Unicredit: Orcel guarda alla Germania (MF)
21 Settembre 2022 - 10:15AM
MF Dow Jones (Italiano)
Unicredit torna ad affacciarsi sul risiko bancario europeo e
punta sulla Germania, il mercato estero in cui è maggiormente
presente grazie all'acquisizione di Hvb avvenuta nel 2005. Ieri
l'amministratore delegato Andrea Orcel ha ribadito l'interesse per
il Paese, precisando che un'acquisizione potrebbe essere
un'opportunità da cogliere: "una crescita della quota di mercato in
Germania sarebbe un bene per il gruppo", ha spiegato il banchiere
in un'intervista all'Handelsblatt, "fusioni e acquisizioni possono
essere un acceleratore della crescita e creare valore aggiunto per
l'istituto a determinate condizioni".
Concetti non nuovi per il banchiere che, però, questa volta,
sono stati declinati in chiave transfrontaliera: "Il mio grande
obiettivo è diversificare ulteriormente i nostri flussi d'entrate
per diventare una banca europea a tutti gli effetti", ha
specificato Orcel, che nei mesi scorsi ha tentato l'acquisizione
prima di B.Mps e poi - anche se non è mai stato confermato
ufficialmente - di Banco Bpm.
Negli ultimi anni, scrive MF, Unicredit ha valutato in diverse
occasioni una crescita per linee esterne in Nord Europa. L'ex ceo,
Jean Pierre Mustier, per esempio, aveva a lungo studiato
un'integrazione con la francese Societé Generale e, in seconda
battuta, una fusione con Commerzbank. Questo secondo target è stato
esaminato anche da Orcel che avrebbe aperto il dossier all'inizio
dell'anno. La guerra in Ucraina ha però complicato i piani di
Unicredit, alle prese tra l'altro con una delicata presenza diretta
in Russia. Nemmeno il governo tedesco (socio al 15% di Commerzbank)
è stato d'aiuto.
Orcel non ha voluto commentare i recenti contatti su
Commerzbank: "Non c'è stata una comunicazione più stretta su
questo", ha specificato.
Nell'intervista ad Handelsblatt il banchiere ha fatto un
aggiornamento anche sulla presenza di Unicredit in Russia: "Siamo
alla ricerca di opzioni per un'uscita fin dal primo giorno di
guerra. Abbiamo esaminato una serie di opzioni, ma i limiti stanno
aumentando poiché il numero di società sanzionate continua a
crescere". Inoltre, il numero uno di Unicredit non intende regalare
la filiale russa: "Penso che sarebbe sbagliato, e anche
incompatibile con l'idea delle sanzioni, se cedessimo per un euro
un business da più di tre miliardi".
red
fine
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September 21, 2022 04:00 ET (08:00 GMT)
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