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25/8/2008 21:16
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agiro
N° messaggi: 14334 -
Iscritto da: 29/8/2006
B.P.Bergamo (Ubi B.): utile netto 1* sem. sale a 203,1 mln (+25,8% a/a)
BERGAMO (MF-DJ)--B.P.Bergamo (Ubi B.) chiude il 1* semestre con un utile
netto in crescita a 203,1 mln di euro (+25,8% a/a).
I proventi operativi, informa una nota, sono pari a circa 573 mln (+5,1%
a/a). Le componenti mostrano evoluzioni differenziate: il margine di
interesse, attestatosi a 404,2 mln, evidenzia un aumento del 13,8% a/a,
grazie soprattutto alla migliorata redditivita' degli impieghi che ha
consentito il miglioramento del mark-up di 27 punti base; le commissioni
nette, pari a 156,7 mln, risultano in flessione del 3,7% a/a.
La variazione negativa e' attribuibile al comparto delle commissioni da
"gestione, intermediazione e consulenza" diminuite anno su anno del 6,2% a
causa dello sfavorevole andamento dei mercati che hainfluenzato la
performance della raccolta indiretta.
Dal lato dei costi, gli oneri operativi sono risultati complessivamente
pari a 249,9 mln, in crescita dell'11,3% rispetto ai 224,6 mln del primo
semestre 2007. Il risultato della gestione operativa e' pari a 323,1 mln,
in crescita dello 0,84% rispetto al dato contabile del 1* semestre 2007 e
dell'8,1% rispetto al dato 2007 normalizzato (298,8 mln).
Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono pari a
19,2 mln rispetto ai 14,4 mln contabilizzati nel primo semestre 2007,
confermando un rapporto contenuto tra rettifiche di valore nette e crediti
netti verso la clientela, pari allo 0,18% annualizzato (0,13% a giugno
2007). Il Cost/Income e' al 43,6% (41,2% al 30 giugno 2007, 45,2%
normalizzato) e il Roe al 28,1% (24,4% al 30 giugno 2007).
La raccolta diretta risulta in aumento a 21,1 mld (+4,1%); gli impieghi
a clientela a 20,8 mld (+4,1% tenuto anche conto dell'attuazione della
strategia di riduzione degli impieghi finanziari a grandi gruppi); il
rapporto sofferenze nette su crediti netti alla clientela e' pari allo
0,65% e la raccolta indiretta da clientela privata e' calata a 22,3 mld
(-9,3%). Al 30 giugno 2008, il patrimonio netto risulta pari a 1.650 mln.
com/gug
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14 di 4079
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14/11/2010 11:31
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duca minimo
N° messaggi: 38149 -
Iscritto da: 29/8/2006
UNIONE DI BANCHE ITALIANE - UBI Banca: risultati consolidati al 30 settembre 2010
Reuters - 13/11/2010 09:41:27
COMUNICATO STAMPA
L'utile dei primi nove mesi del 2010 migliora del 5,6% anno su anno grazie
all'accelerazione dei risultati nel terzo trimestre
La strategia di sviluppo equilibrato e sostenibile, tesa anche ad accrescere quote di mercato
salvaguardando l'adeguatezza patrimoniale, conferma la propria validità nel terzo trimestre che
vede un sostanziale miglioramento del margine di interesse e della qualità del credito convivere
con indicatori patrimoniali solidi
***
Crediti alla clientela a 101,2 miliardi (+4,8% anno su anno e +1% rispetto a giugno 2010)
L'incremento della quota di mercato degli impieghi, pari al 6,24% a settembre 2010 rispetto al
6,12% del settembre 2009, coesiste con il miglioramento del costo del credito che si è ridotto a 60
punti base rispetto agli 82 nel 2009
Raccolta diretta a 103,9 miliardi (+8,7% anno su anno, +0,5% rispetto a giugno 2010)
Raccolta indiretta stabile a 79 miliardi sia anno su anno che rispetto a giugno 2010
Indici patrimoniali stimati al 30 settembre 2010, includendo pro-quota un'ipotesi di dividendo:
Tier 1 ratio all'8,08%, costituito per il 94% circa da Core tier 1 ratio al 7,56%
Total capital ratio al 12,09%
Utile netto di periodo a 197,7 milioni di euro rispetto ai 187,3 milioni conseguiti nei primi nove
mesi del 2009
Utile netto nel terzo trimestre dell'anno a 95,7 milioni di euro (64 nel 2 trim. 2010 e 38,1 nel 1
trim 2010)
* * *
Brescia, 12 novembre 2010 -- Il Consiglio di Gestione di Unione di Banche Italiane Scpa (UBI Banca) ha
approvato la resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010.
