Trading Cafe' (DAX)

- Modificato il 27/1/2021 11:39
Giusmil N° messaggi: 8142 - Iscritto da: 04/2/2015
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 OPERATIVITA' DI TRADING, STRATEGIE E DISCUSSIONI

Discutere insieme di strategie, operativita'....  e perche' no...  

Inserire i propri segnali di Trading intraday, multiday, settimanali o di piu' lunga durata.
Qui si discute di tutto quanto ruota all'affascinante mondo del trading e dell'investimento on line.

- Operativita' e segnali di breve e medio lungo
- Previsioni su andamento indici e interconnessioni Finanziarie

- Piattaforme gratute e non, loro funzionalita' e regimi commissionali 
- Analisi Tecnica e Fondamentale
- Strategie basate su Fondamentali / Analisi Tecnica / Strategie non Convenzionali
- Esperienze di trading
- Letture e testi riguardanti il trading

Tutte le argomentazioni possono essere spunto per dibatti e discussioni che possano arricchire il bagaglio e implementare l'esperienza e l'operatività di ognuno di noi.


Tutti sono benvenuti !


Ognuno puo' esprimere il proprio parere e dare a tutti noi il proprio contributo

Non e' richiesta una consumata esperienza operativa per potere intervenire alle discussioni, solo tanta passione, voglia di apprendere, rispetto per gli altri, e almeno un po di educazione.

 

 

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Lista Commenti
71102 Commenti
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64041 di 71102 - 04/4/2020 13:25
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Se non becchi stavolta .. io sarei piu' prudente per pre..visioni.
64042 di 71102 - 04/4/2020 13:28
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
E se europa si mette daccordo.. E se fossimo slegati .. e se .. e se domani.. Riflettere . Sarebbe piu' credibile..ho cannato qui e la.. Vedi Gius.. poi un op.. ci sta. ENI andra' probabilmente a chiudere i gsp sotto...ma quando? Timing il resto e' aria fritta che non serve e confonde o piu'. Sempre con rispetto comunque delle persone serie come il Belfa...
64043 di 71102 - 04/4/2020 13:29
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Io non capisco se si e' in malafede o e'l'incredibile orgoglio .Mahh.. Ho sbagliato ....che bello.
64044 di 71102 - 04/4/2020 13:42
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
A proposito di ISP. qualcuno c'era nel 2012... si andava avanti a -7 8 al giorno . .. Poi siamo andati a 3... Btp a 70 scadenza agosto 40.. cedola 5.25%.. Arrivati a 150 sul valore nominale.. Chi non ha creduto ai gufacci della minchia e comprava allora si e' fatto tanti soldini.. Unico problema individuare il bottom .. impossibile.. o piramidare alla Belfa. Certo non a 0.03.. li non era il bottom.. Arrivava da 0.5 ..era logico entrare ..ma anche li... A voi fenomeni shortters... basta che mi avvisate quando abbiamo finito visto che per le tragedie voi avete naso.. Come i lupi per.. Pero' purtroppo non e' vero altrimenti sarebbe troppo facile.. Sapete quanti short hanno inchiappettato sett scorsa sul petrolio... meditate gente. E non ascoltate nessuno soprattutto i corvacciiiii se non altro per .. mi fermo e' meglio.. Soprattutto chi sbeffeggia. Merda umana.. per essere delicato. Fermati . joy
64045 di 71102 - 04/4/2020 13:43
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Giusto per contrappeso... Visto che ... Si scende si sale.. e chi li lo sa...oltre il Crisby...joyjoyheart_eyesheart_eyesheart_eyes
64046 di 71102 - 04/4/2020 14:05
crisby1 N° messaggi: 11124 - Iscritto da: 19/2/2015
Solo un ipocrita dopo un -50% critica chi è short da mesi wink
64047 di 71102 - 04/4/2020 14:40
sans souci1 N° messaggi: 1421 - Iscritto da: 03/8/2018
L ' Italia che non si riesce, o forse si capisce fin troppo bene, appunto, a capire. Si ricorderanno i feroci contrasti che ci furono nel periodo in cui furono istituite le regioni. Normale, chiamiamola con un eufemismo, lotta politica, nè più né meno di quanto accade oggi che si specula anche sui morti i quali, poveretti, non sapevano di essere politicamente discriminati...e non diciamo che non sia vero. Le regioni: fu alla fine stabilito che la sanità fosse di loro competenza, cosa non da poco per il partito che di volta in volta la amministra pro tempore. Oggi si vorrebbe farla tornare di competenza dello stato. C ' è da chiedersi " cui prodest " ? Dopo aver fortemente voluto il controllo adesso non va bene più, come mai ? Evidentemente siamo in mano a degli sciagurati, senza distinzione, i quali hanno fatto del potere il loro unico scopo di vita. E noi siamo nel mezzo, carne da crematorio.
64048 di 71102 - 04/4/2020 14:56
Robin Hood 3 N° messaggi: 182 - Iscritto da: 30/6/2019

