semperingain
N° messaggi: 760 -
Iscritto da: 09/1/2017
Tutto tace...nessuna news....hanno salvato pure mps che ha rubato e truffato vuoi che non aiutano una azienda che ha salvato irakeni e diga?
743 di 1199-14/12/2017 15:470
el_rubio_loco
N° messaggi: 1349 -
Iscritto da: 14/10/2009
...nessun rimbalzo,uscita
-7%
744 di 1199-14/12/2017 15:510
maurociola
N° messaggi: 1350 -
Iscritto da: 26/9/2015
Astaldi, Condotte,Trevi... solo Salini tiene la barra dritta...
745 di 1199-15/12/2017 13:200
semperingain
N° messaggi: 760 -
Iscritto da: 09/1/2017
Si dirige a zero.....notizie disastrose....
746 di 1199-15/12/2017 16:230
GIOLA
N° messaggi: 30011 -
Iscritto da: 03/9/2014
Trevi, il cda rinvia l'approvazione della trimestrale. Titolo sospeso!
Non è imminente la stipula dell'accordo di standstill a causa delle incertezze sull’esito delle negoziazioni con le banche. Peggiora la pfn. Al via la ricerca di un chief restructuring officer e l'analisi di soluzioni straordinarie. Equita: aumentano le probabilità di trasfromare una parte consistente del debito in equity
di Paola Valentini
Il cda di Trevi ha rinviato l'approvazione del bilancio del terzo trimestre. In una nota emessa prima dell'avvio delle contrattazioni la società sottolinea che il board ha preso atto delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni in corso con le banche per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill che inducono a ritenere non imminente la stipula dell'intesa stessa. Sono 30 gli istituti di credito esposti verso Trevi tra cui spiccano Intesa Sanpaolo , Unicredit , Banco Bpm , Bnl-Bnp e Mps .
Pesante la reazione in borsa. Il titolo in avvio non è riuscito ad aprire con un -14,61% teorico. Riammesso alle 10:30 agli scambi è stato subito sospeso, facendo segnare un -18,96% teorico.
Lo slittamento della firma dello standstill richiederà l'estensione del relativo termine di durata, la cui scadenza in base alle intese finora raggiunte sarebbe stata prevista per il 31 dicembre. Di conseguenza il cda ha deliberato di riunirsi di nuovo entro la fine di dicembre per riesaminare il rendiconto intermedio dei primi nove mesi di quest'anno, ma la data esatta non è stata ancora comunicata al mercato.
In ogni caso, ha sottolineato ancora il gruppo guidato dall'ad Stefano Trevisani, il cda ha preso atto dei risultati dell'attività gestionale al 30 settembre, "i quali segnano sensibili scostamenti rispetto a quanto assunto in sede di previsioni del corrispondente periodo relativamente alle principali voci di conto economico e della posizione finanziaria netta".
In particolare, a fine settembre la posizione finanziaria netta della società è risultata negativa per 41,2 milioni di euro, rispetto ai -16,2 milioni di euro di fine 2016. A livello di gruppo tale voce ammonta al 30 settembre a -600,3 milioni di euro dai -440,8 milioni di euro di fine 2016.
Il consiglio ha anche dato il compito agli organismi di governance di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing a cui possa essere affidata la responsbilità di chief restructuring officer e ha avviato un'analisi volta alla possibile rimodulazione della manovra finanziaria che prenda in considerazione le soluzioni straordinarie disponibili, inclusi anche interventi di rafforzamento patrimoniale della società.
Tre anni fa Cassa Depositi e Prestiti fa ha investito 101 milioni per rilevare, attraverso Fsi Investimenti, il 16,85% del gruppo romagnolo attivo a livello mondiale nell'ingegneria del sottosuolo con più di 30 sedi e una presenza in oltre 80 Paesi. Il titolo all'epoca viaggiava a 4 euro, mentre oggi a quota 0,5 euro.
L'intesa con le banche, ricorda Banca Imi (rating e target price in revisione), "è un passo necessario per procedere con il piano di ristrutturazione del debito", che per gli analisti è "una pre-condizione per l'implementazione del piano industriale 2018-2021, già approvato dal cda", oltre che "un passo necessario perché gli investitori riconsiderino un potenziale investimento sul titolo".