L'ottimizzazione territoriale, conclusasi a fine giugno 2010, ha consentito la focalizzazione per area
geografica delle Banche del Gruppo, la successiva razionalizzazione delle reti distributive e la conseguente
riconfigurazione degli interessi di minoranza nel capitale di alcune Banche, perfezionatasi a luglio 2010.
Nonostante la portata degli interventi eseguiti ed il complesso contesto economico, il Gruppo è stato in grado
di proseguire l'attività di sviluppo commerciale a sostegno dei propri territori, con una buona crescita degli
impieghi (+4,8% settembre 2010/settembre 2009) e conseguente incremento delle quote di mercato (6,24% a
settembre 2010 rispetto a 6,12% a settembre 2009) nonché del numero complessivo di clienti.
Inoltre, a seguito della riconfigurazione degli interessi di minoranza e della cessione di un'ulteriore quota del
9,9% della Joint venture Lombarda Vita Spa a Cattolica, conclusa a fine settembre 2010, gli indici
patrimoniali del Gruppo, stimati al 30 settembre 2010, risultano in aumento, con un Core tier 1 al 7,56%, un
Tier 1 all'8,08% ed un Total capital ratio al 12,09%.
1
Dal punto di vista economico, i primi nove mesi dell'anno si sono chiusi con un utile netto di 197,7 milioni
di euro, in crescita rispetto ai 187,3 conseguiti nell'analogo periodo del 2009 1 .
E' proseguito l'attento controllo dei costi, con oneri operativi sostanzialmente invariati rispetto ai primi
nove mesi del 2009, nonostante l'inclusione nel 2010 dell'onere non ricorrente relativo all'accordo sindacale
siglato nel maggio scorso (-1,3% anno su anno al netto di tale onere). E' ulteriormente migliorato il costo del
credito, attestatosi a livelli significativamente inferiori a quelli del 2009 (-23,1%, configurando 60 punti base
rispetto agli 82 del settembre 2009) anche a seguito delle azioni strutturali intraprese su alcune Banche del
Gruppo.
I proventi operativi risultano complessivamente in riduzione del 12,3% rispetto ai primi 9 mesi del 2009,
per effetto essenzialmente della diminuzione del margine d'interesse (-13,5%) che peraltro ha iniziato, nel
terzo trimestre dell'anno, a beneficiare delle prime misure rafforzative varate progressivamente da giugno
2010, segnando una significativa crescita del 5% rispetto al secondo trimestre dell'anno e dell'1,8% rispetto
al primo. Le commissioni nette risultano pressoché allineate ai primi nove mesi del 2009 (-1,3%), sebbene
con andamento trimestrale diversificato anche in relazione alla distribuzione temporale delle commissioni su
collocamento di prodotti obbligazionari di terzi. Infine, il risultato della finanza, sebbene complessivamente
inferiore a quello dei primi nove mesi del 2009, che beneficiavano anche di poste non ricorrenti, ha
supportato i risultati del periodo con un significativo contributo di 13 milioni, di cui 19 conseguiti nel terzo
trimestre del 2010.
