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Matteo Salvini Sara' La Svolta Del Governo Meloni??? (ENEL)

MODERATO Gianni Barba (Utente disabilitato) N° messaggi: 34026 - Iscritto da: 26/4/2020
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MODERATO MIO NONNO (Utente disabilitato) N° messaggi: 9984 - Iscritto da: 07/7/2024
462 di 521 - Modificato il 14/10/2024 12:04
DIMITRI LONG N° messaggi: 4217 - Iscritto da: 04/10/2024
RaiNews

"C'è chi non vuole un premier che non accetta pressioni e non è ricattabile"



"Io sono la persona più dossierata d'italia. Nel dramma c’è la buona notizia: la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente. E forse questa è anche la ragione per la quale io sono così dossierata". La premier Giorgia Meloni interviene sull'inchiesta di Bari sugli accessi abusivi dell'ex dipendente di Intesa Sanpaolo, Vincenzo Coviello. Sarebbero 34 i politici i cui conti correnti sarebbero stati spiati dall'uomo, che dalla sua sede di Bisceglie ha fatto oltre 6.600 accessi abusivi, visionando i movimenti bancari di 3.572 clienti di 679 filiali dell'istituto. Sul dossieraggio, ha detto Meloni in una intervista televisiva - "io mi sono data una spiegazione, poi chiaramente poi spero che una spiegazione ce la dia la magistratura ad un certo punto. In questa nazione - ha osservato - ci sono probabilmente gruppi di pressione che non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare, che non si può ricattare. E allora, magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti. Temo che non riusciranno".

463 di 521 - 14/10/2024 12:05
DIMITRI LONG N° messaggi: 4217 - Iscritto da: 04/10/2024

La premier ha fatto quindi un parallelo: "ladri che entrano dentro casa, rubano i gioielli e li vendono al ricettatore. Io penso che stia accadendo la stessa cosa con il mercato delle informazioni. Penso che ci siano dei funzionari, dei dipendenti pubblici e privati, che prendono illegalmente delle informazioni e le vendono sul mercato. A chi ? Questa è la risposta che stiamo aspettando". Di tutta la massiccia mole di intrusioni, fatta in poco più di due anni tra il febbraio 2022 e l'aprile 2024, secondo fonti accreditate sarebbero poche decine quelle riguardanti esponenti politici, altre 43 avrebbero riguardato personalità note del mondo dello sport, dello spettacolo e altro, mentre 70 riguarderebbero figure interne alla banca, per lo più posizioni apicali e manager. I restanti accessi riguarderebbero persone fisiche e giuridiche che in qualche modo avevano incrociato la sfera personale, locale e professionale dell'ex dipendente. E nessun file sarebbe stato scaricato. Un’attività a tappeto, dunque, che avrebbe riguardato anche i movimenti delle carte di credito, che in sede disciplinare l'uomo ha detto di avere fatto da solo e per curiosità personale.

Video correlato: "È accaduto, quindi può di nuovo accadere, ci ammonì Primo Levi. Può accadere se dimentichiamo" (RaiNews multimedia)
464 di 521 - 14/10/2024 12:05
DIMITRI LONG N° messaggi: 4217 - Iscritto da: 04/10/2024

Nell’intervista Giorgia Meloni, non affronta solo la questione “spioni”. Parla di tasse, attaccando i rilievi fatti dalle opposizioni. "Quella delle tasse per tutti è un'altra fake news perché questo governo le tasse le abbassa. Aumentare le tasse la considero una cosa di sinistra; infatti, la sinistra ancora chiede la patrimoniale, ma io di sinistra non sono e quindi faremo del nostro meglio anche per confermare i nostri provvedimenti e magari fare qualcosa di più".

Le vicende politiche di maggioranza, il posizionamento europeo, le inchieste giudiziarie che coinvolgono alcuni ministri, la questione dello ius scholae sono tutti elementi che sembrano evidenziare divisioni interne. Ma per Meloni lo stato di salute della coalizione è “più solido di quando abbiamo cominciato. Perché in questi due anni noi abbiamo chiaramente lavorato insieme, ma abbiamo anche attraversato insieme tante difficoltà e questo chiaramente cementa i rapporti”.

