Geox (GEO)

- 14/11/2006 18:50
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Grafico Intraday: Geox SPAGrafico Storico: Geox SPA
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ABBIGLIAMENTO E CALZATURE BREVETTATE QUESTO IL BUSSINESS DI GEOX
UN'IDEA CHE SI VENDE BENE. BUONA INTERNAZIONALIZZAZIONE,CONTI A POSTO E IN COSTANTE MIGLIORAMENTO. NON FATEVELO MANCARE IN UN
PTF DI MEDIO-LUNGO PERIODO.

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1901 di 1942 - 20/1/2018 12:02
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Geox, fatturato in lieve calo a 884 milioni nel 2017

I ricavi preliminari della società hanno evidenziato una discesa superiore alle attese dell'1,8% a cambi correnti rispetto al 2016, dovuta principalmente alla razionalizzazione della rete dei negozi monomarca. Migliora la posizione finanziaria netta a -5,4 mln di euro. Al posto dell'ad Borgo a febbraio arriva Mascazzini

di Marco Sasso

Geox ha terminato il 2017 con ricavi in calo a 884,5 milioni di euro. Il dato preliminare sul fatturato è arretrato su base tendenziale dell'1,8% a cambi correnti e dell'1,7% a cambi costanti. Il consenso Factset si aspettava un valore di 895,7 milioni di euro. La crescita del canale multimarca ha compensato parzialmente la razionalizzazione già programmata della rete dei negozi monomarca.

I ricavi dei negozi multimarca, che rappresentano il 45% dei ricavi del gruppo, si sono attestati a 401 milioni di euro, in linea con le aspettative della società e in crescita dell'1,4% a cambi correnti e dell'1,6% a cambi costanti, evidenziando una performance sostanzialmente stabile in Italia e nel resto dell'Europa e una crescita a doppia cifra in Russia, Est Europa, Cina e nel canale on-line. I ricavi dei negozi a gestione diretta, che rappresentano il 41% dei ricavi del gruppo, hanno mostrato invece una riduzione a 362,1 milioni di euro (-2,3% a cambi correnti e -2,1% a cambi costanti), dovuta, oltre alla razionalizzazione dei negozi in Europa, alla stabilità delle vendite dei negozi a parità di perimetro aperti da almeno 12 mesi (+0,5% su base tendenziale).

Nello specifico, i ricavi realizzati in Italia, che rappresentano per Geox il 29% del totale, si sono attestati a 257,5 milioni di euro, in calo del 4,7% rispetto a quelli del 2016. Mentre il fatturato generato in Europa, pari al 43% dei ricavi, è risultato in calo del 3,4% a 382,9 milioni. Secondo i dati preliminari è migliorata, invece, la posizione finanziaria netta del gruppo, risultando pari a -5,4 milioni di euro rispetto ai -35,9 milioni riportati al termine del 2016. Tale risultato è dovuto principalmente al miglioramento della redditività e allo stretto controllo del capitale circolante netto, e in particolare alla riduzione di magazzino. Gli investimenti sono stati pari a circa 30 milioni di euro, in linea con lo scorso esercizio.

"I dati attesi del 2017 riflettono i primi risultati concreti della nuova strategia incentrata sull'aumento della redditività e sull'ottenimento di un business sano e profittevole", ha commentato Mario Moretti Polegato, presidente di Geox . Il patron si è detto fiducioso che "tali risultati, congiuntamente agli investimenti fatti nello stile, nei nuovi prodotti, nel nuovo concept dei negozi, nella comunicazione incentrata sul binomio tecnologia-stile e nella forza commerciale nei mercati a grande potenziale, ci permetteranno di conseguire a breve anche una crescita profittevole, solida e duratura".

La società ha comunicato, inoltre, le dimissioni con effetto immediato di Gregorio Borgo dalla carica di amministratore delegato. A succedergli sarà Matteo Mascazzini, la cui nomina verrà formalizzata in un apposito cda convocato per l'1 febbraio.