Fa eco Equita (target price a 0,58 euro): "In attesa di maggiori dettagli confermiamo il reduce perché sono aumentate significativamente le probabilità di giungere a una ristrutturazione che comporti la trasformazione di una parte consistente del debito in equity".
https://www.milanofinanza.it
747 di 1199-17/12/2017 10:450
semperingain
N° messaggi: 760 -
Iscritto da: 09/1/2017
Prevedo un altra settimana da paura...direzione 0.2 poi 0.15....le banche sono già praticamente dentro e i trevisan sono fuori...se fosse comunicata la notizia entro fine anno potrebbe essere finalmente una notizie di svolta che implicherebbe un futuro....la mancanza di notizie sarebbe un disastro...i Trevisan non vogliano farsi da parte...ma senza soldi...non si fa nulla...se non si fanno da parte...si va a picco..direzione 0,01
748 di 1199-17/12/2017 11:090
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
Abbasso le V… ehehehe
749 di 1199-19/12/2017 09:070
el_rubio_loco
N° messaggi: 1349 -
Iscritto da: 14/10/2009
Fallita
750 di 1199-19/12/2017 09:160
semperingain
N° messaggi: 760 -
Iscritto da: 09/1/2017
Botto finale
751 di 1199-19/12/2017 13:240
1giacomofofo
N° messaggi: 701 -
Iscritto da: 29/6/2016
che succede veramente a trevi dopo la chiusura dei conti ...... grazie
752 di 1199-19/12/2017 14:260
GIOLA
N° messaggi: 30011 -
Iscritto da: 03/9/2014
Trevi, il cda rinvia l'approvazione della trimestrale. Titolo sospeso!
Non è imminente la stipula dell'accordo di standstill a causa delle incertezze sull’esito delle negoziazioni con le banche. Peggiora la pfn. Al via la ricerca di un chief restructuring officer e l'analisi di soluzioni straordinarie. Equita: aumentano le probabilità di trasfromare una parte consistente del debito in equity
di Paola Valentini
Il cda di Trevi ha rinviato l'approvazione del bilancio del terzo trimestre. In una nota emessa prima dell'avvio delle contrattazioni la società sottolinea che il board ha preso atto delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni in corso con le banche per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill che inducono a ritenere non imminente la stipula dell'intesa stessa. Sono 30 gli istituti di credito esposti verso Trevi tra cui spiccano Intesa Sanpaolo , Unicredit , Banco Bpm , Bnl-Bnp e Mps .
Pesante la reazione in borsa. Il titolo in avvio non è riuscito ad aprire con un -14,61% teorico. Riammesso alle 10:30 agli scambi è stato subito sospeso, facendo segnare un -18,96% teorico.
Lo slittamento della firma dello standstill richiederà l'estensione del relativo termine di durata, la cui scadenza in base alle intese finora raggiunte sarebbe stata prevista per il 31 dicembre. Di conseguenza il cda ha deliberato di riunirsi di nuovo entro la fine di dicembre per riesaminare il rendiconto intermedio dei primi nove mesi di quest'anno, ma la data esatta non è stata ancora comunicata al mercato.
In ogni caso, ha sottolineato ancora il gruppo guidato dall'ad Stefano Trevisani, il cda ha preso atto dei risultati dell'attività gestionale al 30 settembre, "i quali segnano sensibili scostamenti rispetto a quanto assunto in sede di previsioni del corrispondente periodo relativamente alle principali voci di conto economico e della posizione finanziaria netta".
In particolare, a fine settembre la posizione finanziaria netta della società è risultata negativa per 41,2 milioni di euro, rispetto ai -16,2 milioni di euro di fine 2016. A livello di gruppo tale voce ammonta al 30 settembre a -600,3 milioni di euro dai -440,8 milioni di euro di fine 2016.
Il consiglio ha anche dato il compito agli organismi di governance di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing a cui possa essere affidata la responsbilità di chief restructuring officer e ha avviato un'analisi volta alla possibile rimodulazione della manovra finanziaria che prenda in considerazione le soluzioni straordinarie disponibili, inclusi anche interventi di rafforzamento patrimoniale della società.
Tre anni fa Cassa Depositi e Prestiti fa ha investito 101 milioni per rilevare, attraverso Fsi Investimenti, il 16,85% del gruppo romagnolo attivo a livello mondiale nell'ingegneria del sottosuolo con più di 30 sedi e una presenza in oltre 80 Paesi. Il titolo all'epoca viaggiava a 4 euro, mentre oggi a quota 0,5 euro.
L'intesa con le banche, ricorda Banca Imi (rating e target price in revisione), "è un passo necessario per procedere con il piano di ristrutturazione del debito", che per gli analisti è "una pre-condizione per l'implementazione del piano industriale 2018-2021, già approvato dal cda", oltre che "un passo necessario perché gli investitori riconsiderino un potenziale investimento sul titolo".