465 di 521 - 14/10/2024 12:06
DIMITRI LONG N° messaggi: 4217 - Iscritto da: 04/10/2024

Non poteva mancare un capitolo dell’intervista realizzata da Clemente Mimun sulla crisi mediorientale. “Vogliamo fare in modo che si arrivi alla liberazione degli ostaggi israeliani e a un cessate il fuoco a Gaza e in Libano: di fronte a questioni simili bisogna fare ciò che è giusto, non ciò che è facile. E io pensa vada fatto ciò che è giusto”, spiegando che bisogna anche "difendere il diritto a Israele per la sua sicurezza".
Per quanto riguarda gli attacchi a Unifil conferma: "sono inaccettabili, come abbiamo detto. Dopodiché, che dobbiamo rassegnarci è quello che in qualche maniera ci dice chi ritiene che per esempio dovremmo abbandonare l'Ucraina al suo destino, non rendendosi conto che quando saltano le regole del diritto internazionale ci si ritrova a vivere in un mondo di caos, che è quello che vediamo oggi.
È la ragione per la quale siamo impegnati tanto ad aiutare l'Ucraina a creare le condizioni per una pace giusta e duratura, tanto nel difendere il diritto a Israele per la sua sicurezza per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza, in Libano, alla liberazione degli ostaggi israeliani".

466 di 521 - 14/10/2024 12:06
DIMITRI LONG N° messaggi: 4217 - Iscritto da: 04/10/2024
Sulle nomine forzate a colpi di maggioranza la Premier va giù duro. "Sono passati dieci mesi, abbiamo il diritto di fare le nostre proposte, mi ha colpito che l'opposizione invece di fare altre proposte abbia addirittura impedito ai parlamentari di entrare e partecipare alla votazione. Sulla Rai siamo proprio al ridicolo, con una sinistra che dieci anni fa ha fatto una legge sulla governance che ha usato per dieci anni e oggi ci dice che quella legge fa schifo e quindi non va usata e va fatta una nuova legge altrimenti non si può nominare la governance della Rai". Afferma Giorgia Meloni nell’intervista. "La Rai - ha proseguito - fortunatamente continua a lavorare, è perfettamente operativa e quindi la cosa non mi preoccupa, così come non mi stupisce il fatto che la sinistra in questi due anni si sia appassionata sempre e solo al tema delle nomine".
467 di 521 - 14/10/2024 12:46
DIMITRI LONG N° messaggi: 4217 - Iscritto da: 04/10/2024

Manovra attesa entro martedì: si ragiona sugli ultimi ritocchi

Economia14 ottobre 2024 - 11.30
Manovra attesa entro martedì: si ragiona sugli ultimi ritocchi
(Teleborsa) - Si surriscalda il clima in vista del varo della Manovra che dovrà essere finalizzata entro il 20 ottobre. Entro martedì è atteso il Documento programmatico di bilancio, che fornirà la bozza con i numeri per grandi categorie da inviare a Bruxelles, che saranno poi meglio dettagliati nella Legge di bilancio vera e propria

La dimensione è nota: si parla di impegni per 24-25 miliardi a fronte di coperture che al momento arrivano a 15-16 miliardi di euro. Una dotazione limitata che dovrà trovare copertura con la spending review dei ministeri che vale circa 3 miliardi, con altri risparmi di spesa e con gli introiti del concordato preventivo, da cui sono attesi circa 2 miliarid di euro. Non sono esclusi aumenti delle imposte per alcune categorie di contribuenti.

E proprio sull'imposizione fiscale selettiva si divide la maggioranza, con la Lega che propone di tassare gli extraprofitti delle banche, cui si oppone fermamente Forza Italia, contraria a questa ipotesi. "Con noi non ci saranno mai tasse sugli extraprofitti delle banche", ha dichiarato il leader di FI, Antonio Tajani, aggiungendo "è roba da Unione Sovietica".
Fra i punti centrali della Manovra c'è il concordato preventivo biennale, che secondo le aspettative del governo dovrebbe fruttare circa 2 miliardi di euro, la cifra necessaria per il taglio dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% ai redditi fino a 50mila euro. Chi non aderirà al concordato preventivo entro il 31 ottobre finirà sotto la tagliola dei controlli: si tratta soprattutto di categorie sospette come bar e pasticcerie che dichiarano redditi ritenuti troppo bassi che superano appena i 12mila euro e ristoranti con redditi di poco superiori ai 15mila euro.