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1902 di 1942 - 20/1/2018 12:38
Balto3 N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/3/2014
se va sotto i 2,58 arriverà almeno a 2,45 al contrario potrebbe iniziare un trading range tra 2,6 e 3 euro come già accaduto nel 2016 ...

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1904 di 1942 - Modificato il 20/1/2018 12:53
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Geox ha smesso di fare utili. Dall'Ipo -44% in Borsa. I mali oscuri del gruppo

Geox chiude il 2017 con 884,5 mln di ricavi, sotto i livelli del 2016. Pesano la ristrutturazione dei monomarca e l’incertezza sul rilancio in Asia e Usa.

Tonfo in avvio di giornata per il titolo Geox, dopo che la società, che intanto ha visto cooptato nel Cda Matteo Mascazzini (finora a capo di Gucci America), destinato a sostituire l’attuale amministratore delegato Gregorio Borgo (ex Pirelli, dimissionario senza buonuscita per motivi personali), rimasto in carica solo un anno, ha diffuso le indicazioni preliminari per il 2017.

L’esercizio appena concluso dovrebbe aver registrato ricavi pari a 884,5 milioni di euro, appena sotto i livelli dell’anno precedente (-1,8% a cambi correnti, -1,7% a cambi costanti).

Geox, e-commerce compensa debolezza monomarca

In particolare la crescita del canale multimarca e un secondo semestre positivo nelle vendite comparabili dei negozi a gestione diretta (che hanno segnato +2%) hanno quasi completamente compensato la preventivata ottimizzazione della rete dei negozi monomarca, mentre conferme importanti arrivano sia dalla crescita a doppia cifra dell’e-commerce (+26%) sia dalle buone performance in Russia, Est Europa e Cina.

Tutto bene? Neanche per sogno: i numeri del gruppo di Mario Moretti Polegato sono infatti apparsi inferiori del 10% circa alle previsioni stilate dagli analisti di Kepler Cheuvreux.

Kepler Cheuvreux lima stime e target price su Geox

Così gli analisti hanno provveduto a rifare i conti, tagliando le stime sugli utili per azione del 27,6% per l’anno appena concluso e del 17,4% per quello in corso, e a ridurre il target price da 3,9 a 3,3 euro. Il titolo non l’ha presa bene, arrivando a toccare un minimo di 2,56 euro in avvio prima di risalire attorno ai 2,68 euro, con un calo del 6% rispetto alla chiusura precedente e una capitalizzazione scivolata virtualmente sotto i 700 milioni di euro.

ll tonfo odierno peggiora una performance già molto negativa negli ultimi tre mesi (-20,4% prima dell’annuncio dei risultati preliminari), riducendo il recupero, comunque consistente, messo a segno negli ultimi 12 mesi (+42% alla chiusura di ieri sera).

Polegato, un self made man che piaceva a Wall Street

Nonostante tale recupero, tuttavia, il titolo resta molto distante (-44%) dai livelli a cui debuttò in borsa, nel 2004. Eppure la storia di Geox sembrava poter andare molto diversamente: quando nell’autunno di 14 anni fa Mario Moretti Polegato varcò l’Atlantico per presentare la “garage company” da lui fondata nel 1995 ed in procinto di sbarcare in borsa, in molti avevano creduto in una storia che aveva tutte le caratteristiche per piacere agli investitori statunitensi: quella di un imprenditore di prima generazione, un “self made man” che crea la sua fortuna da zero o quasi.

Per Geox un debutto in Borsa da fare invidia a Mr Tod’s

A Piazza Affari ci fu meno entusiasmo, ma l’Ipo fu comunque un successo: Geox debuttò sfiorando il +20% dal prezzo di collocamento chiudendo il primo giorno a 5,482 euro rispetto ai 4,6 euro a cui era stato collocato. La capitalizzazione della società superò il miliardo di euro e a Polegato andarono in tasca alcune centinaia di milioni di euro. Roba da far morire d’invidia, azzardarono i trader, altri “bei nomi” del settore come Diego Della Valle, che peraltro a Piazza Affari aveva visto sbarcare la sua Tod’s nel 2000 a 40 euro per azione, per una capitalizzazione di 1,3 miliardi, contro i 61 euro attuali (pari a 2 miliardi di capitalizzazione).