Il Gruppo affronta quindi il quarto trimestre dell'anno con:
- Buona accelerazione commerciale
- Solida patrimonializzazione
- Piano di funding istituzionale completato
- Misure di rafforzamento della redditività con margine d'interesse in tendenziale miglioramento
- Stretto controllo degli oneri operativi
- Costo del credito nettamente migliore delle previsioni.
* * *
I risultati dei primi nove mesi del 2010 rispetto all'analogo periodo del 2009
Il conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2010 ha registrato proventi operativi per 2.585,6
milioni di euro, in flessione del 12,3% rispetto ai 2.947 milioni conseguiti nel periodo gennaio-settembre
2009.
Il margine di interesse 2 si è attestato a 1.594 milioni contro i 1.842,6 milioni dei primi nove mesi del 2009,
in contrazione del 13,5% per effetto di uno scenario tassi di mercato sfavorevole rispetto all'anno scorso.
Ciononostante, il terzo trimestre dell'anno ha mostrato i primi risultati delle misure rafforzative della
redditività di Gruppo avviate a giugno (azioni di repricing con progressiva efficacia a partire da metà agosto
2010 ed investimento in titoli di Stato Italiani ), evidenziando un margine d'interesse a 543,2 milioni di euro,
in decisa ripresa sia rispetto al secondo (+5%) che al primo trimestre dell'anno (+1,8%). Grazie a tali misure,
il margine d'interesse è atteso in ulteriore miglioramento nel quarto trimestre del 2010.
Le commissioni nette risultano in lieve contrazione rispetto ai primi 9 mesi del 2009 (-1,3% a 871,5 milioni
di euro): si conferma la buona evoluzione delle commissioni relative al comparto titoli, cresciute di oltre 55
milioni (a 445,2 milioni di euro), cui si è contrapposto il minor apporto (-45,5 milioni) del complesso delle
commissioni sostituite dalla Commissione di messa a Disposizione Fondi, tra cui la Commissione di
1 Escludendo le componenti non ricorrenti -- positive per 84,2 milioni netti nel 2010, grazie principalmente al conferimento del ramo d'azienda di
Banca depositaria e alla cessione di una quota di Lombarda Vita, sebbene attenuate dagli impairment sulle partecipazioni AFS e dagli esborsi legati
agli incentivi all'esodo; e negative per 7,9 milioni netti nel 2009, per effetto dell'impairment sulla partecipazione Intesa Sanpaolo, della totale
svalutazione di un fondo hedge e degli oneri di integrazione, parzialmente mitigate dalla plusvalenza dell'OPS e dal riallineamento fiscale -- il
risultato normalizzato si quantifica in 113,6 milioni, contro i 195,2 milioni del periodo di raffronto.
2 A partire dal 1° luglio 2009 è stata introdotta la commissione di messa a disposizioni fondi che ha natura omnicomprensiva e, in ottica
semplificativa, è andata a sostituire, oltre alla commissione di massimo scoperto - CMS -, anche una serie di commissioni applicate ai conti correnti
affidati e non. Il conto economico riclassificato prevede per tutti i periodi precedenti il 1°luglio 2009, lo scorporo dal margine di interesse (a favore
delle commissioni nette) della commissione di massimo scoperto.
2
Massimo Scoperto, e il decremento delle commissioni legate all'attività economica (incassi e pagamenti,
conti correnti, ecc). Il contributo al dato delle commissioni su collocamento di prodotti obbligazionari di terzi
rimane modesto e complessivamente pari al 5,5% del totale.
Nel confronto tra il terzo trimestre ed il secondo trimestre dell'anno, le commissioni nette passano da 313,9 a
264 milioni di euro, scontando essenzialmente la totale assenza nel terzo trimestre di commissioni su
collocamento di prodotti obbligazionari di terzi (circa 30 milioni di euro), il venir meno del contributo
commissionale dell'attività di banca depositaria ceduta a fine giugno (-3 milioni di euro) e l'effetto
stagionale della minor operatività della clientela nel periodo estivo.