Possibile anche un intervento sulle pensioni, per favorire la permanenza sul lavoro, attraverso un taglio degli oneri contributivi sino ad una certa soglia o con detrazioni fiscali che si annullerebbero oltre quota 40mila euro. Si è parlato anche del cosiddetto Bonus Maroni, con l'offerta di incentivi sino al 10% dei contributi o con una tassazione agevolata.

Per racimolare risorse preziose a rendere strutturale il taglio Irpef si è parlato anche di una nuova rottamazione delle cartelle.
468 di 521 - 15/10/2024 13:05
DIMITRI LONG N° messaggi: 4217 - Iscritto da: 04/10/2024

Dalla centralità dell'Italia in Ue al Piano Mattei: cosa ha detto Meloni

Le considerazioni della Presidente del Consiglio in Parlamento in vista del Consiglio europeo del 17-18 ottobre

Economia,Politica15 ottobre 2024 - 11.42
Dalla centralità dell'Italia in Ue al Piano Mattei: cosa ha detto Meloni
(Teleborsa) - "Questa nuova legislatura europea si è aperta all’insegna della preoccupazione e dell’incertezza" a causa delle due guerre e "per le molte difficoltà che attraversa l’economia europea", ma le elezioni europee hanno fornito alcuni messaggi molto chiari", nominando "una nuova squadra che dovrà affiancare la Presidente rieletta Ursula von der Leyen". E' quanto affermato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle sue Comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17-18 ottobre dinanzi a Camera e Senato.

Meloni ha ricordato che della squadra farà parte anche il Ministro Raffaele Fitto in qualità di Vicepresidente Esecutivo, una nomina che testimonia "un notevole miglioramento per la nostra Nazione rispetto alla composizione della commissione uscente" dove non c'era alcuni italiano fra i 7 Vicepresidenti complessivi.

"Questa indicazione è la conferma di una ritrovata centralità dell'Italia in ambito europeo", ha sottolineato la Premier, sollecitando tutte le forze politiche a votare per l'attuale Commissione, perché "ci sono momenti in cui l’interesse nazionale deve prevalere su quello di parte", ed aggiungendo che la nomina testimonia che "in Europa la forza degli Stati membri viene ancora prima di quella delle presunte maggioranze politiche".
Meloni ha ricordato che la delega per la Coesione affidata a Fitto è " di primissimo ordine" e vale nel complesso circa 378 miliardi (di cui circa 43 per l'Italia), su un bilancio complessivo di 1200, solo per il ciclo 2021-2027. A questa delega si aggiunge anche quella al PNRR, che vale ulteriori 600 miliardi e dovrà essere esercitata congiuntamente con il Commissario Dombrovskis, ragion per cui - sottolinea Meloni - "qualcuno ha letto in questo affiancamento una sorta di 'ipoteca rigorista', mentre io credo che questa stretta collaborazione di carattere paritario rappresenti piuttosto l’opportunità per il commissario italiano di far valere le ragioni di una necessaria, maggiore flessibilità, sugli investimenti".

"L’Europa di domani non può essere più uguale a quella di ieri e di oggi. Deve cambiare, ripensare completamente le sue priorità, il suo approccio, la sua postura. Riscoprire, cioè, il suo ruolo nella storia, particolarmente in questo tempo storico così complesso". ha affermato la Presidente, aggiungendo "siamo di fronte a una fase della geopolitica completamente nuova, sempre più animata da sfide interconnesse" e dove "la centralità del nostro Continente non è più scontata". Il rapporto Letta ed il rapporto Draghi - ha sottolineato - "hanno fotografato con chiarezza i numeri e le ragioni della nostra perdita di ruolo negli ultimi decenni" e ci costringono a "scegliere finalmente, e con coraggio, che cosa vogliamo essere e dove vogliamo andare".