La parabola di Polegato: dai fasti del 2007 al tonfo del 2012

Negli anni successivi il gruppo di Polegato ha inanellato continui rialzi delle quotazioni, arrivate nel novembre 2007 a toccare il massimo storico di 16,36 euro (ed una capitalizzazione di borsa di 4 miliardi), poi il crollo: la crisi economico finanziaria mondiale prima, le difficoltà del settore moda poi, fecero calare il titolo sui 3,7 euro già un anno dopo il record storico, per poi farlo gradualmente scivolare fino a un minimo di 1,438 nel maggio 2012. Da allora tra alti e bassi il titolo ha continuato a oscillare tra 1,8 e 4,3 euro per azione senza più riuscire a riprendere la marcia verso anche solo quei 6,63 euro toccati nel rimbalzo delle borse del marzo 2009. Il perché è presto detto: Geox ha smesso di crescere e, soprattutto, ha smesso di fare utili.

Mascazzini riuscirà a far crescere gli utili?

Se dieci anni fa il Geox aveva segnato un utile netto di 120 milioni, a fine 2016 il profitto si era ridotto a soli 2 milioni. A settembre la società di Polegato aveva previsto per l’intero 2017 un fatturato in leggero calo, accompagnato però da un miglioramento del margine lordo e da una redditività “in significativo aumento”. Per il momento il mercato ha toccato con mano come la previsione di vendite poco sotto i livelli dell’anno precedente fosse corretta, ora attende di capire se finalmente dal fronte degli utili arriveranno notizie positive, ma anche se Mascazzini può essere il manager giusto per far ritrovare al gruppo delle “calzature che respirano” quella crescita, soprattutto negli Usa e in Asia, che è stata vanamente inseguita per troppi anni senza risultati apprezzabili.

http://www.affaritaliani.it

6eat1
1906 di 1942 - 20/1/2018 17:00
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Geox ha smesso di fare utili. Dall'Ipo -44% in Borsa. I mali oscuri del gruppo

Geox chiude il 2017 con 884,5 mln di ricavi, sotto i livelli del 2016. Pesano la ristrutturazione dei monomarca e l’incertezza sul rilancio in Asia e Usa.

Tonfo in avvio di giornata per il titolo Geox, dopo che la società, che intanto ha visto cooptato nel Cda Matteo Mascazzini (finora a capo di Gucci America), destinato a sostituire l’attuale amministratore delegato Gregorio Borgo (ex Pirelli, dimissionario senza buonuscita per motivi personali), rimasto in carica solo un anno, ha diffuso le indicazioni preliminari per il 2017.

L’esercizio appena concluso dovrebbe aver registrato ricavi pari a 884,5 milioni di euro, appena sotto i livelli dell’anno precedente (-1,8% a cambi correnti, -1,7% a cambi costanti).

Geox, e-commerce compensa debolezza monomarca

In particolare la crescita del canale multimarca e un secondo semestre positivo nelle vendite comparabili dei negozi a gestione diretta (che hanno segnato +2%) hanno quasi completamente compensato la preventivata ottimizzazione della rete dei negozi monomarca, mentre conferme importanti arrivano sia dalla crescita a doppia cifra dell’e-commerce (+26%) sia dalle buone performance in Russia, Est Europa e Cina.

Tutto bene? Neanche per sogno: i numeri del gruppo di Mario Moretti Polegato sono infatti apparsi inferiori del 10% circa alle previsioni stilate dagli analisti di Kepler Cheuvreux.

