Sbe-Varvit (VARV)

- Modificato il 16/11/2023 08:52
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
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Sbe-Varvit verso la quotazione!





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1 di 3 - 25/10/2023 09:58
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014

Borsa, Sbe-Varvit verso la quotazione. I dettagli dell’ipo sull’Egm



L’azienda che produce viti e bulloni per macchinari, di proprietà di Vescovini Group, intende quotarsi a Piazza Affari nel segmento Euronext Growth Milan (Egm)

L’Egm avrà presto una nuova matricola. È Sbe-Varvit, azienda di Vescovini Group che si occupa della produzione e distribuzione di viti, bulloni e altri elementi di fissaggio per diversi tipi di macchinari. La società ha annunciato l’intenzione di quotarsi sul segmento Euronext Growth Milan (Egm) attraverso un collocamento istituzionale di azioni esistenti, al momento in mano a Vescovini Group.

Il ruolo di Equita sim

La via verso l’ipo è stata tracciata ieri, 23 ottobre, con la firma di un cornerstone agreement. L’accordo prevede l’acquisto di azioni per un importo non inferiore a 11,5 milioni di euro – a un prezzo massimo di 8,33 euro per azione, pari a un valore del capitale economico di 975 milioni – da parte di un Cornestone Investor. Questo ruolo sarà svolto da un veicolo di investimento in cui Equita avrà una quota di minoranza, mentre la maggioranza sarà divisa tra alcuni imprenditori e family offices.
2 di 3 - 25/10/2023 10:03
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014

Quotazione da un miliardo per Sbe-Varvit



Il produttore emiliano di sistemi di fissaggio controllato dalla famiglia Vescovini pronto allo sbarco su Egm in cornestore agreement con Equita
Sbe-Varvit, realtà emiliana attiva nel settore della produzione e nella distribuzione di componenti di fissaggio, prepara uno sbarco in Borsa da un miliardo. L’azienda ha annunciato l’intenzione di quotare le proprie azioni ordinarie su Euronext Growth Milan (Egm). Il primo collocamento sarà riservato ad investitori qualificati nell’Unione Europea e nel Regno Unito ed a investitori istituzionali esteri al di fuori degli Stati Uniti. L’offerta riguarderà azioni esistenti vendute dal socio unico, Vescovini Group.

L’azionista venditore ed Equita Investimenti hanno stipulato un cornerstone agreement, che impegna il Cornerstone investor ad effettuare un ordine vincolante per un importo di almeno 11,5 milioni di euro - a un prezzo unitario e fino un massimo di euro 8,33 per azione -, attribuendo alla società un valore del capitale economico pari 975 milioni. Vescovini Group manterrà il controllo di Sbe-Varvit, anche attraverso azioni a voto plurimo.

La struttura finale dell’offerta sarà determinata in prossimità del suo avvio. Equita Sim e UniCredit Bank Ag, Milan Branch agiranno in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Equita agisce inoltre in qualità di Euronext Growth Advisor e specialista, mentre Lazard è l’advisor finanziario della società. Chiomenti agisce in qualità di advisor legale della società, mentre Linklaters in qualità di advisor legale dei coordinatori dell’offerta.

Nel primo semestre del 2023, Sbe-Varvit ha registrato ricavi consolidati per circa 220 milioni di euro, con un Ebitda di circa 58 milioni (quindi un margine del 26%), e un utile netto di 33 miliomni La società aveva chiuso il bilancio 2022 con un fatturato di circa 392 milioni, un Ebitda di 109 milioni (28% dei ricavi), e un utile netto di 54,6 miloni.

L’azienda di Reggio Emilia è attiva nel mercato dei componenti di fissaggio, vale a dire viti, bulloni, dadi, prodotti stampati a freddo e a caldo, organi di fissaggio e componenti meccanici, destinati ai mercati delle macchine agricole, delle macchine movimento terra, delle macchine industriali, oltre che dei veicoli commerciali, del personal mobility, e di altri ambiti come l’eolico e infrastrutture generale. Sbe-Varvit opera con sette unità produttive in Italia (a Monfalcone, Grugliasco, Tolmezzo, San Giuliano Milanese, Montirone e Acerra) e una in Serbia (a Sabac), oltre a cinque magazzini automatizzati (di cui tre in Italia, uno in Serbia e uno negli Stati Uniti).


sbe.jpg
3 di 3 - 16/11/2023 08:55
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Sbe-Varvit, debutto positivo a Piazza Affari sull’Egm. Ma quanto vale davvero: un miliardo o 25 milioni come in ipo?