Meloni ha richiamato l'Agenda strategica 2024-2029 e la visione di "un’Europa che si occupi delle grandi materie di interesse comune, materie che richiedono di unire gli sforzi e di mettere a sistema il contributo di tutti, e che sappia attribuire la giusta importanza alle specificità nazionali nelle materie dove gli Stati nazionali sono in grado di fare meglio". Un cenno anche agli "investimenti necessari per far fronte alle sfide che stiamo affrontando, dal rilancio della competitività del sistema produttivo e industriale europeo alla doppia transizione ambientale e digitale, dalla politica di difesa e sicurezza al governo dei flussi migratori".

Parlando del Green Deal europeo, Meloni ha ricordato che "ha creato effetti disastrosi" e che "non ha alcun senso distruggere migliaia di posti di lavoro, smantellare interi segmenti industriali che producono ricchezza e occupazione e condannarsi a nuove dipendenze strategiche, per perseguire obiettivi impossibili da raggiungere". "L’addio al motore endotermico entro il 2035, cioè in poco più di un decennio, è uno degli esempi più evidenti di questo approccio sbagliato, ha rimarcato la Premier, aggiungendo "si è scelta la conversione forzata ad una sola tecnologia, l’elettrico, di cui però noi non deteniamo le materie prime, non controlliamo le catene del valore, che ha una domanda relativamente bassa e prezzi proibitivi per gran parte dei nostri concittadini". Per questi motivi "si deve avere il coraggio di riaprire la partita, e di perseguire, al contempo, la strada della neutralità tecnologica, sostenendo anche quelle tecnologie e quelle filiere - come i biocarburanti - nelle quali l’Italia e l’Europa possono giocare un ruolo da protagonisti".

"Non posso che essere d’accordo con Mario Draghi quando scrive, nel suo rapporto, che gli ambiziosi obiettivi ambientali che ci siamo posti devono essere accompagnati da maggiori risorse pubbliche e private, da investimenti adeguati e da un piano coerente per raggiungerli", ha detto la Presidente, mettendo l'accento sugli "strumenti finanziari necessari a sostenere questo percorso" e sulla possibilità di individuare "nuovi strumenti di debito comune" edi "mobilitare adeguatamente il capitale privato".

"L’altro grande focus di discussione a Bruxelles sarà rappresentato, ovviamente, dalle crisi geopolitiche in atto", ha spiegato la Premier, parlando della necessità di "costruire le condizioni per una pace giusta e duratura" per l’Ucraina e per consentire al Paese di "guardare" ad un "futuro di prosperità e benessere."

Un cenno anche alla guerra in Medio Oriente ed alla "preoccupazione per l’escalation in corso in Libano" che "rischia di avere esiti imprevedibili". "Difendiamo il diritto di Israele a vivere in pace e in sicurezza, ma ribadiamo la necessità che questo avvenga nel rispetto del diritto internazionale umanitario" - ha ribadito Meloni - senza rimanere "insensibili di fronte all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza". "Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, in particolare a quello degli Stati Uniti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati, in cui Israele e Palestina coesistano fianco a fianco in pace, con sicurezza per entrambi".

Meloni ha parlato anche della crisi dei rifugiati in Siria, in Giordania e negli altri Paesi della regione, affermando che occorre "rivedere la Strategia dell’Unione Europea per la Siria" ed "investire nell’early recovery, in modo che i rifugiati che decidono di tornare trovino condizioni che permettano un loro reinserimento". Sempre in ambito internazionale, un cenno anche alla "situazione venezuelana", alle "elezioni ben poco trasparenti" vinte da Maduro ed alla "inaccettabile repressione del regime".

Non poteva mancare un cenno alla gestione dei flussi migratori ed alle "priorità" della UE, vale a dire "la difesa dei confini esterni, il contrasto all’immigrazione irregolare di massa, l’impegno per affrontare le cause profonde della migrazione e il sostegno ai canali di migrazione legale". "L’approccio dell’Europa in materia migratoria è oggi molto diverso da quello del passato, grazie soprattutto all’impulso italiano, ma è fondamentale lavorare per dare concretezza alle nuove priorità", ha ricordato Meloni, parlando dei risultati raggiunti che hanno visto una riduzione degli sbarchi illegali del 60% rispetto al 2023 e del 30% rispetto al 2022, "merito delle politiche del governo" e del "sostegno che l’Europa ha garantito". "L’Italia è geograficamente collocata al centro del Mediterraneo - ha sottolineato - e questo ci rende il naturale punto d’incontro tra l’Occidente e il Sud del mondo. È uno straordinario vantaggio, se è vero, come è vero, che la posizione geostrategica di una Nazione può essere importante quanto la sua forza economica e finanziaria".

