Pmi: alla prova di trasparenza e governance (MF)
22 Luglio 2022 - 10:04AM
MF Dow Jones (Italiano)
Le società che negli anni sono passate da Euronext Growth Milan
al segmento principale di Borsa Italiana capitalizzano oggi 8,3
miliardi di euro complessivi, una conferma del grande ruolo del
listino dedicato alle pmi innovative italiane nella crescita
generale del mercato azionario italiano. L'evento Mf Growth Italia
Day 2022 ha ospitato tra gli altri un panel riguardante i modi con
cui le aziende di prepararsi alle sfide e alle opportunità del
passaggio sull'Mta. Vi hanno partecipato, oltre a Guglielmina
Onofri di Consob e Italo De Santis (responsabile della practice
area capital market di Chiomenti), Anna Lambiase (ceo di Ir Top
Consulting) e Romina Guglielmetti (founding partner di
Starclex).
Il primo step per la futura crescita, ha spiegato Lambiase,
«riguarda la possibilità di avere un coverage più elevato da parte
degli analisti finanziari: su Egm c'è una copertura di massimo due
ad azienda, di cui uno è il Nomad». Ma non basta solo l'aumento
della visibilità per attrarre gli investitori e prepararsi allo
sbarco sul listino principale. La caratteristica fondamentale, ha
detto Guglielmetti, è sviluppare una cultura della trasparenza
anche in un mercato con meno adempimenti formali come Egm: «La
valutazione dell'investitore si basa molto sulla trasparenza, ed
Egm deve essere una palestra in grado di creare una robustezza nei
processi. L'advisor ha un ruolo importante, spiegare che la
trasparenza non è un rallentamento per il business». D'altronde,
come ha dichiarato anche Viviana Sepe, senior associate equity
research di EnVent Capital Markets, «se con la quotazione le
aziende iniziano dei processi virtuosi organizzativi in termini di
trasparenza ci sono benefici in visibilità presso tutto il parterre
degli stakeholder».
Una maggiore trasparenza passa anche dai giusti modelli di
governance: è quanto evidenziato in un altro panel a cui hanno
partecipato Vincenza Colucci (partner di Cdr Communications),
Andrea De Micheli (presidente e ad di Casta Diva Group), Francesco
Zorgno (presidente e ad di CleanBnB), Nicola Occhinegro (fondatore
e ceo di Finanza.Tech) e Tommaso Baldissera Pacchetti (ad di
CrowdFundMe). «La governance è una medicina a volte amara, ma che
fa bene perché introduce in azienda la cultura delle procedure. I
relativi costi li configuriamo in termini di investimento», ha
detto Occhinegro, e gli ha fatto eco Baldissera Pacchetti,
sottolineando l'importanza di «includere nella governance anche
persone molto competenti che non la pensano esattamente come te». È
il ruolo importantissimo degli amministratori indipendenti, messo
in evidenza anche da De Micheli: «Non ho alcun timore di essere
superato o messo in minoranza, perché avendo scelto degli
indipendenti estremamente esperti dei vari settori ho la massima
fiducia che quello che noi faremo sarà saggio, giusto e corretto».
Ma per le aziende nate da processi di crowdfunding parte degli
sforzi di trasparenza avviene già prima della quotazione, come ha
spiegato Zorgno: «Il crowdfunding ti prepara alle regole della
quotata nelle aree della comunicazione e dell'attenzione alla
governance. E l'impostazione di governance che ci siamo dati ha
funzionato anche nei momenti di crisi da quotata».
red
MF-DJ NEWS
2209:48 lug 2022
(END) Dow Jones Newswires
July 22, 2022 03:49 ET (07:49 GMT)
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