i 15.000 morti di , per o con il Covid non sono stati uccisi solo dal virus ma dagli sciagurati tagli alla sanita' pubblica fatti in passato . La prova e' il tasso di mortalita' rispetto ai contagiati tra Italia 12% e Spagna 8 % e d'altra parte Germania e Svizzera 1.% circa .




64049 di 71102 - 04/4/2020 15:10
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006

Hai ragione Robin però i dati ufficiali sono FALSI .

in Italia si sono fatti molti più tamponi che in Germania e tanti deceduti in casa non risultano tra i 15.000 morti

perciò in Germania ci sono in giro più contagiati di quel che si scrive

perciò il tasso di mortalità italiano è superiore al 12 % e in Germania inferiore all' 1 %


in Svizzera è come se non ci fosse nessuna epidemia e gli svizzeri girano e lavorano come sempre ,

con un po' più di pulizia e precisione del solito ma l' economia va avanti .


🇨🇭

64050 di 71102 - 04/4/2020 15:27
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006

Ma se da una parte posso ammirare l' efficienza del sistema sanitario svizzero e tedesco dall' altra

non dimenticherò che chi ci ha evitato una Waterloo sanitaria sono stati Cuba , Cina , Albania e soprattutto

la Russia di Vladimir Putin , unico vero statista di questa disgraziata Europa .

64051 di 71102 - 04/4/2020 16:44
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Ma cosa ne sai ? Imbecille..
64052 di 71102 - 04/4/2020 16:44
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Poi vatti a vedere il significato di ipocrita. Ignorante.. Studia..
64053 di 71102 - 04/4/2020 16:46
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Ps... tvb. Nonostamte non mi ami piu'.. Forse questo e' ipocrita. Pero' non e' vero o leggi anche im my Heart... 🙂joy
64054 di 71102 - 04/4/2020 16:49
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
ps.... in mezzo ad una pandemia mondiale prevede sciagure.. Cazzo che intuito. Ma sei nato genio o lo sei diventato?
64055 di 71102 - 04/4/2020 16:51
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Nonostante tutto io vedo una luce.. Io pendo positivo perche' son vivo.. Giovanotti.. Una mia superficiale vonoscenza alla batteria . Critian Mayer.. De Milan.almeno una volta...
64056 di 71102 - 04/4/2020 17:07
sans souci1 N° messaggi: 1421 - Iscritto da: 03/8/2018
Battuta napoletana, da interpretarsi nel suo doppio senso ( recuperata dal refuso ): " Dove sei adesso ? " - " Sono a Pisa ", dove la p viene leggermente raddoppiata per cui viene a suonare " appise ", cioè appeso. Al che l ' altro: " Come, stai appise e allucchi ancora ! " ovvero: sei impiccato e gridi ancora ! Qualche facezia, per non essere obbligatoriamente seri.
64057 di 71102 - 04/4/2020 17:10
crisby1 N° messaggi: 11124 - Iscritto da: 19/2/2015
Avrai un bel portafoglio di lungo.. Stai sereno lo recuperi il tuo -30%goat
64058 di 71102 - 04/4/2020 17:41
settembre N° messaggi: 1578 - Iscritto da: 11/7/2009
Dai per sdrammatizzare un po’ ho visto ig weekend... perde molto poco questa settimana....magari lunedì un colpetto di reni lo fanno ancora
64059 di 71102 - 04/4/2020 17:56
eliconia N° messaggi: 4074 - Iscritto da: 18/1/2013
Si credo a luglio prima decade agosto si andrà a recuperare dai minimi del 26 marzo circa un 30% credo
64060 di 71102 - 04/4/2020 18:18
PRENDILAMANO N° messaggi: 4585 - Iscritto da: 13/9/2008