"Non è un segreto per nessuno che non siamo gli unici a guardare all’Africa e che ci sono altri attori - Russia e Cina in testa, ma non solo - che portano avanti le proprie strategie, spesso con un approccio molto più assertivo del nostro", ha affermato la Presidente, ribadendo "rimango convinta che, nel rapporto con le Nazioni africane, noi rimaniamo potenzialmente più competitivi, perché la nostra sfida non è alimentare il caos per tentare di depredare l’Africa delle proprie risorse, ma consentire ai Paesi africani di utilizzare quelle risorse, per poter vivere di ciò che hanno, con Governi stabili e società prospere". Un "approccio" che l'Italia ha esplicitato con il Piano Mattei per l’Africa "che ha già visto partire diversi progetti con le prime nove nazioni africane coinvolte, e raccoglie sempre maggiore attenzione e curiosità a livello internazionale".

"Il Consiglio europeo di domani è stato definito come un Consiglio europeo di 'transizione', tra il vecchio e il nuovo ciclo istituzionale europeo", ha detto Meloni, aggiungendo ""proprio per questo sarà un Consiglio Europeo importante, perché porrà le basi della strategia da adottare nei prossimi anni". "L’Italia, come sempre farà la sua parte, pronta a indicare la rotta su molti temi sui quali ha ampiamente dimostrato di poter dire la sua", ha concluso.
469 di 521 - 19/11/2024 07:56
IL_SACCENTE N° messaggi: 22 - Iscritto da: 16/11/2024
UN BACIONE A SALVINI DALL'EMILIA-ROMAGNA

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470 di 521 - 30/11/2024 15:59
ritas98 N° messaggi: 76 - Iscritto da: 29/11/2024

Svelata la passione segreta di Giorgia Meloni: “Mi sta succedendo spesso”

Giorgia Meloni© Fornito da News Mondo

Giorgia Meloni e il segreto: la premier gioca online con un nickname anonimo e ha contagiato Fratelli d’Italia.

Non tutti conoscono il lato più rilassato della premier Giorgia Meloni, ma dietro l’immagine politica si nasconde una passione travolgente: il Burraco. La presidente del Consiglio si concede sfide notturne online, spesso in solitaria, utilizzando un nickname anonimo per proteggere la sua identità. Tra una sigaretta e una mano di carte, Meloni si immerge in partite dove la strategia è tutto.

471 di 521 - Modificato il 30/11/2024 16:01
ritas98 N° messaggi: 76 - Iscritto da: 29/11/2024
Questa curiosità sulla vita privata della premier è stata rivelata da un articolo del Fatto Quotidiano, che ha svelato come il Burraco non sia più solo un passatempo per Meloni ma una passione condivisa con i membri di Fratelli d’Italia. Come racconta un deputato: «È stata lei, Giorgia, a trasmetterci la dedizione: come tutto, d’altronde».
Giorgia Meloni



Tornei tra parlamentari: Fratelli d’Italia si sfida

Grazie al racconto del Fatto Quotidiano, si scopre che il Burraco ha conquistato gran parte del partito. L’idea di organizzare veri e propri tornei è nata da Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, che ha proposto una formula ispirata alla Vecchia Champions League: partite tra senatori, deputati e ministri, con gironi all’italiana e fasi eliminatorie.
Video correlato: Celenza doppia i 'sostenitori indiani' di Giorgia Meloni: «La politica fa arrabbia', chi l'ha detto? Il santo duce» (Corriere Tv)
472 di 521 - 30/11/2024 16:03
ritas98 N° messaggi: 76 - Iscritto da: 29/11/2024

Le sfide sono rigorosamente giocate «fuori dall’orario di aula e commissioni perché, si sa, la premier non lo permetterebbe mai». I premi in palio, come raccontato nell’articolo, includono magliette celebrative e una coppa d’ottone. Tra i partecipanti spiccano figure come Francesco Lollobrigida, noto per la sua competitività, e Guido Crosetto, spesso descritto come un giocatore che «perde la pazienza come spesso gli capita».