Fa eco Equita (target price a 0,58 euro): "In attesa di maggiori dettagli confermiamo il reduce perché sono aumentate significativamente le probabilità di giungere a una ristrutturazione che comporti la trasformazione di una parte consistente del debito in equity".
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Trevi ancora sotto pressione, Mediobanca resta preoccupata
Il titolo crolla in borsa dopo che il cda ha detto che sta studiando un aumento di capitale e ha rinviato l'approvazione dei conti del terzo trimestre entro febbraio 2018. Per Mediobanca un accordo di standstill con le banche può essere un primo passo positivo, ma il rating resta underperform. Banca Akros ha sospeso il target price perché teme un'elevata diluizione
di Francesca Gerosa
Il titolo Trevi , sospeso per eccesso di ribasso a Piazza Affari in avvio di seduta, ora è stato riammesso e perde l'8,43% a 0,265 euro. Ieri a mercato chiuso il consiglio di amministrazione ha annunciato di aver preso atto delle dimissioni con effetto immediato del consigliere, Marco Andreasi, e ha deliberato la nomina per cooptazione di Sergio Iasi. Comunque, Andreasi continuerà a dare il proprio contributo alla società con la carica di direttore centrale, garantendo continuità nelle interlocuzioni in corso con le banche e le autorità di mercato.
A Iasi sono state attribuite la carica di Chief Restructuring Officer e le deleghe operative per la revisione del piano industriale e finanziario del gruppo e la gestione delle negoziazioni in corso con le banche. La sua nomina alla carica di Chief Restructuring Officer ha comportato anche la revisione dell'assetto di governance del gruppo, mediante una ridefinizione delle deleghe conferite all'amministratore delegato, Stefano Trevisani, e al vice presidente esecutivo, Gianluigi Trevisani.
Al contempo il cda, alla luce del perdurante andamento negativo dell'esercizio, ha valutato la necessità di adottare misure "idonee a contribuire alle esigenze di rafforzamento patrimoniale della società. Quindi ha deliberato di "avviare tutte le attività necessarie per la definizione di un'operazione volta a detto rafforzamento patrimoniale, nelle forme che saranno ritenute più idonee, ivi includendosi anche un aumento del capitale sociale". Pertanto il board ha affidato a Iasi la responsabilità della gestione di dette attività, tenendo in considerazione degli esiti della revisione del piano e degli sviluppi delle interlocuzioni con le banche in relazione alla manovra finanziaria.
Seppure la società confidi che le iniziative adottate possano consentire un positivo avanzamento delle negoziazioni in corso con gli istituti di credito per la sottoscrizione dell'accordo di standstill oltre, più in generale, alla condivisione dell'impostazione della manovra finanziaria, il cda ha preso atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato lo scorso 13 novembre e ha deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso, anche in attesa del completamento dell'analisi sulle eventuali rettifiche da apportare ad alcune poste di bilancio della società, anch'esse già esplicitate nel comunicato del 13 novembre, con l'obiettivo di pervenire a detta approvazione al più presto e comunque entro il mese di febbraio 2018.
"Prendiamo atto che la firma dell'accordo di standstill è un passo necessario per la società per procedere con il piano di ristrutturazione. Crediamo altresì che il successo della ristrutturazione finanziaria sia un passo necessario per gli investitori per riconsiderare un potenziale investimento nell'azione", commentano questa mattina in una nota gli analisti di Banca Imi che hanno in revisione sia il rating sia il target price sul titolo. Prezzo obiettivo che quest'oggi Banca Akros ha sospeso (il rating resta neutral) visto che il piano di rafforzamento patrimoniale porterà a un'elevata diluizione.
Mentre Equita ha confermato il rating reduce e il target price a 0,58 euro e Mediobanca Securities underperform con un target price a 0,33 euro, rimanendo preoccupata per le sfide che il gruppo sta affrontando nel settore oil & gas. Dato il deterioramento della generazione di flussi di cassa, "non riteniamo che l'attuale stock di debito della società sia sostenibile. Trevi prevede di concludere a tempo debito un accordo di standstill. Ciò potrebbe rappresentare un primo passo in avanti positivo, in quanto consentirebbe alla società di eseguire il suo nuovo piano industriale. Tuttavia, continuiamo a vedere rischi al ribasso per i possessori di azioni dal processo di ristrutturazione del debito. Come tale, manteniamo il nostro rating underperform", spiegano alla banca d'affari.
https://www.milanofinanza.it
753 di 1199-19/12/2017 17:100
massi12
N° messaggi: 589 -
Iscritto da: 13/12/2014
KOMPLALEEEE a 0,55...
