Giornata di trimestrali per il listino milanese che ha segnato
-0,11% a 19.880 punti. Il Ftse Mib, dopo gran parte della seduta in
calo, è riuscito a ridurre le perdite, chiudendo in linea con le
pricipali piazze europee.
Nel frattempo Wall Street, dopo un avvio intorno alla parità,
prosegue la seduta in lieve rialzo con il Dow Jones che segna
+0,3%. Sul sentiment del mercato continua a prevalere una certa
cautela in attesa degli esiti del meeting della Federal Reserve, in
agenda per le 20h00.
Sul fronte dei dati macro, la fiducia dei consumatori francesi,
secondo quanto riferisce l'agenzia statistica nazionale Insee, è
scesa a 94 punti a luglio dai 96 di giugno. Il dato ha deluso il
consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal che si
aspettavano una lettura a 99 punti.
In Italia, invece, a giugno i prezzi alla produzione
dell'industria sono aumentati dello 0,5% su base mensile, mentre
sono in calo del 4,5% su base annua.
Quanto agli Stati Uniti, nella settimana al 24 luglio l'indice
che misura il volume delle richieste di mutui si è attestato a
841,9 punti, in calo dello 0,8% rispetto ai 848,8 della settimana
precedente.
A piazza Affari, in luce Amplifon (+5,66%), dopo la
pubblicazione dei conti del secondo trimestre oltre le attese.
Bene Hera (+2,55%), che ha chiuso il primo semestre con un utile
pari a 174,9 milioni euro, in leggera crescita (+0,6%) rispetto ai
173,9 milioni al 30 giugno 2019. Seguono A2A (+1,71%), Enel
(+0,95%), Italgas (+0,18%) e Terna (+0,03%).
In rialzo Campari (+1,99% a 8,72 euro), su cui Mediobanca
Securities ha alzato il rating del titolo a neutral da underperform
e il target price a 8 euro da 6,2 euro, dopo i conti del secondo
trimestre.
Focus su Tim (+0,36%), in scia alle indiscrezioni di stampa
secondo cui il fondo di investimento americano Kkr ha recapitato a
Tim un'offerta vincolante per rilevare una quota di minoranza della
sua rete secondaria (Fibercop) pari al 38%.
Sotto la lente degli analisti ancora Intesa Sanpaolo (+0,18%) e
Ubi B. (+0,08%). In calo Bper (-3,22%), Unicredit (-2,84%), Banco
Bpm (-2,39%) e Mediobanca (-0,37%).
In profondo rosso Saipem (-9,86%), che ha chiuso il primo
semestre con una perdita netta di 885 mln euro, a fronte di un
utile di 14 mln registrato nello stesso periodo del 2019. Male
anche Tenaris (-4,87%).
Tra le mid cap, in rally Datalogic (+14,84% a 11,84 euro),
promossa da Equita Sim a buy da hold, con Tp che passa a 14,5 euro
da 13,5.
Forti guadagni anche per Ima (+13,26%), il cui prezzo (67,9
euro) si è attestato poco sotto il prezzo dell'Opa: gli azionisti
del veicolo di controllo Sofima infatti hanno raggiunto un accordo
per la cessione di una quota del 20% della stessa Sofima a BC
Partners. Sofima controlla il 51,6% del capitale e il 67% dei
diritti di voto di Ima. Il deal è atteso chiudersi per novembre e
sará seguito da un'Opa obbligatoria a 68 euro.
Segue Acea (+4,42%), che ha chiuso il primo semestre con un
utile netto consolidato di 144 mln di euro (+1% rispetto ai primi
sei mesi 2019).
In netto calo, invece, Brembo (-3,51%), che ha archiviato il
primo semestre dell'anno con un utile netto pari a 20 milioni
(contro i 123,4 mln dello stesso periodo 2019), e Italmobiliare
(-3,89%), il cui a livello consolidato l'utile netto (dopo imposte
per 3,7 milioni) è stato di 1,4 mln (24,5 mln nel primo semestre
2019).
In rosso anche Maire T. (-4,33%). Il gruppo ha registrato nel
primo semestre un utile netto di 18,9 milioni di euro, in calo del
64,4% a/a.
Sull'Aim, denaro su Italia Independent (+25%), in scia al lancio
della piattaforma CR7-Eyewear.com destinata alla vendita on-line
della Collezione CR7 a livello mondiale.
cm
(END) Dow Jones Newswires
July 29, 2020 11:58 ET (15:58 GMT)
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