Giorgia Meloni: vittorie e rabbia

Anche Giorgia Meloni partecipa attivamente alle partite, e il Burraco per lei non è solo un passatempo. «Le cose che mi fanno arrabbiare di più sono la slealtà, l’umiliazione e perdere a Burraco, cosa che mi sta succedendo un po’ troppo spesso», avrebbe confessato, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano.

Il quotidiano sottolinea che la premier gioca spesso con la sorella Arianna Meloni e, talvolta, con Francesca Verdini. Tra i momenti più divertenti, si evidenziano le rivalità interne che hanno trasformato il Burraco in una vera e propria tradizione di Fratelli d’Italia. Come avrebbe detto la stessa Meloni: «Non bisogna sottovalutare la cattiveria di un buono costretto a essere cattivo».

Grazie alle rivelazioni del Fatto Quotidiano, emerge un lato inedito di Giorgia Meloni, che riesce a mescolare competizione e convivialità anche in un semplice gioco di carte. Come riportato anche da open.online

473 di 521 - Modificato il 20/12/2024 20:00
Mary Ass Casalinghe di Voghera N° messaggi: 68 - Iscritto da: 05/12/2024

Meloni al Polo Nord: il vertice sui migranti, le renne e gli iglù con Ginevra.

La premier al confine con la Russia di Putin

Ha voluto esserci a tutti i costi, tra i ghiacci artici, a parlare di migranti, sicurezza, confini. E pazienza se le temperature polari di Saariselka, piccolo villaggio di duecento anime nel cuore della Lapponia, in Finlandia, non sono esattamente la cura migliore per la brutta influenza che per tre giorni ha tormentato Giorgia Meloni a Bruxelles, sabotando un pezzo del suo Consiglio europeo. L'aereo della premier atterra nel primo pomeriggio sulla pista ghiacciata dell'aeroporto di Ivalo. Che sui tag social appare insieme affiancato dalla dizione: Polo Nord. Nevica fitto, buio pesto, luce zero di questi tempi, di notte il termometro segna meno ventitrè gradi. Se il meteo non rema contro, in questa stagione, vedere l'aurora boreale non è un'impresa impossibile.
474 di 521 - 20/12/2024 20:00
Mary Ass Casalinghe di Voghera N° messaggi: 68 - Iscritto da: 05/12/2024

La scommessa di Meloni

Meloni tiene fede alla promessa che aveva fatto tempo fa a Petteri Orpo, premier finlandese, gran cerimoniere di questo summit europeo in un formato inedito. Nord-Sud. Da un lato i nordici, Finlandia ovviamente e poi la Svezia, dall'altro i mediterranei, Italia e Grecia, qui rappresentata dal premier popolare Kyriakos Mitsotakis. Tanti i dossier da squadernare nella due giorni di summit il cui file rouge è la sicurezza europea tout-court e dunque la difesa dei confini qui in un Paese che è il confine europeo e da due anni anche della Nato con la Russia di Vladimir Putin. Anche se la testa della premier in questa giornata è più a Palermo che tra la schiera di casette in legno con tetto a spiovente ricoperte da chili di neve. È il giorno di Matteo Salvini e della sentenza Open Arms che può segnare il prossimo corso del governo..
475 di 521 - 20/12/2024 20:01
Mary Ass Casalinghe di Voghera N° messaggi: 68 - Iscritto da: 05/12/2024

L'allarme migranti

L'agenda internazionale e domestica si intrecciano nella trasferta finlandese di Meloni oltre il Circolo polare artico - siamo circa duecentosessanta chilometri a Nord e non si ricorda un premier italiano arrivare così vicino al Polo Nord - e a intrecciarle c'è il dossier migranti. Non proprio un'emergenza da queste parti, a sentire i pochi negozianti e indigeni che fanno capolino per strada in questo villaggio Sami, una delle più antiche etnie scandinave. Per la premier e leader di Fratelli d'Italia è però un chiodo fisso. Ne ha parlato stamattina con Ursula von der Leyen in un fugace faccia a faccia, l'ultimo a Bruxelles, in cui ha chiesto alla presidente della Commissione europea di accelerare sulla "lista dei Paesi sicuri". Questione considerata urgentissima a Palazzo Chigi, dove sperano che l'Ue chiuda per la primavera del 2025, perché la lista potrebbe salvare in extremis il patto fra Italia e Albania sui riconoscimenti extraterritoriali, proprio in questi giorni minacciato fin dalle fondamenta da una serie di sentenze italiane ed europee.