Cannato in pieno rampani...
754 di 1199-19/12/2017 17:470
1giacomofofo
N° messaggi: 701 -
Iscritto da: 29/6/2016
ramp....perde colpi....e vai
755 di 1199-20/12/2017 08:160
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
Cinese plepalale pellefeste…
756 di 1199-20/12/2017 11:530
1giacomofofo
N° messaggi: 701 -
Iscritto da: 29/6/2016
ramp.....sei grande ....parlami di trevi o no.....
757 di 1199-20/12/2017 15:220
GIOLA
N° messaggi: 30011 -
Iscritto da: 03/9/2014
Trevi, il cda rinvia l'approvazione della trimestrale. Titolo sospeso!
Non è imminente la stipula dell'accordo di standstill a causa delle incertezze sull’esito delle negoziazioni con le banche. Peggiora la pfn. Al via la ricerca di un chief restructuring officer e l'analisi di soluzioni straordinarie. Equita: aumentano le probabilità di trasfromare una parte consistente del debito in equity
di Paola Valentini
Il cda di Trevi ha rinviato l'approvazione del bilancio del terzo trimestre. In una nota emessa prima dell'avvio delle contrattazioni la società sottolinea che il board ha preso atto delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni in corso con le banche per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill che inducono a ritenere non imminente la stipula dell'intesa stessa. Sono 30 gli istituti di credito esposti verso Trevi tra cui spiccano Intesa Sanpaolo , Unicredit , Banco Bpm , Bnl-Bnp e Mps .
Pesante la reazione in borsa. Il titolo in avvio non è riuscito ad aprire con un -14,61% teorico. Riammesso alle 10:30 agli scambi è stato subito sospeso, facendo segnare un -18,96% teorico.
Lo slittamento della firma dello standstill richiederà l'estensione del relativo termine di durata, la cui scadenza in base alle intese finora raggiunte sarebbe stata prevista per il 31 dicembre. Di conseguenza il cda ha deliberato di riunirsi di nuovo entro la fine di dicembre per riesaminare il rendiconto intermedio dei primi nove mesi di quest'anno, ma la data esatta non è stata ancora comunicata al mercato.
In ogni caso, ha sottolineato ancora il gruppo guidato dall'ad Stefano Trevisani, il cda ha preso atto dei risultati dell'attività gestionale al 30 settembre, "i quali segnano sensibili scostamenti rispetto a quanto assunto in sede di previsioni del corrispondente periodo relativamente alle principali voci di conto economico e della posizione finanziaria netta".
In particolare, a fine settembre la posizione finanziaria netta della società è risultata negativa per 41,2 milioni di euro, rispetto ai -16,2 milioni di euro di fine 2016. A livello di gruppo tale voce ammonta al 30 settembre a -600,3 milioni di euro dai -440,8 milioni di euro di fine 2016.
Il consiglio ha anche dato il compito agli organismi di governance di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing a cui possa essere affidata la responsbilità di chief restructuring officer e ha avviato un'analisi volta alla possibile rimodulazione della manovra finanziaria che prenda in considerazione le soluzioni straordinarie disponibili, inclusi anche interventi di rafforzamento patrimoniale della società.
Tre anni fa Cassa Depositi e Prestiti fa ha investito 101 milioni per rilevare, attraverso Fsi Investimenti, il 16,85% del gruppo romagnolo attivo a livello mondiale nell'ingegneria del sottosuolo con più di 30 sedi e una presenza in oltre 80 Paesi. Il titolo all'epoca viaggiava a 4 euro, mentre oggi a quota 0,5 euro.
L'intesa con le banche, ricorda Banca Imi (rating e target price in revisione), "è un passo necessario per procedere con il piano di ristrutturazione del debito", che per gli analisti è "una pre-condizione per l'implementazione del piano industriale 2018-2021, già approvato dal cda", oltre che "un passo necessario perché gli investitori riconsiderino un potenziale investimento sul titolo".