Ciao a tutti/e,

Epidemia e guerra, analogie e differenze di A Fugnoli

Storicamente c’è stata spesso un’associazione tra guerre, carestie ed epidemie. L’armata di Carlo VIII porta in Italia la sifilide e poi la diffonde in tutta Europa. Nel 1630 i Lanzichenecchi portano la peste in un’Italia già stremata dalla carestia. In tempi più vicini il tifo si diffonde nei campi di prigionia delle due guerre mondiali. Le guerre agiscono anche indirettamente, provocando carestie che indeboliscono i corpi e li rendono più facile preda delle epidemie.

Quando si presentano da sole, tuttavia, guerra ed epidemia sono molto diverse nei loro effetti. Anche se in questo periodo sentiamo spesso la guerra come metafora della pandemia in corso (siamo in una economia di guerra, in uno stato d’eccezione politico come in guerra, il coprifuoco come in guerra, la mobilitazione generale ecc.), sul piano economico guerra ed epidemia hanno profili profondamente diversi.

La guerra è intrinsecamente inflazionistica, perché la domanda cresce più velocemente dell’offerta. In guerra c’è improvvisamente bisogno di tutto, armi, mezzi di trasporto, ospedali. L’offerta cresce molto, perché entrano nella forza lavoro donne, anziani, prigionieri, ma non riesce a tenere dietro alla domanda. Se i prezzi vengono calmierati, si crea scarsità di beni e mercato nero. In ogni caso i prezzi salgono.

L’epidemia è intrinsecamente deflazionistica, perché la domanda diminuisce più velocemente dell’offerta, tranne che per i beni di prima necessità. Lo spopolamento provocato dalla Peste Nera del Trecento provoca la discesa duratura del prezzo dei terreni, compensata solo in parte dall’aumento del costo della manodopera divenuta scarsa.

Tornando alla guerra, il suo effetto sulla produzione è altamente positivo, anche se tende ad appiattirsi nel corso del conflitto per poi contrarsi verso la fine, quando i fattori di produzione (uomini e fabbriche) risentono delle perdite e delle distruzioni. C’è oggi consenso sul fatto che l’uscita dalla depressione degli anni Trenta fu certamente facilitata dalle misure di reflazione della seconda parte del decennio (svalutazione contro oro, New Deal) ma fu resa irreversibile solo dal riarmo e dalle spese di guerra del decennio successivo.

L’epidemia, ovviamente, deprime la produzione. La cosiddetta recessione di Eisenhower del 1958, che provocò la perdita di cinque milioni di posti di lavoro e una discesa del Pil che a un certo punto sfiorò il 10 per cento, fu dovuta a fattori endogeni (i rialzi dei tassi dei due anni precedenti e una crisi del settore automobilistico) ma fu resa più acuta dall’epidemia di asiatica che provocò 70mila morti solo negli Stati Uniti e costrinse a letto milioni di persone. Nel caso della pandemia in corso, le conseguenze economiche sono rese ancora più pesanti dalla decisione senza precedenti di sospendere la produzione in quasi metà dei settori su scala praticamente globale.

Dove le cose si fanno più complesse è nella risposta monetaria e fiscale a guerre ed epidemie. Per finanziare le guerre, storicamente, i monarchi tassavano i nobili o contraevano debiti che poi ripudiavano o monetizzavano. Gli ultimi esempi di ricorso alle tasse risalgono alla patrimoniale di guerra del Reich nel 1914 e alle aliquote marginali elevate in America e in Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale. Molto più frequente, soprattutto a guerra finita, lo smaltimento del debito attraverso l’inflazione o, una specialità britannica, la sostituzione volontaria del debito pregresso con nuovo debito irredimibile. Sul piano economico, la ricostruzione europea dopo il 1945 è avvenuta in un contesto di bassa tassazione, deregulation, intervento pubblico e apertura dei mercati internazionali.