La società, parte del gruppo Vescovini, specializzata in componenti di fissaggio, ha debuttato su Egm. Il presidente Alessandro Vescovini illustra a MF-Newswires la strategia: ora concentrati su M&A, entro tre anni il passaggio sul listino principale (Mta)

Debutto positivo per Sbe-Varvit su Euronext Growth Milan, il listino delle pmi di Piazza Affari. Il titolo della società, attiva nella produzione, distribuzione e commercializzazione di componenti di fissaggio cresce leggermente attorno alle ore 15 del primi giorni di seduta, +0,24% a 8,35 euro martedì 14 novembre dopo aver guadagnato anche l’8% in apertura. Il prezzo fissato per l’ipo era di 8,33 euro.

Sbe-Varvit rappresenta la 29esima ammissione da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle pmi (Egm) e la 56esima quotazione del 2023 su Euronext Milan. In fase di collocamento la società, che ha sede a Reggio Emilia e vari stabilimenti produttivi in Italia e uno in Serbia, ha raccolto 22,74 milioni (in caso di integrale esercizio dell'opzione di over-allotment, l'importo complessivo raccolto sarà di circa 25 milioni).

Al debutto la società partiva con una capitalizzazione di circa 25 milioni di euro, calcolata sul numero di azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni. Ovvero 3 milioni di azioni ordinarie (il 2,5% del totale) composte da 1,391 milioni in mano al cornerstor investor e 1,608 milioni collocate sul mercato (il flottante). I 114,046 milioni di titoli a voto plurimo non sono contabilizzati come capitalizzazione o flottante, secondo le regole di borsa e non sono quindi quotati. Se lo fossero, la società sarebbe valorizzata 975 milioni di euro.

Il Gruppo Vescovini

Sbe Varvit è stata fondata nel 1966 da una società americana e negli anni ‘80 è entrata a far parte del Gruppo Vescovini che, con rilevanti investimenti, ha rinnovato l’intera struttura. Sbe-Varvit ha chiuso il primo semestre 2023 con 220 milioni di euro di ricavi consolidati e un ebitda di 58 milioni, pari al 26% dei ricavi. L’utile netto dell’azienda nello stesso periodo è stato di 33 milioni. Nel 2022 invece Sbe-Varvit aveva realizzato ricavi consolidati per 392 milioni di euro, un ebitda di 108 milioni (il 28% del fatturato) e un utile netto di 54 milioni. La società è controllata quindi da Vescovini Group, di proprietà di Alberto, Alessandro e Federico Vescovini, ciascuno con il 33,33%.

Su Mta entro tre anni

Sbe-Varvit è approdata su Egm per crescere per linee esterne nell'ottica anche di sbarcare sul mercato principale nel giro di tre anni. Lo ha detto Alessandro Vescovini, presidente di Sbe-Varvit, all’agenzia Mf-Newswires a margine della cerimonia di quotazione del gruppo a Piazza Affari. «Sono soddisfatto. Abbiamo messo un piccolo piedino dentro. Un piccolo seme piantato nel terreno. Il 2,5% delle nostre azioni cui teniamo molto. Adesso tocca a noi utilizzare questo strumento. Questo è un mezzo, non è un fine. Abbiamo intenzione di utilizzarlo per fare crescita per linee esterne. Siamo qui apposta, riteniamo che in questo momento qui ci siano grandi opportunitá nel mercato M&A», ha sottolineato Vescovini.

Il capitolo M&A

Sbe-Varvit, quindi, potrebbe utilizzare le sue azioni in un eventuale deal. «Questa è un'operazione sui generis. L'80% degli investitori sono imprenditori come me. L'azienda parte con 60 milioni di euro sui conti in attivo. Chiaramente abbiamo anche del cash flow prima di utilizzare le azioni per operazioni straordinarie», ha aggiunto Vescovini. Sulle caratteristiche delle societá target, l’imprenditore ha aggiunto che «il nostro business model è molto particolare. Noi riusciamo a fare concorrenza ai distributori. Siamo un produttore che fa concorrenza ai distributori, quindi abbiamo parecchio mercato davanti. I soggetti interessati alle acquisizioni sono i produttori e i distributori del settore Fastners».

Gli advisor

All’operazione partecipano Equita sim e Unicredit Bank AG, Milan Branch in qualità di Coordinatori dell’Offerta. Equita è anche Euronext Growth Advisor e specialista, mentre Lazard è l’advisor finanziario della società. L’advisor legale è Chiomenti, mentre Linklaters è advisor legale dei coordinatori dell’offerta.
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