Le commissioni nette sono attese in significativo miglioramento nel quarto trimestre.
Il risultato netto dell'attività finanziaria 3 al 30 settembre 2010 è pari a 13,5 milioni grazie al buon
andamento del terzo trimestre dell'anno, che ha registrato un risultato positivo di 19,4 milioni di euro, a
motivo dei contributi della negoziazione (6 milioni), della copertura (7,1 milioni), nonché degli asset valutati
al fair value (7,1 milioni).
In seguito alla parziale cessione di UBI Assicurazioni (avvenuta il 29 dicembre 2009 nell'ambito della
partnership con BNP Paribas Assurance/Fortis), è venuto meno il contributo della gestione assicurativa, pari
a 31 milioni nei nove mesi di raffronto; gli utili della Società vengono ora ricompresi nella voce "Utili
(perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto" in proporzione alla quota di possesso.
Gli oneri operativi, attestatisi a 1.858,8 milioni di euro, risultano di poco superiori (+0,5%) a quelli dei
primi nove mesi del 2009 nonostante l'inclusione dell'onere non ricorrente di 33,2 milioni relativo
all'accordo sindacale siglato nel maggio scorso. Al netto di tale componente non ricorrente, gli oneri
operativi risulterebbero in diminuzione dell'1,3% anno su anno. In sintesi:
- le spese per il personale -- 1.107,1 milioni -- risultano in contrazione rispetto ai 1.118,9 milioni del 2009 (-
1,1%) nonostante l'inclusione dell'onere non ricorrente di cui sopra. Al netto di tale importo risulterebbero
in diminuzione di 45 milioni (-4%) rispetto ai primi nove mesi del 2009; tale riduzione è da ricondurre
essenzialmente alla dinamica delle retribuzioni del personale dipendente, quale conseguenza della
progressiva riduzione dell'organico medio e delle minori erogazioni effettuate sulla parte variabile delle
retribuzioni, che hanno portato alla ripresa di fondi precedentemente accantonati.
Nel terzo trimestre dell'anno, le spese per il personale risultano pari a 359,6 milioni di euro,
sostanzialmente in linea con la media dei due precedenti trimestri al netto dell'onere non ricorrente relativo
all'Accordo Sindacale (circa 358 milioni). Nel quarto trimestre si attendono i benefici dell'Accordo
sindacale, nell'ambito del quale sono uscite 500 risorse al 30 settembre 2010.
- le altre spese amministrative, pari a 568,4 milioni di euro, segnano anno su anno un incremento dell'1,9%
(circa 11 milioni di euro) e sono influenzate dal cambiamento del perimetro di riferimento dopo il
deconsolidamento di UBI Assicurazioni e Mercato Impresa, che ha portato al sostenimento di costi per
premi assicurativi e servizi in outsourcing, precedentemente infragruppo, per 13,5 milioni. A parità di
perimetro, le altre spese amministrative risulterebbero in contrazione anno su anno di circa 2,8 milioni,
continuando a confermare le azioni di contenimento in corso.
- le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali hanno totalizzato 183,2 milioni (+9,6
milioni rispetto al primo semestre 2009); l'andamento è spiegato dall'incremento della PPA qui allocata
(56,2 milioni rispetto ai precedenti 49,6 milioni), da ricondurre alla quota di ammortamento
dell'avviamento residuo sui marchi, che impatta per circa 14 milioni annui (circa 11 netti), dopo la
riduzione di valore effettuata in sede di impairment test a fine 2009.
Quale sintesi dell'evoluzione complessiva dell'attività, il risultato della gestione operativa nei primi nove
mesi dell'anno si è attestato a 726,8 milioni, a fronte dei 1.096,7 milioni del 2009.
Peraltro, il risultato della gestione operativa conseguito nel terzo trimestre dell'anno, pari a 258,7 milioni di
euro, risulta in crescita sia rispetto al secondo trimestre (+11,3%) che rispetto al primo (+9,8%).