Le pandemie non sono mai state oggetto di una risposta di policy specifica. Questa è dunque la prima volta. Ci muoviamo in acque inesplorate e anche l’analogia con l’economia di guerra, come abbiamo visto, non ci è particolarmente utile. Fortunatamente il dibattito iniziale sulla natura inflazionistica (sostenuta da Rogoff) o deflazionistica della crisi è stato rapidamente superato con il netto prevalere della seconda lettura non solo nel dibattito accademico ma, quel che più conta, nella linea d’azione di governi e banche centrali.

Il buco nero della deflazione, d’altra parte, non è un fenomeno circoscritto nel tempo della quarantena, ma è destinato a protrarsi nei prossimi mesi e anni. Le guerre, tipicamente, si concludono in un tempo definito con un armistizio e un trattato di pace. C’è un prima e un dopo e nel dopo il sollievo psicologico aiuta consumi e investimenti a ripartire, per quanto possibile. L’epidemia non ha una fine netta, ma sfumata. La Cina di oggi si è ripresa all’85-90 per cento e continua a recuperare, ma i consumi privati sono deboli e ancora limitati allo stretto necessario. Le persone si chiudono in casa dopo il lavoro e pochi si avventurano a comprare un’auto o una casa, spese importanti che richiedono fiducia nel futuro. Da qui la necessità di quegli investimenti pubblici che stanno per ripartire. Spesso criticati in passato come insostenibili, saranno proprio loro il sostegno dell’economia cinese nella prossima fase.

Da quanto abbiamo visto emerge la non pericolosità, in termini di inflazione, della pioggia di trilioni che sta per essere versata sulle nostre economie. Vedremo presto che sarà anzi necessario fare di più sul piano fiscale, soprattutto in Europa. Qui la Germania ha messo a posto sé stessa bene e aggressivamente, ma forse proprio per questo ha ora poco incentivo a varare anche per l’Europa un programma di qualche respiro. Il compromesso che si profila è un collage di provvedimenti presi con il braccio corto e con l’idea centrale di evitare qualsiasi trasferimento di ricchezza da nord a sud. Si pensi per fare un esempio al Sure, il programma europeo di sussidio ai disoccupati. Sono anni che se ne discute come primo possibile nucleo di un’unione dei trasferimenti, ma ecco che, nel momento del bisogno, si torna indietro e lo si trasforma, nella versione che sta circolando, in un ennesimo credito dal centro agli stati membri, che un giorno dovranno restituire tutto fino all’ultimo centesimo. Non è certo così che funzionano i sussidi di disoccupazione federali in America, erogati a fondo perduto e distribuiti in questi giorni ai sei milioni di nuovi disoccupati creati nelle ultime due settimane dalla crisi.

Venendo ai mercati, stabilizzati i corporate bond di qualità, ora sono le borse che cercano un equilibrio. Dopo il grande panico dei venditori e il successivo piccolo panico dei compratori i mercati si apprestavano a riprendere un lento scivolamento verso i minimi nel corso di questo difficilissimo aprile quando Trump ha deciso di provare a prendere in mano la questione del petrolio, lasciata finora alla forse finta guerra tra Russia e Arabia Saudita che è certamente anche una guerra vera ai produttori americani di shale oil. In un mercato teso e preoccupato, fare tornare il greggio a livelli che non implichino l’uscita di scena di molti produttori americani (spesso altamente indebitati) avrebbe un grosso effetto psicologico positivo.

Per il momento il massimo che possiamo sperare resta in ogni caso il mantenimento del trading range delle ultime settimane con una graduale riduzione della volatilità. I tempi della crisi sono i tempi americani. La riduzione dei contagi in Italia, se confermata, sarebbe un fattore importante ma non decisivo. Perché ci sia l’inizio di una svolta occorrerà ancora qualche settimana.

Un caro saluto a tutto il 3D

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