Fa eco Equita (target price a 0,58 euro): "In attesa di maggiori dettagli confermiamo il reduce perché sono aumentate significativamente le probabilità di giungere a una ristrutturazione che comporti la trasformazione di una parte consistente del debito in equity".
https://www.milanofinanza.it
Trevi ancora sotto pressione, Mediobanca resta preoccupata
Il titolo crolla in borsa dopo che il cda ha detto che sta studiando un aumento di capitale e ha rinviato l'approvazione dei conti del terzo trimestre entro febbraio 2018. Per Mediobanca un accordo di standstill con le banche può essere un primo passo positivo, ma il rating resta underperform. Banca Akros ha sospeso il target price perché teme un'elevata diluizione
di Francesca Gerosa
Il titolo Trevi , sospeso per eccesso di ribasso a Piazza Affari in avvio di seduta, ora è stato riammesso e perde l'8,43% a 0,265 euro. Ieri a mercato chiuso il consiglio di amministrazione ha annunciato di aver preso atto delle dimissioni con effetto immediato del consigliere, Marco Andreasi, e ha deliberato la nomina per cooptazione di Sergio Iasi. Comunque, Andreasi continuerà a dare il proprio contributo alla società con la carica di direttore centrale, garantendo continuità nelle interlocuzioni in corso con le banche e le autorità di mercato.
A Iasi sono state attribuite la carica di Chief Restructuring Officer e le deleghe operative per la revisione del piano industriale e finanziario del gruppo e la gestione delle negoziazioni in corso con le banche. La sua nomina alla carica di Chief Restructuring Officer ha comportato anche la revisione dell'assetto di governance del gruppo, mediante una ridefinizione delle deleghe conferite all'amministratore delegato, Stefano Trevisani, e al vice presidente esecutivo, Gianluigi Trevisani.
Al contempo il cda, alla luce del perdurante andamento negativo dell'esercizio, ha valutato la necessità di adottare misure "idonee a contribuire alle esigenze di rafforzamento patrimoniale della società. Quindi ha deliberato di "avviare tutte le attività necessarie per la definizione di un'operazione volta a detto rafforzamento patrimoniale, nelle forme che saranno ritenute più idonee, ivi includendosi anche un aumento del capitale sociale". Pertanto il board ha affidato a Iasi la responsabilità della gestione di dette attività, tenendo in considerazione degli esiti della revisione del piano e degli sviluppi delle interlocuzioni con le banche in relazione alla manovra finanziaria.
Seppure la società confidi che le iniziative adottate possano consentire un positivo avanzamento delle negoziazioni in corso con gli istituti di credito per la sottoscrizione dell'accordo di standstill oltre, più in generale, alla condivisione dell'impostazione della manovra finanziaria, il cda ha preso atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato lo scorso 13 novembre e ha deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso, anche in attesa del completamento dell'analisi sulle eventuali rettifiche da apportare ad alcune poste di bilancio della società, anch'esse già esplicitate nel comunicato del 13 novembre, con l'obiettivo di pervenire a detta approvazione al più presto e comunque entro il mese di febbraio 2018.
"Prendiamo atto che la firma dell'accordo di standstill è un passo necessario per la società per procedere con il piano di ristrutturazione. Crediamo altresì che il successo della ristrutturazione finanziaria sia un passo necessario per gli investitori per riconsiderare un potenziale investimento nell'azione", commentano questa mattina in una nota gli analisti di Banca Imi che hanno in revisione sia il rating sia il target price sul titolo. Prezzo obiettivo che quest'oggi Banca Akros ha sospeso (il rating resta neutral) visto che il piano di rafforzamento patrimoniale porterà a un'elevata diluizione.
Mentre Equita ha confermato il rating reduce e il target price a 0,58 euro e Mediobanca Securities underperform con un target price a 0,33 euro, rimanendo preoccupata per le sfide che il gruppo sta affrontando nel settore oil & gas. Dato il deterioramento della generazione di flussi di cassa, "non riteniamo che l'attuale stock di debito della società sia sostenibile. Trevi prevede di concludere a tempo debito un accordo di standstill. Ciò potrebbe rappresentare un primo passo in avanti positivo, in quanto consentirebbe alla società di eseguire il suo nuovo piano industriale. Tuttavia, continuiamo a vedere rischi al ribasso per i possessori di azioni dal processo di ristrutturazione del debito. Come tale, manteniamo il nostro rating underperform", spiegano alla banca d'affari.
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758 di 1199-20/12/2017 16:030
massi12
N° messaggi: 589 -
Iscritto da: 13/12/2014
Secondo te Giola il titolo ha qualche possibilità di recuperare qualcosa ? Grazie
759 di 1199-21/12/2017 09:130
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
Cinese plepalale pellefeste…
AHAHAHAH...
760 di 1199-21/12/2017 13:070
ENZOMASSIMI
N° messaggi: 774 -
Iscritto da: 28/2/2012