3 Risultato netto dell'attività finanziaria: risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto di attività/passività
finanziarie e delle attività/passività valutate al fair value.
3
Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti, scese a 455,7 milioni di euro nel 2010 dai 592,5
del 2009, risultano in contrazione di 136,8 milioni di euro (-23,1%), determinando un costo del credito pari
allo 0,60% del totale impieghi, rispetto allo 0,82% rilevato nei primi nove mesi del 2009, anche a fronte dei
positivi risultati delle azioni intraprese per allineare la qualità del portafoglio di alcune Banche alla media di
Gruppo, avviate oltre un anno fa. In termini di riprese di valore sulle svalutazioni specifiche, esse
ammontano, al netto dell'effetto time reversal, a 186,1 milioni di euro nei primi nove mesi del 2010, in
crescita del 73,6% rispetto all'analogo periodo del 2009.
Nel terzo trimestre dell'anno, il costo del credito annualizzato si è attestato allo 0,53%, rispetto allo 0,76% e
allo 0,54% registrati rispettivamente nel secondo e nel primo trimestre dell'anno (0,82%, 0,97% e 0,66%
negli analoghi periodi del 2009).
Nel periodo in esame sono stati contabilizzati 78,4 milioni quali utili dalla cessione di investimenti e
partecipazioni, pressoché interamente componenti non ricorrenti.
All'interno dell'aggregato figurano principalmente: +81,1 milioni lordi quale plusvalenza sulla cessione di
un ulteriore 9,9% di Lombarda Vita Spa a Cattolica, contabilizzati nel terzo
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BERGAMO (MF-DJ)--B.P.Bergamo (Ubi B.) chiude il 1* semestre con un utile
netto in crescita a 203,1 mln di euro (+25,8% a/a).
I proventi operativi, informa una nota, sono pari a circa 573 mln (+5,1%
a/a). Le componenti mostrano evoluzioni differenziate: il margine di
interesse, attestatosi a 404,2 mln, evidenzia un aumento del 13,8% a/a,
grazie soprattutto alla migliorata redditivita' degli impieghi che ha
consentito il miglioramento del mark-up di 27 punti base; le commissioni
nette, pari a 156,7 mln, risultano in flessione del 3,7% a/a.
La variazione negativa e' attribuibile al comparto delle commissioni da
"gestione, intermediazione e consulenza" diminuite anno su anno del 6,2% a
causa dello sfavorevole andamento dei mercati che hainfluenzato la
performance della raccolta indiretta.
Dal lato dei costi, gli oneri operativi sono risultati complessivamente
pari a 249,9 mln, in crescita dell'11,3% rispetto ai 224,6 mln del primo
semestre 2007. Il risultato della gestione operativa e' pari a 323,1 mln,
in crescita dello 0,84% rispetto al dato contabile del 1* semestre 2007 e
dell'8,1% rispetto al dato 2007 normalizzato (298,8 mln).
Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono pari a
19,2 mln rispetto ai 14,4 mln contabilizzati nel primo semestre 2007,
confermando un rapporto contenuto tra rettifiche di valore nette e crediti
netti verso la clientela, pari allo 0,18% annualizzato (0,13% a giugno
2007). Il Cost/Income e' al 43,6% (41,2% al 30 giugno 2007, 45,2%
normalizzato) e il Roe al 28,1% (24,4% al 30 giugno 2007).
La raccolta diretta risulta in aumento a 21,1 mld (+4,1%); gli impieghi
a clientela a 20,8 mld (+4,1% tenuto anche conto dell'attuazione della
strategia di riduzione degli impieghi finanziari a grandi gruppi); il
rapporto sofferenze nette su crediti netti alla clientela e' pari allo
0,65% e la raccolta indiretta da clientela privata e' calata a 22,3 mld
(-9,3%). Al 30 giugno 2008, il patrimonio netto risulta pari a 1.650 mln.
com/gug