Tutti i principali indici europei scambiano in territorio
negativo con il Ftse Mib che cede l'1,61% a quota 20112 punti, il
Dax il 2,2%, il Cac-40 l'1,72% e l'Ibex-35 l'1,66%.
"I principali motivi dello storno di oggi sono rappresentati dai
dati macro deboli provenienti dalla Cina e la situazione critica in
Ucraina, che hanno scatenato la fase di correzione della seduta
odierna. L'evoluzione dello scenario politico in Ucraina nel breve
impatterà sicuramente sui mercati creando una certa volatilità",
commenta un esperto contattato da MF-Dowjones.
Tra i peggiori titoli del Ftse Mib c'è UnipolSai in calo del
3,55%, seguita da Unicredit con un -2,95% a 5,595 euro. Secondo la
stampa il progetto di bad bank tra l'istituto di credito e Intesa
Sanpaolo (-1,6% a 2,21 euro) sarebbe allo studio e i tempi di
attuazione potrebbero essere più lunghi rispetto a quanto
ipotizzato. B.P.E.Romagna perde il 3,02%, Ubi B. il 2,78%, B.Mps
l'1,58% e Mediobanca l'1,38%. B.P.Milano segna invece un rialzo
dello 0,17% a 0,57 euro e B.Popolare del 3,51% a 1,651 euro con
Deutsche Bank che ha alzato sul titolo il rating da hold a buy e il
prezzo obiettivo da 1,4 a 2 euro. Vendite su B.P.Sondrio (-2,2% a
4,17 euro) su cui pesa l'annuncio dell'aumento di capitale sociale
in forma mista da 350 mln euro.
Finmeccanica cede l'1,68% a 7,005 euro. Mediobanca Securities ha
alzato il target price da 3,8 a 4,6 euro, confermando il rating
underperform.
In negativo il settore media con Mediaset in calo dell'1,54%,
Rcs del 3,19%, Mondadori dell'1,64% e L'Espresso dell'1,21%.
Sul resto del listino, in controtendenza Igd (+1,75% a 1,16
euro) che ha venduto al fondo di investimenti Quantum Strategic
Partners Ltd., gestito da Soros Fund Management Llc, tutte le
10.976.592 azioni proprie detenute, pari a circa il 3,15% del
capitale sociale.
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