"Il provvedimento legislativo d'inizio anno, relativo alla
trasformazione in società per azioni delle banche popolari con
attivi superiori a otto miliardi di euro, ha riguardato 10
istituzioni creditizie, tra cui la nostra". La Banca Popolare di
Sondrio, "indipendentemente dalla nuova forma giuridica a cui dovrà
conformarsi (a meno di novità per ora non alle viste), ha
proseguito e prosegue a operare, come da consuetudine, a beneficio
dei territori dov'è insediata".
È questo un passaggio della tradizionale lettera di metà anno
che il presidente onorario dell'istituto, Piero Melazzini, ha
inviato agli oltre 185.000 soci, numero che, ha sottolineato il
presidente, è "una concreta dimostrazione di fiducia, che appaga e
incoraggia".
"Il nostro gruppo, archiviato il 2014 con un utile di 115
milioni di euro, in crescita del 117% sul 2013", ha proseguito il
presidente onorario, "ha evidenziato anche nel semestre" in corso
"risultanze che infondono tranquillità per il prosieguo
dell'esercizio, considerando naturalmente la prudenza che la
complessa situazione dei mercati richiede. Buona tenuta, con
intonazione positiva, per la raccolta e gli impieghi". Eppure,
Melazzini ha ricordato come "non unicamente di raccolta e impieghi,
sotto le varie forme, si occupa la Popolare di Sondrio! Dedichiamo
infatti tempo e risorse pure alla cultura, nella convinzione che il
bello aiuta, suscita buon umore e ingentilisce l'aridità delle
cifre. Se si prende in mano il nostro ultimo bilancio - sottolinea
Melazzini - balza subito all'occhio un aspetto inusuale per una
banca: nel documento contabile infatti sono intercalate
raffigurazioni di dipinti di Johann Jakob Meyer (pittore svizzero
vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX Secolo) di nostra
proprietà, corredate da minuziosi scritti a commento".
Tuttavia, ha sottolineato Melazzini, "le cosiddette 'sofferenze'
non si sono arrestate. D'altronde chi dà denaro a prestito, il che
fa parte del nostro lavoro, anche se opera con accortezza, è
comunque sottoposto al rischio di perdite. Importante e doveroso è
contenerle il più possibile".
In merito alle società controllate, Melazzini ha portato
all'attenzione dei soci in particolare "la Banca Popolare di
Sondrio (Suisse) Sa, che ha chiuso l'esercizio scorso con un utile
quasi quadruplicato rispetto all'anno prima, festeggia il ventesimo
di fondazione. Con 20 filiali, dislocate in sei Cantoni della
Confederazione Svizzera, più uno sportello virtuale a Lugano e una
succursale nel Principato di Monaco, opera e prospera,
privilegiando, analogamente alla casa madre italiana, il settore
delle famiglie, la piccola e media impresa, senza tralasciare la
grande, e i liberi professionisti. La Suisse continua a essere una
banca adeguatamente propositiva nei riguardi sia della clientela
interessata a investimenti e sia di coloro che abbisognano di
credito. La partecipata Factorit Spa - ha poi aggiunto il
presidente - ha proseguito con immutata energia nella sua intensa
attività, a complemento della complessiva offerta del Gruppo,
sviluppando pure le relazioni con controparti estere. La banca ha
ampliato la propria presenza nei territori, grazie alle aperture
sulle piazze di Padova e Alba (Cn), portando a 329 il numero delle
filiali".
com/cas