Kepler Cheuvreux lima stime e target price su Geox

Così gli analisti hanno provveduto a rifare i conti, tagliando le stime sugli utili per azione del 27,6% per l’anno appena concluso e del 17,4% per quello in corso, e a ridurre il target price da 3,9 a 3,3 euro. Il titolo non l’ha presa bene, arrivando a toccare un minimo di 2,56 euro in avvio prima di risalire attorno ai 2,68 euro, con un calo del 6% rispetto alla chiusura precedente e una capitalizzazione scivolata virtualmente sotto i 700 milioni di euro.

ll tonfo odierno peggiora una performance già molto negativa negli ultimi tre mesi (-20,4% prima dell’annuncio dei risultati preliminari), riducendo il recupero, comunque consistente, messo a segno negli ultimi 12 mesi (+42% alla chiusura di ieri sera).

Polegato, un self made man che piaceva a Wall Street

Nonostante tale recupero, tuttavia, il titolo resta molto distante (-44%) dai livelli a cui debuttò in borsa, nel 2004. Eppure la storia di Geox sembrava poter andare molto diversamente: quando nell’autunno di 14 anni fa Mario Moretti Polegato varcò l’Atlantico per presentare la “garage company” da lui fondata nel 1995 ed in procinto di sbarcare in borsa, in molti avevano creduto in una storia che aveva tutte le caratteristiche per piacere agli investitori statunitensi: quella di un imprenditore di prima generazione, un “self made man” che crea la sua fortuna da zero o quasi.

Per Geox un debutto in Borsa da fare invidia a Mr Tod’s

A Piazza Affari ci fu meno entusiasmo, ma l’Ipo fu comunque un successo: Geox debuttò sfiorando il +20% dal prezzo di collocamento chiudendo il primo giorno a 5,482 euro rispetto ai 4,6 euro a cui era stato collocato. La capitalizzazione della società superò il miliardo di euro e a Polegato andarono in tasca alcune centinaia di milioni di euro. Roba da far morire d’invidia, azzardarono i trader, altri “bei nomi” del settore come Diego Della Valle, che peraltro a Piazza Affari aveva visto sbarcare la sua Tod’s nel 2000 a 40 euro per azione, per una capitalizzazione di 1,3 miliardi, contro i 61 euro attuali (pari a 2 miliardi di capitalizzazione).

La parabola di Polegato: dai fasti del 2007 al tonfo del 2012

Negli anni successivi il gruppo di Polegato ha inanellato continui rialzi delle quotazioni, arrivate nel novembre 2007 a toccare il massimo storico di 16,36 euro (ed una capitalizzazione di borsa di 4 miliardi), poi il crollo: la crisi economico finanziaria mondiale prima, le difficoltà del settore moda poi, fecero calare il titolo sui 3,7 euro già un anno dopo il record storico, per poi farlo gradualmente scivolare fino a un minimo di 1,438 nel maggio 2012. Da allora tra alti e bassi il titolo ha continuato a oscillare tra 1,8 e 4,3 euro per azione senza più riuscire a riprendere la marcia verso anche solo quei 6,63 euro toccati nel rimbalzo delle borse del marzo 2009. Il perché è presto detto: Geox ha smesso di crescere e, soprattutto, ha smesso di fare utili.

Mascazzini riuscirà a far crescere gli utili?

Se dieci anni fa il Geox aveva segnato un utile netto di 120 milioni, a fine 2016 il profitto si era ridotto a soli 2 milioni. A settembre la società di Polegato aveva previsto per l’intero 2017 un fatturato in leggero calo, accompagnato però da un miglioramento del margine lordo e da una redditività “in significativo aumento”. Per il momento il mercato ha toccato con mano come la previsione di vendite poco sotto i livelli dell’anno precedente fosse corretta, ora attende di capire se finalmente dal fronte degli utili arriveranno notizie positive, ma anche se Mascazzini può essere il manager giusto per far ritrovare al gruppo delle “calzature che respirano” quella crescita, soprattutto negli Usa e in Asia, che è stata vanamente inseguita per troppi anni senza risultati apprezzabili.

