Usa: scontro tra Governo e compagnie su programma forniture mediche
03 Luglio 2020 - 11:40AM
MF Dow Jones (Italiano)
Negli Stati Uniti, le aziende che hanno partecipato al programma
federale di forniture mediche durante la pandemia di coronavirus
hanno descritto la collaborazione con il Governo americano come un
processo caotico e inefficiente, secondo una nota della commissione
per la Supervisione e la Riforma della Camera dei
Rappresentanti.
Nelle ultime settimane, le aziende distributrici di attrezzature
mediche hanno riferito le loro preoccupazioni al panel, che conduce
la supervisione sulle agenzie federali. La presidente della
commissione, Carolyn Maloney, ha esposto i timori delle società in
una nota ieri al rappresentante James Clyburn, che presiede la
sottocommissione della Camera sulla crisi del coronavirus,
responsabile del monitoraggio della risposta alla pandemia da parte
del Governo.
Le compagnie non avrebbero ricevuto alcuna guida dal Governo
federale nei primi mesi della pandemia, quando hanno cercato di
fornire le attrezzature protettive necessarie, come le maschere e
gli abiti per gli operatori sanitari, secondo la nota di 13
pagine.
Il documento cita il presidente di un gruppo commerciale medico
che ha scritto alla Federal Emergency Management Agency (Fema) il
28 marzo, in cui si legge che "i distributori hanno bisogno della
Fema e del Governo federale per designare le località, le
giurisdizioni o i contesti in cui bisogna intervenire come
priorità. Il settore privato non è in grado di esprimere questi
giudizi". Il funzionario del gruppo commerciale ha aggiunto che
"solo il Governo federale ha i dati e l'autorità per fornire questa
direzione strategica".
Invece, continua il promemoria, le aziende sono state costrette
a fare affidamento su "informazioni disponibili al pubblico e sulle
richieste dei clienti per prendere le decisioni di acquisto e di
approvvigionamento".
Ora, mentre i casi di coronavirus si diffondono in tutto il
Paese dopo mesi di sforzi, "ci sono ancora gravi carenze di
dispositivi di protezione individuale e apparecchiature mediche
critiche", afferma il promemoria.
Il rappresentante James Comer, che dirige la minoranza
repubblicana della commissione, ha dichiarato che "non possiamo
verificare nessuna delle affermazioni contenute in questo rapporto,
poiché si tratta di conversazioni segrete da cui i repubblicani
sono esclusi".
Il portavoce della Fema, Lizzie Litzow, ha dichiarato che
l'Agenzia non ha avuto l'opportunità di consultare il memo prima
della testimonianza di ieri mattina del contrammiraglio John
Polowczyk, che dirige la task force della catena di
approvvigionamento, il quale ha parlato degli "incredibili sforzi
del partenariato pubblico-privato" e della funzione critica svolta
dalla sua task force, che ha fornito attrezzature essenziali "per
salvare vite umane nella nostra Nazione".
Il promemoria della commissione, visto dal Wall Street Journal,
descrive una risposta disorganizzata nelle prime fasi della crisi
del coronavirus. Le aziende hanno lanciato l'allarme in merito alla
carenza di forniture a gennaio, afferma la nota, e hanno cercato ma
non hanno ricevuto indicazioni su quali fossero le comunità più
colpite.
Sei aziende mediche specializzate in forniture e distribuzione
hanno raccontato del partenariato con il Governo. Il comitato di
Sorveglianza ha dichiarato di aver contattato le aziende sanitarie
dopo che la Fema non ha fornito i documenti richiesti ad aprile. Il
panel ha affermato di aver cercato dettagli relative al modo in cui
l'Agenzia sta lavorando con il settore privato per acquisire e
distribuire forniture.
Le case di cura si sono lamentate del fatto che i dispositivi di
protezione, inviati dall'Agenzia, sono inutilizzabili e in alcuni
casi non conformi ai loro standard di sicurezza. La Fema ha
precedentemente difeso il suo operato e ha affermato che gli
attrezzi soddisfano i requisiti della Food and Drug Administration
(Fda).
fux
(END) Dow Jones Newswires
July 03, 2020 05:25 ET (09:25 GMT)
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