Perché il rimbalzo del prezzo del petrolio avrà vita breve

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Nel frattempo, i prezzi del petrolio tentano il rimbalzo: il Wti sale dello 0,95% a 69,92 dollari al barile, il Brent dello 0,87% a 75,24 dollari al barile grazie al miglioramento del sentiment, in quanto il Governo statunitense ha dichiarato che proteggerà i depositi bancari e First Citizens ha annunciato che acquisterà gran parte degli asset della fallita Silicon Valley Bank, mentre aumentano le speranze di una pausa negli aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed. «Non è previsto un forte rimbalzo del prezzo del petrolio fino a quando la crisi bancaria non si sarà completamente dissolta, il che potrebbe richiedere giorni, se non settimane», ha affermato all’agenzia Reuters Vandana Hari, fondatore di Vanda Insights. Fawad Razaqzada, analista di City Index e Forex.com, ha aggiunto: «Abbiamo visto alcune delle implicazioni dell'aumento dei tassi di interesse sul settore bancario già nelle ultime due settimane, ma l'impatto completo sull'economia deve ancora diventare evidente». Per il momento, ha precisato, «la sensazione generale è che l'attività economica globale rallenterà a causa dell'aumento dei tassi di interesse, il che dovrebbe danneggiare la domanda di petrolio».

La Russia eviterà ulteriori accumuli di scorte

A supportare i prezzi del petrolio anche i commenti del presidente russo, Vladimir Putin, che ha dichiarato di voler piazzare armi nucleari tattiche in Bielorussia, facendo salire le tensioni geopolitiche in Europa. La Nato domenica ha fortemente criticato Putin per quella che ha definito la sua retorica nucleare "pericolosa e irresponsabile". Mentre il vice primo ministro russo, Alexander Novak, ha dichiarato venerdì scorso che Mosca è molto vicina a raggiungere l'obiettivo di ridurre la produzione di greggio di 500.000 barili al giorno per arrivare a circa 9,5 milioni di barili al giorno. Nonostante la riduzione della produzione, si prevede che la Russia manterrà le esportazioni di greggio tagliando la produzione delle raffinerie nel mese di aprile.

Le esportazioni di prodotti petroliferi russi sono state finora più colpite di quelle di greggio dal recente embargo dell'Unione Europea, con tonnellate di diesel bloccate sulle navi in attesa di acquirenti. Gli analisti hanno detto che le scorte di greggio russe sono in aumento da settembre dello scorso anno e che il Paese probabilmente vorrà evitare ulteriori accumuli di scorte durante la stagione di manutenzione delle raffinerie, da marzo a giugno. «Se la Russia vuole ridurre le scorte che ha accumulato, è possibile che i tagli alla produzione debbano essere estesi oltre giugno», hanno dichiarato gli analisti di FGE. Nel frattempo, in Francia, gli scioperi stanno interrompendo le raffinerie, riducendo la domanda di greggio e la produzione di carburante.

Mosca vuole un risarcimento per i danni causati dalle esplosioni ai gasdotti Nord Stream

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Sempre Mosca potrebbe chiedere un risarcimento per i danni causati dalle esplosioni ai gasdotti Nord Stream lo scorso anno. I gasdotti, che collegano Russia e Germania sotto il Mar Baltico, sono stati colpiti da alcune esplosioni lo scorso settembre, un atto di terrorismo internazionale secondo Mosca. «Non escludiamo di sollevare in seguito la questione del risarcimento per i danni causati dall'esplosione dei gasdotti Nord Stream", ha detto in un'intervista all'agenzia di stampa Ria Novosti, Dmitry Birichevsky, capo del dipartimento per la cooperazione economica del ministero degli Esteri russo, aggiungendo che i paesi occidentali si stanno opponendo a una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite preparata dalla Russia che chiede un'indagine internazionale indipendente sulle esplosioni del Nord Stream. «Nonostante ciò, intendiamo continuare a insistere su un'indagine internazionale completa e aperta con la partecipazione obbligatoria di rappresentanti russi», ha concluso il diplomatico. Intanto il prezzo del gas naturale europeo sale del 2,6% a 42,20 euro a Mwh. (riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 27/03/2023 09:47
Ultimo aggiornamento: 27/03/2023 10:31

Stato di emergenza per fuoriuscita petrolio in Uk, Brent oltre 75 dollari. Ecco perché il rimbalzo avrà vita breve

di Francesca Gerosa

In Gran Bretagna è stato proclamato lo stato di emergenza a seguito della fuoriuscita di petrolio dall'impianto di Wytch Farm a Purbecks, uno dei più grandi giacimenti petroliferi onshore in Europa. La Russia eviterà ulteriori accumuli di scorte. Intanto vuole un risarcimento per i danni causati dalle esplosioni ai gasdotti Nord Stream | Il Brent scende a 74 dollari, ecco perché la domanda di petrolio è sempre più a rischio


In Gran Bretagna è stato proclamato lo stato di emergenza a seguito della fuoriuscita di petrolio nel sud dell'Inghilterra, a Poole nel Dorset.
La perdita proviene dall'impianto di Wytch Farm a Purbecks, uno dei più grandi giacimenti petroliferi onshore in Europa.

La struttura, rilevata da Perenco nel 2011, era in precedenza gestita da BP.
Perenco ha dichiarato che si tratta di una "perdita di petrolio limitata".
Il team di gestione degli incidenti è stato attivato immediatamente e la "fuga è stata bloccata". A dare delle cifre è stato il quotidiano britannico Telegraph, parlando di “200 barili di petrolio” riversati in acqua.
L'Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria nel sud-ovest ha invitato i cittadini a non nuotare nel porto di Poole o nell'area circostante fino a nuovo avviso.

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LINEA DEL PIAVE 13🥸

Sale il prezzo del petrolio

Oltre a Wall Street, anche il prezzo del petrolio inverte la rotta. Il Brent cresce del 2,4% e il Wti del 3%. Le scorte settimanali di greggio Usa salgono a 459,657 milioni di barili, in aumento di 4,489 milioni di barili rispetto alla settimana precedente. Le scorte settimanali di benzina si attestano a 216,07 milioni di barili, 207 mila in meno dei sette giorni precedenti. Le scorte di carburante raffinato crescono a 106,657 milioni di barili, in aumento di 985 mila barili rispetto alla settimana passata. Infine, le raffinerie americane hanno lavorato al 93,1% della capacità.

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