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1908 di 1942 - 21/1/2018 08:14
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Geox ha smesso di fare utili. Dall'Ipo -44% in Borsa. I mali oscuri del gruppo

Geox chiude il 2017 con 884,5 mln di ricavi, sotto i livelli del 2016. Pesano la ristrutturazione dei monomarca e l’incertezza sul rilancio in Asia e Usa.

Tonfo in avvio di giornata per il titolo Geox, dopo che la società, che intanto ha visto cooptato nel Cda Matteo Mascazzini (finora a capo di Gucci America), destinato a sostituire l’attuale amministratore delegato Gregorio Borgo (ex Pirelli, dimissionario senza buonuscita per motivi personali), rimasto in carica solo un anno, ha diffuso le indicazioni preliminari per il 2017.

L’esercizio appena concluso dovrebbe aver registrato ricavi pari a 884,5 milioni di euro, appena sotto i livelli dell’anno precedente (-1,8% a cambi correnti, -1,7% a cambi costanti).

Geox, e-commerce compensa debolezza monomarca

In particolare la crescita del canale multimarca e un secondo semestre positivo nelle vendite comparabili dei negozi a gestione diretta (che hanno segnato +2%) hanno quasi completamente compensato la preventivata ottimizzazione della rete dei negozi monomarca, mentre conferme importanti arrivano sia dalla crescita a doppia cifra dell’e-commerce (+26%) sia dalle buone performance in Russia, Est Europa e Cina.

Tutto bene? Neanche per sogno: i numeri del gruppo di Mario Moretti Polegato sono infatti apparsi inferiori del 10% circa alle previsioni stilate dagli analisti di Kepler Cheuvreux.

Kepler Cheuvreux lima stime e target price su Geox

Così gli analisti hanno provveduto a rifare i conti, tagliando le stime sugli utili per azione del 27,6% per l’anno appena concluso e del 17,4% per quello in corso, e a ridurre il target price da 3,9 a 3,3 euro. Il titolo non l’ha presa bene, arrivando a toccare un minimo di 2,56 euro in avvio prima di risalire attorno ai 2,68 euro, con un calo del 6% rispetto alla chiusura precedente e una capitalizzazione scivolata virtualmente sotto i 700 milioni di euro.

ll tonfo odierno peggiora una performance già molto negativa negli ultimi tre mesi (-20,4% prima dell’annuncio dei risultati preliminari), riducendo il recupero, comunque consistente, messo a segno negli ultimi 12 mesi (+42% alla chiusura di ieri sera).

Polegato, un self made man che piaceva a Wall Street

Nonostante tale recupero, tuttavia, il titolo resta molto distante (-44%) dai livelli a cui debuttò in borsa, nel 2004. Eppure la storia di Geox sembrava poter andare molto diversamente: quando nell’autunno di 14 anni fa Mario Moretti Polegato varcò l’Atlantico per presentare la “garage company” da lui fondata nel 1995 ed in procinto di sbarcare in borsa, in molti avevano creduto in una storia che aveva tutte le caratteristiche per piacere agli investitori statunitensi: quella di un imprenditore di prima generazione, un “self made man” che crea la sua fortuna da zero o quasi.

Per Geox un debutto in Borsa da fare invidia a Mr Tod’s

A Piazza Affari ci fu meno entusiasmo, ma l’Ipo fu comunque un successo: Geox debuttò sfiorando il +20% dal prezzo di collocamento chiudendo il primo giorno a 5,482 euro rispetto ai 4,6 euro a cui era stato collocato. La capitalizzazione della società superò il miliardo di euro e a Polegato andarono in tasca alcune centinaia di milioni di euro. Roba da far morire d’invidia, azzardarono i trader, altri “bei nomi” del settore come Diego Della Valle, che peraltro a Piazza Affari aveva visto sbarcare la sua Tod’s nel 2000 a 40 euro per azione, per una capitalizzazione di 1,3 miliardi, contro i 61 euro attuali (pari a 2 miliardi di capitalizzazione).