476 di 521 - 20/12/2024 20:02
Mary Ass Casalinghe di Voghera N° messaggi: 68 - Iscritto da: 05/12/2024

Il confine tra Nato e Russia

Poi la sicurezza, che da queste parti si legge Russia, l'ingombrante vicino dell'Europa artica con cui la Finlandia, fresca di adesione alla Nato, condivide 380 chilometri di confine. Quanto basta per non dormire sereni, ora che Putin ha messo il Paese scandinavo nel mirino e le provocazioni alla frontiera sono sempre più frequenti. Mentre il mondo trattiene il fiato sperando in una tregua della guerra in Ucraina - con Zelensky che al Consiglio europeo ha confessato tutta la fatica della resistenza a tre anni dall'invasione russa - qui a due passi dal Polo Nord un pezzo di Europa si incontra e si interroga su come gestire il dopo. Qui dove nessuno, a partire dai finlandesi che con i russi hanno combattuto nelle foreste innevate durante la Seconda guerra mondiale, prende sotto gamba le minacce dello "zar" al Cremlino.
Non potrebbe essere altrimenti, in questa terra di frontiera dove Nato e Russia si guardano in cagnesco e si puntano le armi. A pochi chilometri dall'aeroporto di Ivalo, la "Sparta finlandese", una base Nato ospita truppe americane e monitora i movimenti oltre confine. E tra le vie della cittadina si scorgono cartelli che indicano la strada per Murmansk, il porto russo affacciato sul golfo di Kola dove è stazionata la temibile Flotta Artica di Putin, crocevia di una delle più sensibili rotte commerciali al mondo.

477 di 521 - 20/12/2024 20:03
Mary Ass Casalinghe di Voghera N° messaggi: 68 - Iscritto da: 05/12/2024


Meloni al Polo Nord: il vertice sui migranti, le renne e gli iglù con Ginevra.

La premier al confine con la Russia di Putin

Tra renne e iglù, Natale con Ginevra

Ce n'è abbastanza per far stringere i denti a Meloni e tener fede alla promessa fatta al collega finlandese. Certo aiuta il paesaggio di Saariselka, la città delle renne quattrocento chilometri a Nord del più noto villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi, le luci natalizie, i negozi addobbati in mezzo alla foresta e gli iglù. Quanto basta per convincere la piccola figlia Ginevra, otto anni, a prendere un aereo da Roma insieme alla scorta e raggiungere la madre a Saariselka per una vigilia natalizia che non capita tutti gli anni.

478 di 521 - 10/1/2025 12:58
peppedj N° messaggi: 18550 - Iscritto da: 27/9/2007
Bayer
479 di 521 - Modificato il 12/1/2025 15:32
john_bestento1 N° messaggi: 51 - Iscritto da: 12/1/2025

L'America sembra tornata all'epoca del Far West, dove vigeva la legge del più forte.
E anche nell'Unione Europea non si è levato nemmeno un pigolio nei confronti del debordante abuso di posizione dominante dei tanti mezzi di controllo di cui dispone Musk

480 di 521 - 12/1/2025 15:33
john_bestento1 N° messaggi: 51 - Iscritto da: 12/1/2025

Oltre a chiedere una dozzina di volte a Giorgia Meloni che tipo di accordo ha fatto l'Italia con Elon Musk, per cui la premier nutre una evidente simpatia, dovremmo interrogarci anche se gli americani vivono ancora nella terra del mercato e del rispetto delle regole. A vedere la concentrazione di potere nelle mani del magnate non si direbbe. E non si direbbe che il problema venga avvertito anche in Europa.

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