/eu-commission-jean-claude-juncker-swaying-and-stumbling-needs-help-from-nato-leaders/ (difficile credere alla versione della sciatica, coloro che lo reggono alla cerimonia ufficiale hanno l'aria più divertita che preoccupata), le nuove schermaglie di Trump con la Merkel prima e poi con la May, sulla versione "soft" della Brexit (che non si farà mai nella versione votata al referendum, la stragrande maggioranza del parlamento inglese è al servizio delle lobby finanziarie), le rinnovate scaramucce sugli sbarchi di migranti in Italia, fanno intendere che non è dalla politica che arriveranno spinte per le borse.

La "buona" notizia è che oramai i politici sono completamente asserviti ai poteri forti dell' economia: in America non è Trump che decide ma Wilbur Ross, che si porta dietro la casta dei petrolieri. In Italia i conti truccati dalla Lega sono stati apparentemente sanati da Berlusconi, senza l'intervento del quale è davvero difficile immaginare inoltre dove finirà il crollo di Telecom.

Questo significa che fintanto che la politica riesce a continuare a favorire le principali società dei settori più protetti dalla politica possono continuare a fare enormi utili; e le banche in Italia continuare a imporre le loro condizioni, senza le quali molte di loro sarebbero già fallite, come ci sembra oramai debba inevitabilmente succedere a Carige.

Grandi rivolte dal basso a questo sistema di caste non è facile vederne: dall'America all'Europa oggi larghe fasce della popolazione dimenticano i problemi di diseguaglianza sociale per scagliarsi, guidati dalla politica, contro l'immigrazione (qui un cenno a un intervento di Bauman https://www.corriere.it/cultura/18_luglio_08/socilogo-zygmunt-bauman-straniero-migrazioni-corriere-di-cesare-874ff1f6-82dd-11e8-8c19-eee67e3476a0.shtml, il sociologo senz'altro più illuminato della generazione dei vecchi, scomparso l'anno scorso).

Fintanto che la politica riesce a far pensare che l'origine dei problemi di diseguaglianza sta nell'immigrazione e non nelle alleanze politica-oligopoli e le borse più o meno reggono, la gente non si lamenta troppo, contenta in parte crescente di avere un nuovo nemico contro cui scagliarsi: e si che come dice Bauman l'Europa esperienza di questi percorsi, che lui visse sulla sua pelle, ne ha eccome e non sono mai finiti bene.

Rimane allora da concentrarsi su quei settori che la politica non attaccherà davvero mai: l'idea di Pfizer di aumentare i prezzi dei medicinali, già a livelli insopportabili e la successiva "decisione" di sospendere gli aumenti, dopo il confronto con Trump è un caso palesemente costruito ad arte per convincere gli Americani che il Presidente è dalla parte dei cittadini e per scongiurare la possibilità che Amazon, nemico numero uno di Trump entri pesantemente nel mercato dei prodotti da banco.

Le società americane, che nonostante il valore intrinseco, potrebbero continuare a fare male in borsa sono quelle come General Electric, che non vogliono proprio lasciarsi convincere da Trump a spostare larga parte della produzione in America: sarà solo dopo le elezioni di metà mandato che questa pressione mediatica diminuirà: anche perché la Fed nella recente testimonianza al Congresso di Powell, vede un ritorno al mercato del lavoro della fascia di popolazione più sfiduciata , senz'altro promossa dalla "lotta allo straniero" di Trump.

Pertanto sono da favorire i settori che risentiranno di questo nuovo fenomeno: dalle agenzie di lavoro interinale, alle industrie pesanti che più beneficiano, come quella degli elettrodomestici, dei dazi già in essere (quella con la Cina è una schermaglia preelettorale, come da dati di questa settimana il deficit commerciale degli Stati Uniti con la Cina continua a crescere, minacce di dazi o meno; è con l'Europa che Trump ha potere contrattuale e i dazi già in essere colpiscono prevalentemente i produttori europei).

Va aggiunto che non succede mai che le società americane non "superino" in media le stime in sede di comunicazione trimestrale: si tratta di un altro meccanismo su cui le autorità di borsa, conniventi, non hanno mai messo le mani perché così i consigli di amministrazione di queste società che dialogano con la politica possono incassare sempre ricchi bonus, diffondendo prima stime al ribasso e poi, anche con artifici contabili, "sorprendendo" sempre il mercato al rialzo.

Non è escluso che i tecnologici, a partire da Netflix che comunicherà i risultati domani continuino a salire, nonostante i bilanci disastrosi: nessuno guarda ai soldi che perdono questi gruppi, perché le banche di investimento hanno tutto l'interesse a sostenerne le quotazioni per piazzare altri pacchetti ad investitori sempre più inconsapevoli, che se li trovano in portafoglio attraverso l'industria del risparmio gestito.


Non rosee le prospettive per la borsa italiana, insieme alla crescente insofferenza verso l'immigrazione sta sviluppandosi un meccanismo autarchico, spinto da banche e politica, per tenere gli investitori dentro alle polizze assicurative e ai Pir, che sono stati i due assi di sviluppo principale per le reti nel corso degli ultimi diciotto mesi e che per definizione investono la quasi totalità del loro portafoglio in strumenti domestici.

un caro saluto a tutto il 3D

ciao giusè

ciao giusè !!

Il Bundestag indaga sulle banche italiane.

https://www.milanofinanza.it/news/clamoroso-il-bun...

16 july

..hello tt...

@Giuseppe...perbacco...solite dichiarazione by Germany per distrarre la NON mai risolta problematica DERIVATI in pancia maggiori bks (LORO)..che se saltano altro che spreed Italy e non...

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