La parabola di Polegato: dai fasti del 2007 al tonfo del 2012

Negli anni successivi il gruppo di Polegato ha inanellato continui rialzi delle quotazioni, arrivate nel novembre 2007 a toccare il massimo storico di 16,36 euro (ed una capitalizzazione di borsa di 4 miliardi), poi il crollo: la crisi economico finanziaria mondiale prima, le difficoltà del settore moda poi, fecero calare il titolo sui 3,7 euro già un anno dopo il record storico, per poi farlo gradualmente scivolare fino a un minimo di 1,438 nel maggio 2012. Da allora tra alti e bassi il titolo ha continuato a oscillare tra 1,8 e 4,3 euro per azione senza più riuscire a riprendere la marcia verso anche solo quei 6,63 euro toccati nel rimbalzo delle borse del marzo 2009. Il perché è presto detto: Geox ha smesso di crescere e, soprattutto, ha smesso di fare utili.

Mascazzini riuscirà a far crescere gli utili?

Se dieci anni fa il Geox aveva segnato un utile netto di 120 milioni, a fine 2016 il profitto si era ridotto a soli 2 milioni. A settembre la società di Polegato aveva previsto per l’intero 2017 un fatturato in leggero calo, accompagnato però da un miglioramento del margine lordo e da una redditività “in significativo aumento”. Per il momento il mercato ha toccato con mano come la previsione di vendite poco sotto i livelli dell’anno precedente fosse corretta, ora attende di capire se finalmente dal fronte degli utili arriveranno notizie positive, ma anche se Mascazzini può essere il manager giusto per far ritrovare al gruppo delle “calzature che respirano” quella crescita, soprattutto negli Usa e in Asia, che è stata vanamente inseguita per troppi anni senza risultati apprezzabili.

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1909 di 1942 - 21/1/2018 16:39
barbaleri N° messaggi: 195 - Iscritto da: 15/2/2014
Gola abbiamo capito...
MODERATO Miss Monny Penny (Utente disabilitato) N° messaggi: 1275 - Iscritto da: 19/10/2017
1911 di 1942 - 22/1/2018 11:29
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
2,5 € CIRCA REGGE...

6eoa2
1912 di 1942 - 22/2/2018 11:41
matteo47 N° messaggi: 617 - Iscritto da: 09/3/2013
Quotando: giola - Post #1911 - 22/Jan/2018 10:292,5 € CIRCA REGGE... 6eoa2

Morto sto cess?
MODERATO Gino Beccia (Utente disabilitato) N° messaggi: 762 - Iscritto da: 30/8/2018
MODERATO HappyFedina (Utente disabilitato) N° messaggi: 652 - Iscritto da: 30/8/2018
1915 di 1942 - 17/12/2019 08:05
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007




p4lfx
1916 di 1942 - 04/2/2020 19:57
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
KOMPELALEEEEEEE
1917 di 1942 - 04/2/2020 23:29
PEGASIUS N° messaggi: 161 - Iscritto da: 06/9/2013
Quotando: rampani - Post #1916 - 04/Feb/2020 18:57KOMPELALEEEEEEE


Chi te L ha suggerito?ahahhah
1918 di 1942 - 05/2/2020 00:05
yusufuali N° messaggi: 4 - Iscritto da: 04/2/2020

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1919 di 1942 - 19/2/2020 23:41
9roberta N° messaggi: 774 - Iscritto da: 11/3/2009
Quotando: rampani - Post #1916 - 04/Feb/2020 18:57KOMPELALEEEEEEE


KOMPELALEEEEEEE??????????sono ancora in tempo?????
1920 di 1942 - 19/2/2020 23:44
9roberta N° messaggi: 774 - Iscritto da: 11/3/2009
sento odore di DELISTING.
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